Gabriele Sandri, il ricordo, lacrime e rabbia

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MORIRO' PRIMA DI MOLLARE 81
view post Posted on 12/11/2009, 16:41     +1   -1




gabriele, e' una vittima dello stato, che non punendo l' omicida, s'e' macchiato anch' esso del delitto....!!!
 
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drGA!on
view post Posted on 20/11/2009, 11:58     +1   -1




PER NON DIMENTICARE

Giorgio Sandri e Maurizio Martucci in conferenza in Sardegna. Poi anche a Bari

Non sono finite le celebrazioni della ricorrenza del secondo anniversario dell'uccisione di Gabriele Sandri.
Sabato 21 Novembre alle ore 17:30 presso l'Hotel Mediterraneo di Cagliari nuova tappa verità dal titolo “Giustizia per Gabriele, storia di una sentenza...” Ospiti Giorgio Sandri e Maurizio Martucci. L'incontro, promosso dall'Associazione culturale Caravella e patrocinato dal Comune di Cagliari e dalla Regione Sardegna, è centrato sulla ricostruzione della vicenda processuale di primo grado, conclusasi ad Arezzo con la condanna dell'agente Luigi Spaccarotella a sei anni per omicidio colposo, oltre alla presentazione delle finalità operative della costituenda Fondazione Gabriele Sandri, la cui sede istituzionale è stata recentemente consegnata dal Comune di Roma in Piazza della Libertà. Dopo Cagliari, il 28 Novembre sarà la volta di Bari per un tour nazionale su un caso di cronaca nera diventato di dominio pubblico, anche per l'indebito accostamento avanzato con il mondo del calcio.



Giorgio Sandri, papà di Gabbo: “Abbiamo saputo che il giorno del secondo anniversario del delitto di mio figlio, anche Cagliari come tante altre città è stata ricoperta di manifesti per continuare a chiedere giustizia per Gabriele. Ho accettato con il cuore in mano l'invito della gente sarda, perché capisco che sono in molti a non voler abbassare i riflettori sulla nostra triste vicenda. L'incontro sarà l'occasione giusta per ringraziare tutti i cittadini cagliaritani per i continui attestati di vicinanza e solidarietà che ci sono arrivati, presentando gli obiettivi che la costituenda Fondazione intenderà portare avanti con impegno e dedizione a livello nazionale.”



Maurizio Martucci, scrittore del libro sul caso Sandri: “Sabato verrà ripercorsa la drammatica storia che ha colpito la famiglia Sandri. La tappa di Cagliari si aggiunge alle precedenti tenute a Milano, Lecce, Reggio Calabria, Biella, nella capitale e nella provincia romana. E dopo 7 giorni replicheremo a Bari. Significa che in Italia c'è tanta voglia di verità e sete di giustizia. Ovunque si vuole preservare la memoria di Gabriele Sandri, un ragazzo sfortunato ricordato con lo slogan 'Uno di noi!' Intorno ai contenuti del libro '11 Novembre 2007' si è allargata una coscienza civile dirompente. Ora sta crescendo una nuova generazione di giovani che vuole credere in una società civile onesta e trasparente. E lo sta facendo nel nome di Gabbo: è un segnale dagli elevati valori morali!”
 
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Pagani1926
view post Posted on 20/11/2009, 13:13     +1   -1




PER RACITI SUBITO PROCESSI E CONDANNE...PER SANDRI SOLO CHIACCHIERE !



Edited by -PPN- - 21/11/2009, 14:00
 
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Espressione92
view post Posted on 29/4/2010, 16:24     +1   -1




Gabriele Sandri era diretto a Milano per assistere ad Inter-Lazio, quel 17 novembre 2007, e ogni anno, nella sfida tra le due squadre, si ricorda in maniera particolare il giovane tifoso biancoceleste deceduto.

