AL VIA LA FESTA DELLA MADONNA DELLE GALLINE!

Madonna delle Galline: le nuove regole


LUCIA TROTTA-IL MATTINO

Sette regole per contribuire a ridare senso e credibilità alla festa della Madonna delle Galline. Il «clero di Pagani», scrive ai fedeli della città e detta alcune indicazioni per riportare ad un maggiore stato di sacralità, la festa della Madonna del Carmine, detta delle Galline. Per i sacerdoti diventa indispensabile che ogni comunità parrocchiale, nel corso della quaresima o nei giorni precedenti alla festa, preveda momenti di catechesi, secondo le modalità ritenute più idonee dai singoli consigli pastorali parrocchiali. Nel santuario poi, approfittando della tradizionale pratica dei venerdì di quaresima, il clero cittadino chiede che sia svolta un'adeguata catechesi biblica sul senso della festa che potrebbe essere tenuta a rotazione dai parroci della forania. «Circa la devozione dei toselli - scrivono - la loro apertura sia anticipata al venerdì precedente la festa, in concomitanza con la tradizionale apertura delle porte del Santuario o nelle ore successive e comunque entro il venerdì sera. Questa scelta permetterà alla processione, fatta nella giornata della domenica, di procedere più speditamente dando la possibilità di non appesantire il suo percorso». Lo scorso anno, infatti, la lunga processione rischiò, per la folla accalcata lungo le strade del centro, e la distrazione di qualche venditore ambulante, di danneggiare la statua della Vergine delle galline. Tradizionalmente la processione della Madonna, verso le ore 11,30 transita per la zona storica di Barbazzano. Quest'anno, considerato che l'area si è sviluppata oltre la statale 18, è stata prevista una sosta prolungata presso il piazzale di Parco Arancio in via Filettine, dove i sacerdoti chiedono ai fedeli del parco, e quelli vicini, di radunarsi per una liturgia della Parola, animata dalla comunità parrocchiale di S.Sisto II. La processione riprenderà il percorso previsto e verso le ore 13,00 sosterà nuovamente, dopo la pausa pranzo, presso la chiesa del Carmine, da dove la processione riprenderà alle ore 15,00 dopo una liturgia della Parola del parroco, don Vincenzo Di Nardi. «Per evitare che intere zone della città siano private della gioia di vedere passare per le loro strade l'effige della Madonna - scrivono i sacerdoti - si metta in atto quanto previsto da anni dal decreto vescovile sulle feste religiose. Ossia, si eviti di transitare con la processione più volte per la stessa strada». Non varia, come da tradizione, la pausa delle 19,30 in piazza S. Alfonso dove si svolge il tradizionale scambio delle galline e dei colombi, che era uso fare il Santo dottore della Chiesa, per far proseguire poi, la processione in maniera assolutamente solenne verso il Santuario.

A MARONN RE GALLIN KI NU ZOMP E'...........!!!!

Speriamo che come tutti gli anni la nostra amatissima squadra possa vincere.

-MADONNA DELLE GALLINE- (17-22 Aprile 2009)

“Nell’ottava di Pasqua di tanti anni fa..
alcune galline che razzolavano in un pollaio..
trovarono un quadro.."

Comincia così il racconto sull’origine della festa che i paganesi ripetono, con grande fede, da più di cinque secoli. La festa religiosa, dal nome insolito, si rifà ad un episodio leggendario: un'effigie della Madonna, sotterrata anticamente per sottrarla alla temperie iconoclasta o alle scorribande saracene, fu rinvenuta grazie al 'raspare' di alcune galline.
In realtà, si hanno notizie che già dal VII secolo i contadini Paganesi offrissero in dono delle galline come devozione alla Vergine.
Al culto dell'immagine dette un forte impulso la guarigione di uno storpio avvenuta agli inizi del secolo XVII e attribuita all'intervento della Madonna delle Galline. Tra il 1609 ed il 1610 si verificarono ben otto miracoli che confermarono nei fedeli la devozione alla Madonna del Carmelo, detta poi delle Galline.

Dal lunedì al venerdì di Pasqua, la Chiesa viene chiusa ai fedeli e, al suo interno e per le strade della città, fervono i preparativi.
Nel pomeriggio del Venerdì in Albis, comincia la festa col “rito” dell’apertura della Chiesa. Il suono delle tammorre avvolge la città all’imbrunire (ore 18.00), ora in cui la campana dà il segnale dell’apertura delle porte.
La banda popolare suona a festa. Nel cielo esplodono fuochi d’artificio.
Colombi vengono liberati verso il cielo e, attratti da una forza miracolosa, vanno a posarsi sul manto della Madonna.
La festa religiosa continua al sabato ed alla domenica: il giorno della processione. La statua ottocentesca viene condotta in tutti i quartieri della città, su un carro trainato dai fedeli.
Al suo passaggio, dai balconi adorni di fiori e di lenzuola di pizzo, sono lanciati petali di fiori e colombi che come per miracolo, vanno a posarsi sui grossi boccoli d’oro, sul manto di broccato o sulla corona della Madonna.

Parallelamente alla processione un gran numero di persone si riunisce nel paese per danzare e suonare fino a notte inoltrata.
Nacchere e tammorre riproducono il ritmo pulsante dei cuori delle paranze, riunite per innalzare la loro preghiera con il caratteristico canto “a fronna”.
Nei cortili storici, risalenti al XVII secolo, al passaggio della statua, si scoprono i toselli, altari interamente dedicati alla Vergine, dove la devozione è espressa in modo profondo.



Per qualsiasi info: FondazionePagani.it

questa festa, e' l'essenza del popolo paganese, ma secondo la mia opinione, col sacro sta festa nn c' entra proprio nulla, cmq....se il popolo vuole questo....diamo a cesare quel ke e' di cesare!!!!
e al popolo quel ke e' del popolo

Speriamo solo che quei soliti imbecilli che ci sono nel nostro paese nn rovinano questa bellissima festa!!!

Giusto, la madonna e' la mamma della nostra citta', e nn dobbiamo dimenticarlo, nn bisogna vedere la festa come un' occasione per ubriacarci e fare cose ke col sacro nn c'entrano nulla, bravo pinop....!!!!!

bravo pino! soprattutto in questo periodo. chi vuol capire capisca.

Quoto tutto quello che avete detto!!! Festeggiamola per il vero senso della festa e nn per altro

bravissimi a me è questa l'unika kosa ke nn piace di questa meravigliosa festa,nn mi piace vedere la mia PAGANI kn persone xterra ubriake x di + la maggioranza nn sn nemm di qui sn forestieri.ben vengano xke sn anke loro ke hanno fatto diventare importante questa festa ma ke si diano una calmata

Infatti...!

Ragazzi non dimentichiamoci di coloro i quali hanno reso ancora più popolare questa festa, che purtroppo non ci sono più, e che ci guardano da lassù: Gioacchino Moscariello e Franco Tiano.

P.s.: e che i toselli siano solo ed esclusivamente per devozione alla Madonna e non per scopi lucrativi (come ahime avviene da qualche anno)!

Evviva la Mamma di tutti i Paganesi!!!