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| «Pagani merita di restare in C1»
IL MATTINO
Da allenatore ha appena condotto il Benevento in C1. Nella prossima stagione siederà probabilmente sulla panchina del Padova, anche se la Cavese lo sta pressando, ma domenica sarà al Torre per tifare Paganese. Un po' sostenitore, un po' spettatore interessato al girone A, quello che potrebbe esser suo nella prossima stagione. Giovanni Simonelli infatti non dimentica quei cinque anni (dal ’73 al ’78) d'esaltante esperienza con la maglia azzurrostellata, il ritorno in serie C targato Gennaro Rambone, la serie B sfiorata d'un soffio. Ed ovviamente spera nella salvezza della Paganese: «La C1 è un patrimonio importantissimo, soprattutto per una piazza che ha dovuto penare tanti anni prima di riprendersi il professionismo ed i palcoscenici che merita. È scontato, dunque, che io faccia il tifo per la Paganese e per una città che mi ha dato tanto a livello professionale». Il tono di voce così pacato, i suoi comportamenti tanto rilassati sarebbero un toccasana all'interno dello spogliatoio azzurrostellato. Il motivo? «Più cresce la tensione - spiega Simonelli - più si peggiora in gare così delicate, che mettono in palio un'intera stagione e spesso anche il futuro di un club. Certo, vanno evitati cali di concentrazione, ma anche scongiurati atteggiamenti troppo apprensivi, che finiscono molto spesso per complicare le cose. Se proprio devo dare un consiglio alla Paganese, allora l'invito a restare serena, ad affrontare l'impegno senza lasciarsi divorare dalla frenesia. Ha oltre novanta minuti a disposizione per annullare lo svantaggio maturato all'andata ed il supporto di una città che nei momenti decisivi risponde sempre in maniera esaltante. Ci sono insomma tutti i presupposti per tagliare quest'importante traguardo. E poi - aggiunge Simonelli - c'è un allenatore che ha dimostrato di saperci fare: per Miggiano parlano i numeri. È stato in gamba a tirar fuori dalle sabbie mobili una squadra che sembrava spacciata ed adesso ha la possibilità di completare l'impresa». Oltre alla serenità la Paganese avrà bisogno anche di tanta malizia: «Quella che possono garantire i calciatori più esperti: in gare così importanti è indispensabile il contributo dei cosiddetti veterani. Ai più giovani possono tremare le gambe e devono per questo essere aiutati da chi è abituato a giocare partite che valgono una stagione».
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