Dopo la maestosa scenografia dei tifosi interisti del 2 maggio 2009, con la scritta 'Gabriele, sarai sempre con noi', la Curva Nord laziale vorrebbe dedicare la nuova canzone scritta proprio per Gabbo dalla band soul-ska degli Statuto, "E' già domenica", con un'immagine del ragazzo sullo schermo dello stadio nel pre-gara. La richiesta alla società è già arrivata, e tutti si augurano possa essere accettata.




 
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Espressione92
view post Posted on 11/11/2010, 10:00     +1   -1




Autostrade nega la targa per Gabbo “Ignorata una richiesta civile dei tifosi”

«Apprendiamo con grande disappunto della mancata concessione da parte di Autostrade per l'Italia all'affissione della targa per Gabriele Sandri nella stazione di servizio Badia Al Pino, dove il giovane tifoso laziale perse la vita. Riteniamo doveroso farci portavoce di un sentimento popolare che, invece, attraverso la raccolta di migliaia di firme aveva chiesto di onorare la memoria di Gabriele proprio in quel luogo. Nei giorni scorsi avevamo già colto le difficoltà relative a questa iniziativa, chiedendo alle istituzioni di sostenerla. Oggi, a maggior ragione, invitiamo a non ignorare una richiesta democratica e civile sottoscritta da tifosi, politici ma soprattutto dalla gente comune. Negare questa targa significa non rispettare la memoria di Gabriele, significa calpestare di nuovo il suo diritto alla vita. Per questo parteciperemo al sit in che si terrà domani presso la Bocca della Verità per essere al fianco della famiglia Sandri».

È quanto dichiarano in una nota i consiglieri Pdl di Roma Capitale, Ugo Cassone, Alessandro Cochi, Luca Gramazio, Federico Guidi e Marco Visconti.

[Fonte: Il Messaggero]




L'ok di Società autostrade per la targa in memoria di Gabriele Sandri

Marcia indietro di Società autostrade.


Arezzo, 10 novembre 2010 - Una targa di marmo con su scritto "In ricordo di Gabriele Sandri cittadino italiano" alla fine verrà affissa nell’area di servizio di Badia al Pino est, dove il giovane tifoso fu ucciso da un colpo di pistola del poliziotto Luigi Spaccarotella esattamente tre anni fa, l’11 novembre 2007.

Società autostrade ha così fatto marcia indietro, dopo che tutto il mondo politico romano si è adoperato in tal senso: appelli sono giunti dal presidente della regione Polverini e dal sindaco Alemanno, affinchè venisse commemorato il giovane tifoso laziale.

I tempi tecnici tuttavia non permetteranno l'affissione della targa in tempo per l'anniversario della morte. Società Autostrade infatti chiede che si pronuncino in materia la prefettura di Arezzo, competente per l’ordine pubblico, e il Comune di Civitella nel cui territorio si trova l’area di servizio. Il pericolo paventato dal gestore dell’A1, quello che finora aveva fatto dire di no alla targa, è che essa diventi un luogo di raduno per gli ultras e che ciò in futuro si possa tradurre in una turbativa dell’ordine pubblico.

Motivazione alla quale replica Giorgio Sandri: ''Quella di Autostrade è una motivazione fuori luogo. Vorrei ricordare che mio figlio è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da un agente. Ma forse i dirigenti di Autostrade erano anche loro in imbarazzo''.

Intanto a Badia al Pino già ieri è cominciato il pellegrinaggio dei tifosi laziali diretti a Cesena, che probabilmente proseguirà stamani, sempre controllato dalla polizia.

Per il 1 dicembre, invece, è fissato l’inizio del processo d’appello contro Spaccarotella, in primo grado condannato solo per omicidio colposo. Una sentenza che scatenò in aula l’ira degli ultras.

