"A PARER NOSTRO" N°2 del 01-02-2011

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-STAFF-
view post Posted on 1/2/2011, 21:45     +1   -1




“A PARER NOSTRO” N°2 DEL 01-02-2011

PAGANESE-SALERNITANA, Salernitani assenti ingiustificati



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Lente d’ingrandimento per questa gara che si disputa oggi al “Marcello Torre” di Pagani e che vede opposta la Paganese alla Salernitana. C’è molta curiosità per quest’incontro, sotto l’aspetto del tifo, dopo i clamorosi incidenti dell’andata quando circa 2000 Paganesi furono sistemati, all’Arechi di Salerno, nel settore distinti, gomito a gomito con i Salernitani. Difatti, nella gara d’andata, anche in nome di un vecchio gemellaggio tra le due curve, l’osservatorio sportivo decise di dare il via libera ai Paganesi, e, senza alcuna restrizione, poter accedere “liberamente” a un settore locale poichè tutti sprovvisti di tessera del tifoso. Nei giorni che precedettero quella gara, in molti, si chiedevano come sarebbe andata a finire, visto che era la prima grande prova del nove per tifosi di due squadre diverse nello stesso settore e devo rilevare che la cosa, sebbene esistesse una specie di patto di non belligeranza tra le due curve (anche e soprattutto nel rispetto del vecchio gemellaggio in piedi fino a qualche anno prima), un po’ di preoccupazione la destava. Mentre la gara scivolava via, si notava che le cose non fossero poi così amichevoli. Forse la presenza così massiccia dei Paganesi ai Salernitani dava un po’ di fastidio, ma in fondo la presenza di tanta gente di Pagani si riteneva cosa logica per svariati motivi: la Paganese era nei piani alti della classifica, la gara sotto l’aspetto dell’ordine pubblico era, almeno alla vigilia, tranquilla, la poca distanza tra le due città (circa 18 km), e poi…il derby è sempre il derby! Per tutti questi motivi c’erano decine, centinaia di famiglie con tanto di donne e bambini. Alla fine del primo tempo qualche cosa s’inceppò, in molti diranno che alcuni Paganesi si fossero comportati male nei confronti del gestore del bar all’interno dello stadio (cosa che tra l’altro non posso escludere), e in un niente comparvero Salernitani armati di mazze, catene di ferro e quant’altro. Ne nacque da subito una colluttazione, con i Paganesi che si difesero nonostante il grosso dei propri compaesani abbandonavano lo stadio per andare a casa anche perché dall’anello superiore dei distinti, pioveva ormai di tutto. Rimasero quindi solo gli Ultras Paganesi che, dopo l’intervento delle forze dell’ordine intervenuti per sedare gli animi, si ricompattarono e tornarono a tifare. La curva sud di Salerno in quell’occasione non perse tempo, da subito, di cantare svariati cori poco amichevoli nei confronti degli ormai nuovi rivali, come se non aspettasse altro. In seguito si è saputo che gli scontri in questione in qualche modo fossero premeditati per ragioni ai più purtroppo rimaste oscure. E tutto questo accadde sotto gli “occhi” delle telecamere di raisport satellite che dava l’incontro in diretta. Molte persone questa giornata non l’aveva scordata e se l’erano legata al dito.

Molti sapevano che in qualche modo ci sarebbe stata l’opportunità di vendetta giacché i Salernitani, in barba ai divieti che imponeva l’osservatorio e la tessera del tifoso, erano riusciti sempre a eludere e raggirare ogni divieto, entrando sempre nei settori degli stadi d’Italia, qualche volta in quelli ospiti e altre in quelli locali. E finalmente, dopo quattro lunghissimi mesi, per i Paganesi della curva nord quel giorno è arrivato. Da Salerno, in settimana, gli Ultras (molto stranamente) mandano al quotidiano (molto diffuso e venduto nella provincia) “La città” e a un sito internet, un comunicato in cui invitano in sostanza tutti a essere presenti alla stazione di Salerno domenica alle undici per raggiungere tutti assieme, col treno, la città di Pagani. Ah! Come rimpiango i tempi in cui il movimento Ultras era soprattutto “clandestino”. Tale giornale, poi, in pratica ogni giorno, ha posto l’accento sul pericolo del match, scrivendo una miriade di fesserie, col chiaro intento di voler tentare di far isputare il match a porte chiuse in modo tale da essere tutti felici e contenti e togliersi, quindi, il cosiddetto“peso dallo stomaco”. Alla fine tutti i tentativi saranno vani. Arriva la domenica e la città di Pagani è praticamente militarizzata. Centosettanta agenti tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, rinforzi da Napoli, elicotteri, percorsi alternativi, cinque aree di pre-filtraggio. Al derby blindato i Salernitani tesserati (circa 700), non partecipano. Venduti in prevendita solo due tagliandi per il settore ospiti, ma i possessori alla fine preferiscono di starsene lo stesso a casa. I controlli sono serrati. La squadra della Salernitana arriva allo stadio cittadino verso le 12 utilizzando non il solito pullman col logo della squadra, ma uno preso in affitto comune a quelli di linea. Da Salerno, intanto, circola voce di partenza di gruppetti sparsi. Non del tutto infondata. Solo una ventina di supporters si radunano prima di mezzogiorno e raggiungono la stazione ferroviaria rispondendo all’invito firmato “ultras Salerno” diffuso in settimana. Alla fine però nemmeno questi ultimi partiranno alla volta di Pagani. Allo stadio ci sono soltanto tifosi di casa ma i supporters azzurro-stellati scelgono strategie diverse: c’è chi entra nei distinti e inventa un tifo spontaneo, e chi resta fuori perlustrando il territorio. La curva nord si presenta con poche decine di persone e senza i classici vessilli. Il grosso è fuori e decide di percorrere a piedi la strada che va dalle “palazzine” al settore ospite. Sono circa trecento. L’arrivo dei Paganesi sulla Variante è anticipato dall’esplosione di decine e decine di petardi come a voler “marcare” il territorio, indicare via libera, assenza d’interlocutori. Poi sono accese numerose torce e fumogeni il tutto sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine. Gli Ultras in giro di ricognizione si sporgono dalla recinzione che separa la strada dal muro di cinta dello stadio: vedono tanta polizia ma nessun rivale nel settore destinato agli ospiti. Una scena spettrale e desolante.”All’Arechi c’erano donne e bambini” ricorda qualcuno. Intanto partono i primi cori di scherno dei Paganesi che si chiedono “dove fosse il proprio nemico” etichettandolo come “codardo e vigliacco” per non essersi presentato, dopo aver fatto la parte del leone all’andata. In campo il derby si archivia con uno zero a zero che fa più contenti, chiaramente, gli ospiti che proseguono la propria marcia verso la salvezza (anche se gli obiettivi iniziali erano ben altri), mentre gli azzurro-stellati rimangono sempre più ultimi in classifica. Il derby va a nanna verso le 17.30. La Salernitana sale sul torpedone accompagnata dal questore di Salerno e da pochi dirigenti che plaudono al comportamento di quel gruppo rimasto fuori, e che non ha creato turbative all’ordine pubblico e agli Ultras Salernitani rimasti a casa.



di R.I.U.
 
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