Calcio scommesse, 16 arresti in tutta Italia coinvolti Paoloni (Benevento) e Signori.

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view post Posted on 8/6/2011, 11:42     +1   -1




Calcio scommesse, altri calciatori intercettati: la lista si allunga

Fonte: TarantoSupporters.com/TuttoLegaPro.com

Calciatori noti e meno noti, in attività o «in pensione», tutti presi a chiacchierare con i protagonisti dell'inchiesta cremonese sul calcio sporco. La «cupola», spiega il pm Di Martino nelle nuove carte depositate, «rischia di aver già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte negli eventi descritti», le cui posizioni «pongono dubbi» e «implicano verifiche».

L'Atalanta è coinvolta per diverse partite e per il ruolo di Doni. Il Siena, secondo alcune intercettazioni «terze», avrebbe offerto soldi al Sassuolo per vincere: «Ha pagato i giocatori del Sassuolo» dice in un'intercettazione Massimo Erodiani, uno dei personaggi finito in carcere. Riscontri concreti, si apprende da fonti qualificate, al momento non ce ne sono ma gli accertamenti sono in corso anche in considerazione del «pesante» coinvolgimento di Quadrini (giocatore del Sassuolo) nell'intera vicenda.

Di certo l'organizzazione delle combine contava su appoggi «interni». Tanti i giocatori direttamente coinvolti dall'inchiesta, arrestati o indagati, come gli «ex» Signori, Bettarini, Bellavista e Bressan, ai quali si aggiungono Michele Cossato (lunghi trascorsi tra A e B), Alessandro Ettori (ex Modica, C/2), Daniele Deoma (ds del Bellaria, già difensore ad Ascoli), Nicola Santoni ( ex portiere del Palermo). Agli arresti, o indagati, anche calciatori in attività.

Come il kafkiano portiere Marco Paoloni, il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, Vittorio Micolucci, Alex Pederzoli e Vincenzo Sommese dell'Ascoli, Carlo Gervasoni del Piacenza, Daniele Quadrini del Sassuolo, il centrocampista del Sapri Ivan Tisci, che ha giocato quasi 20 anni tra A, B e C, l'attaccante del Chiasso Almir Senan Gegic, presunto capo degli «zingari », il portiere del Portogruaro, Claudio Furlan. Una rosa di diciotto, senza contare il portiere di calcio a 5 Tuccella e l'allenatore del Ravenna, Leo Acori. Ma non è finita qui.

Dalle carte dell'inchiesta di Cremona saltano fuori altri nomi, certamente in contatto con la «cupoletta». Sono calciatori ed ex calciatori intercettati mentre parlano con i vari soci della «premiata ditta calcio sporco». Le conversazioni potrebbero essere lecite e sono oggetto di analisi. Ma in qualche caso, gli inquirenti presumono che i contatti siano finalizzati alle combine.

La lista, così, si allunga ancora. C'è Marco Bernacci, attaccante dell'Ascoli e poi del Torino, ritiratosi prematuramente l'anno scorso, che «fa delle scommesse sulle partite di calcio tramite Parlato solo tramite Sms», si legge negli atti dell'inchiesta. C'è Donato Terrevoli, ex Andria, ora titolare di un'agenzia di scommesse a Bari. A lui Parlato chiede «se è in contatto con gli ex compagni in modo da poter fare qualcosa per domenica nella partita con la Nocerina». E Terrevoli «risponde che si informerà e poi gli farà sapere».

C'è il portiere della Ternana, Stefano Visi, che «ha contatti telefonici» con Parlato. Curioso il coinvolgimento di Edoardo Catinali, centrocampista del Piacenza, che il 6 marzo scorso «invia a Pirani un sms con il suo nome».

Nelle intercettazioni anche Pasquale Schiattarella del Livorno, che per chiamare Marco Pirani usa un'utenza intestata a Claudio De Sousa, suo ex compagno di squadra al Torino. Passato granata anche per Giuseppe Scienza, allenatore dell'Esperia Viareggio, il che potrebbe spiegare le sue telefonate con Parlato, collaboratore della stessa squadra.

Discorso simile per i contatti tra il portiere Paoloni e il capitano del Benevento, Clemente, che «gli cambia gli assegni», e con il suo vice in porta, Corradino. Mentre gli investigatori ritengono che le combine siano al centro dei contatti di Parlato con il difensore argentino della Fermana Ruben Dario Bolzan, e con l'attaccante dell'Atletico Roma Emanuele Chiaretti.

Per il pm «i due parlano della manipolazione di partite di calcio». Sospetti sui rapporti tra Parlato e il difensore di serie D Gaetano Iossa, e anche su una vecchia gloria di Ascoli e Torino, Pino Greco, ora ds del Teramo, che Pirani raccomanda a Erodiani: «Avrebbe piacere che Erodiani parlasse con lui per combinare delle partite».

Meno dubbi sulle conversazioni tra Paoloni e Raffaele Biancolino del Cosenza, tra il portiere del Corridonia Franco Franzese e Bellavista, tra Parlato e il difensore del Chiavari Zaccanti e del ds ravennate, Buffone, col cosentino Fabio Roselli e con l'ex calciatore del Bari, ora procuratore, Alberto Bergossi.
 