[Fonte: La Nazione]
 
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-STAFF-
view post Posted on 13/11/2010, 10:08     +1   -1




Il ricordo di Gabriele Sandri, il terzo anniversario della morte del giovane tifoso: tra commozione, targa della discordia e scritte sui muri


Ormai l' 11 Novembre non è più un giorno qualunque del calendario. Da 3 anni a questa parte l'11 Novembre è il giorno del ricordo, legato ad una delle giornate più nere della recente storia di cronaca italiana. Oggi ricorre il terzo anniversario della morte di Gabriele Sandri, ragazzo romano di 26 anni diventato suo malgrado simbolo degli anni neri dei contrasti Stato-Ultras.

Dopo i 1095 giorni trascorsi dal tragico assassinio del loro ragazzo, la famiglia Sandri ancora non è riuscita a trovare una sua pace interiore ed a riscoprire armonia con quel mondo che gli strappò <<gabbo>> , quella stessa società dal quale si sentono offesi ed in nessun modo compresi e risarciti, nemmeno nel giorno della memoria.




Era l'11 Novembre del 2007, dodicesima giornata del campionato di Serie A, Gabriele Sandri era in viaggio verso Milano per assistere alla partita Inter-Lazio assieme al gruppo degli ultras laziali di cui faceva parte. Nei pressi dello svincolo autostradale di Arezzo, la comitiva decise di fare una sosta alla stazione autogrill di Badia al Pino incrociando poi sul posto un gruppo di tifosi della Juventus. Fu l'irreparabile: il gruppo di laziali fece scattare l'assalto al gruppo rivale proprio mentre sul posto giungeva un auto della Polstrada con a bordo l'ormai tristemente famoso agente Luigi Spaccarotella. L'ufficiale sparò diversi colpi di pistola, a suo dire in aria per disperdere i facinorosi e ad altezza d'uomo secondo l'accusa, dei quali uno colpì ed uccise Gabriele Sandri.



Al diffondersi della notizia della morte di un ultras laziale ad opera di un agente della Polizia Stradale, scattò un'irrefrenabile ondata di violenza che fece dell'11 Novembre 2007 il giorno della vergogna italiana: la rabbia degli ultras sfociò in atti di devastazione e scontri con la polizia in quasi tutti i campi di calcio italiani e nelle strade della Capitale.



Luigi Spaccarotella fu condannato in primo grado il 14 Luglio 2009 a 6 anni di reclusione, la sentenza scatenò l'indignazione della famiglia Sandri che tutt'oggi non trova conforto nella giustizia italiana e fino a ieri nemmeno nella richiesta di concessione di un gesto, semplice ma significativo: scoprire una targa ricordo a Badia al Pino nel giorno di questo triste anniversario. Erano state raccolte, infatti, 25.000 firme dal <<comitato Mai Più 11 Novembre>> per chiedere una stele commemorativa per Gabriele Sandri, richiesta clamorosamente negata dalla Società Autostrade per l'Italia. L'azienda aveva motivato il suo rifiuto sostenendo che, agendo in tal senso, si sarebbe finiti con il concedere targhe commemorative alle innumerevoli vittime di tutti gli incidenti stradali.



Questa motivazione ha provocato l'indignazione dell'opinione pubblica e di Giorgio Sandri, padre di Gabriele, che evidenzia quanto sia stato inopportuno paragonare ad un incidente stradale l'omicidio di un ragazzo diventato un simbolo per migliaia di giovani, ragazzo la cui memoria, secondo il parere di Sandri, si sta tentando di cancellare.



L'amministratore delegato della Società Autostrade, Giovanni Castellucci, si è difeso dalla valanga di critiche piovutagli addosso sostenendo che la decisione del rifiuto è stata presa anche per motivi di ordine pubblico ed in riferimento alla legge che vieta la concessione di monumenti commemorativi a persone morte da meno di 10 anni.



Queste discusse motivazioni hanno creato scompiglio anche nel mondo politico: L’onorevole Paola Frassinetti appartenente al Pdl, vicepresidente della Commissione cultura e sport della Camera dei deputati, ha presentato una mozione su questa vicenda per invitare il Governo ad intervenire. Contemporaneamente il vicepresidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, dichiara: << Sconcertante aver negato l'affissione della targa in ricordo di Gabriele Sandri, ridicole le motivazioni adottate da Autostrade, vergognosa tutta questa triste vicenda che offende la memoria di Gabriele e oltraggia il dolore della sua famiglia>>.

In prima linea soprattutto le autorità capitoline: il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, la quale nella giornata di ieri si è messa in contatto con Castellucci per chiedere, a nome della regione e della famiglia Sandri, la concessione della targa per un caso completamente differente da un incidente stradale, dichiarandosi ottimista per il buon esito della vicenda.



L’ottimismo della Polverini è stato premiato in tempi brevissimi: nella serata di ieri, infatti, è arrivata la risposta positiva che il presidente della Regione Lazio si augurava, la Società Autostrade ha dato il via libera alla costruzione di un monumento commemorativo “per rispetto alla famiglia Sandri e nella speranza che il ricordo di Gabriele possa rappresentare un monito affinché simili tragedie possano non ripetersi in futuro.>>

La città di Roma intanto si è già unita nel ricordo con qualche ora di anticipo: ieri sera in piazza Bocca della Verità dalle 18 alle 20 si è tenuto un sit-in silenzioso seguito da una fiaccolata per ricordare <<gabbo>> e chiedere giustizia contro la sentenza di primo grado, giudicata troppo leggera, al processo contro Spaccarotella. A Bologna hanno ricordato Sandri a modo loro: sui muri di via Certosa sono apparse delle scritte, riconducibili a dei giovani esponenti di Forza Nuova, contro l’agente della Polstrada.



La decisione di approvare la targa, dunque, è una scelta che rasserena gli animi in una vicenda tutt’altro che chiusa. Mantenere l’ordine pubblico diventa fondamentale per evitare un altro 11 novembre, un giorno da non rivivere.

[Fonte: Il Levante]
tratto da sportpeople
 
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MCMXCII
view post Posted on 28/11/2010, 00:55     +1   -1




Chi Dimentica è Complice!

Mi vedo a scrivere di qualcosa, che ho visto solo parzialmente, perché nella vita, spesso, è questione di priorità nel prendere una qualsiasi decisione, che comporta una scelta. Così ieri sera ho pensato che fosse più importante essere in Piazza Bocca della Verità per la commemorazione di Gabriele Sandri, piuttosto che davanti alla televisione a vedere la Lazio giocare con la maglia del Panathinaikos e perdere nel “ difficile ” campo del Cesena.

“Non è possibile” era la frase che più ho sentito dire ieri sera da tante persone, tifose e non, nell’apprendere tutte le difficoltà che sono state trovate ad arte per impedire che una semplice targa ricordo, fosse apposta dove il crimine si era perpetrato in una fredda mattina di novembre.

Nessuno riusciva a trovare una spiegazione, un motivo valido per quanto si era appreso nella giornata di ieri. Uno scarica barile all’italiana, uno che addossava la responsabilità all’altro, tutti che si dichiaravano incompetenti in materia, adducendo scuse assurde a cui non avrebbe creduto neppure un bambino dell’asilo.

Nessuno si capacitava che più di 25000 firme arrivate da ogni angolo d’Italia, fossero solo carta straccia.

L’ennesimo scempio che si è perpetrato nella nostra povera Italia di questi tristi anni. Ora sembra che l’autorizzazione stia per arrivare, anche se l’iter burocratico prevede ulteriori passi, altri documenti da presentare, come tutti sanno la burocrazia italiana è qualcosa di pachidermico.

Tutto questo ha davvero dell’incredibile.

I tifosi e le persone civili di tutta Italia, però non dimenticano quanto accaduto e non smetteranno mai di chiedere che la famiglia Sandri e con loro tutto il paese civile ottenga giustizia.

Giustizia era quello che nel cuore di ogni presente ieri sera, urlava forte. Giustizia per un povero ragazzo colpevole solo di andare in trasferta, come tanti di noi fanno ed hanno fatto nella loro vita, con i suoi amici per vedere una partita di calcio. Giustizia perché quanto accaduto in quella maledetta area di servizio di un’anonima autostrada non si ripeta mai più, perché nessun genitore, nessun fratello, nessun amico debba ancora piangere per un caro barbaramente ucciso. Giustizia perché questa Italia torni ad essere un paese civile.

Ieri sera tra i tanti volti presenti, c’erano anche i ragazzi del Bari, come sempre in buon numero, dei ragazzi da Salerno, da Genova e da Sassari, arrivati quest’ultimi in traghetto per l’occasione.

Ora avrete capito, perché non ho visto il primo tempo della partita, ma non ne sono affatto pentito e non certo per il risultato.

Nella vita ci sono cose più importanti del calcio.



sodaliziolazio.com
 
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Il Monello
view post Posted on 14/2/2012, 16:41     +1   -1




Sentenza definitiva per Spaccarotella,la Cassazione: fu omicidio volontario

Confermata la condanna a 9 anni e 4 mesi per l'agente della Polstrada. Gabriele Sandri fu ucciso l'11 novembre 2007 dall'agente. Il poliziotto verso il carcere

La Cassazione ha confermato la condanna a 9 anni e 4 mesi per l'agente della Polstrada Luigi Spaccarotella, dichiarato colpevole dell' omicidio volontario del tifoso della Lazio Gabriele Sandri, avvenuto l'11 novembre 2007 sull'A1 nei pressi di Arezzo. Spaccarotella potrebbe finire in carcere gia' nelle prossime ore per scontare la pena.

L'ITER GIUDIZIARIO - Spaccarotella che non ha subito carcerazione preventiva durante le indagini preliminari, era stato condannato in primo grado a sei anni di reclusione per omicidio colposo, determinato da colpa cosciente. In secondo grado i fatti erano stati qualificati come omicidio volontario per dolo eventuale e la pena era stata elevata a nove anni e quattro mesi di reclusione. Il ricorso dell'imputato in Cassazione è stato ora rigettato e la sentenza è così diventata irrevocabile. Cominceranno ora gli adempimenti per l'esecuzione della pena, che dovrebbero concludersi nelle prossime ore, o domani, con il trasferimento di Spaccarotella in carcere. L'agente della Polstrada sospeso dal servizio ha atteso nella sua casa di Arezzo il verdetto della Cassazione.

IL PADRE DI «GABBO» - «Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e voglio dire grazie a tutta la gente che c'è stata vicino fino a questo momento. Ho avuto un solo momento di scoraggiamento quando è stata emessa la sentenza di primo grado che era raccapricciante. Ma ora le cose sono andate come dovevano andare». Così Piergiorgio Sandri, padre di Gabriele - il tifoso ucciso dall'agente Luigi Spaccarotella - ha commentato il verdetto della Cassazione che ha confermato la condanna a 9 anni e 4 mesi per omicidio volontario.

LA REQUISITORIA DEL PG - Il sostituto procuratore generale Francesco Iacoviello aveva chiesto la conferma della condanna d'appello, pari a nove anni e quattro mesi di reclusione. Per il pg si trattò di omicidio volontario e non colposo come invece ritenuto dai giudici di primo grado. La requisitoria del pg Iacoviello è durata circa un'ora e si è conclusa con la richiesta del rigetto del ricorso presentato dai legali di Spaccarotella, avvocati Federico Bagattini e Francesco Molino. In prima fila, insieme al legale di parte civile, avvocato Michele Monaco, siedono, con grande compostezza il fratello e il padre della giovane vittima, Cristiano e Piergiorgio Sandri.
 
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-PPN-
view post Posted on 15/2/2012, 09:50     +1   -1




Ha detto bene il fratello: "Noi, condannati all'ergastolo!" ..purtroppo Gabbo nn c'è più!
 
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-STAFF-
view post Posted on 16/2/2012, 10:08     +1   -1




Che Giustizia Sia!
 
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114 replies since 11/11/2007, 14:40   749 views
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