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view post Posted on 9/6/2011, 16:49     +1   -1




Scommesse, legale Quadrini: "Figc sapeva tutto

La Figc sapeva tutto del calcioscommesse: parola dell'avvocato del calciatore del Sassuolo Daniele Quadrini, ascoltato in Procura a Roma su una denuncia per tentata estorsione da lui presentata. "L'8 maggio denunciai il tentativo di estorsione a danno di Quadrini alla Procura della Figc - dice Massimo Ciardullo -. Spiegai che si era in presenza di un fatto gravissimo e che esisteva una banda dedita alle scommesse". Ma la Figc non intervenne.
"A nostro parere - conclude il penalista - la Figc sarebbe potuta intervenire subito, prima che questo scandalo fosse scoperchiato dall'attività della magistratura ordinaria".
Con il calciatore del Sassuolo il legale ha ricostruito le varie tappe della vicenda che lo ha coinvolto spiegando in sostanza di essere estraneo ai fatti e di essere stato "messo nei guai da Marco Paoloni", portiere del Benevento coinvolto nell'inchiesta della Procura di Cremona.
"Quadrini il 29 aprile scorso - spiega l'avvocato Ciardullo - è stato raggiunto da una telefonata, da parte di un tal Massimo di Pescara che gli intimava di restituirgli 36 mila euro, debito dovuto ad una scommessa effettuata. Ma bisogna subito dire che Quadrini non ha mai fatto alcuna scommessa ed ha cercato anche di spiegarlo al misterioso interlocutore, il quale non si è perso d'animo e gli ha spiegato 'Ti ha messo nei guai Marco Paoloni'''.
Per l'avvocato il "Massimo" che chiamò il mio assistito era sicuramente Erodiani, dentista, una delle figure chiave dell'inchiesta della Procura di Cremona". Per quanto riguarda i rapporti con Paoloni, Quadrini ha dichiarato di conoscerlo "da circa 8 anni".
"Abbiamo militato insieme nel Teramo calcio e d'estate abbiamo la casa nella stessa località di vacanza in Sardegna. Dopo aver ricevuto le chiamate e gli sms di minacce lo chiamai. Tra le lacrime mi chiese scusa, mi spiegò che era disperato e che mi aveva messo in mezzo".
Quadrini non nasconde i problemi che questa storia gli sta creando. "Mi ha procurato un danno gravissimo perché - conclude - sono in scadenza di contratto e la società sta aspettando che si chiarisca questa storia"

 
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view post Posted on 17/6/2011, 09:52     +1   -1




Calcio scommesse, Buffone ha parlato. La Lega Pro trema

Fonte: TGCOM/TuttoLegaPro

Come un buco nero, anche l'inchiesta sul calcioscommesse sembra non avere un fondo. Oltre ai contatti tra i calciatori, e tra giocatori e scommettitori, ora spunta anche il coinvolgimento di alcune società nella cricca che decideva i risultati di calcio. Lo afferma davanti al gip Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna, e personaggio chiave dell'inchiesta sulle partite truccate. Le squadre coinvolte sarebbero Ravenna, Verona e Alessandria.
L'interrogatorio condotto dal giudice di Cremona Guido Salvini sembra essere stato ricco di particolari. Buffone ha parlato di tre formazioni: Ravenna, Verona, Alessandria. Tutte e tre, nel campionato appena concluso, hanno giocato nello stesso girone della Lega Pro al quale era iscritta la Cremonese squadra dalla quale è partita l'inchiesta.

Buffone parte da Verona-Ravenna
"C'è stato un approccio non da parte del Verona, più da parte mia a livello bonario, cioè capire se c'era predisposizione dall'altra parte". Chiede il gip: un approccio con chi? "C'è stato un collega, però voglio dire, non è scritto". Salvini insiste: "Con un collega del Ravenna?", "No, no". Domanda: "Del Verona?". Risposta: "Del Verona! Però è stato, non c'entra niente lui, nel senso che io ho fatto capire che ci poteva essere una soluzione se gli poteva interessare, questo ha detto di no, e quindi...". "Che non ha avuto nessun esito, va bene", sintetizza Salvini. E l'altro: "... e quindi, non è stato neanche portato avanti, voglio dire".

Spuntano Alessandria e Ravenna
A questo punto il giudice volta pagina: "Per quanto riguarda Alessandria-Ravenna, invece, è successo qualcosa?". In questo caso la risposta è affermativa e Buffone ricostruisce con dovizia di particolari come sono andate le cose.- "Sì, è successo che, la settimana prima - adesso non mi ricordo bene il giorno, ma credo la settimana prima - mi chiama, ritornando credo da una trasferta, e quindi era una domenica sera, probabilmente. Tornando da una trasferta mi chiama il presidente dell'Alessandria...". "Veltroni Giorgio?", chiede il gip. "... Veltroni, sì. Mi chiama e mi dice come siamo andati o meno, come siamo andati, e gli ho detto: 'ah, domenica prossima incontriamo...". "Si giocava", traduce Salvini. E Buffone: "... 'giochiamo, presidente - gli ho detto . 'Faccia una riflessione sulla partita di domenica, faccia una riflessione, adesso parola, termine più o meno, adesso non è che... faccia una riflessione. Lui mi ha chiamato dopo, non so se un giorno, due, non so, perché non è che me li ricordo, anche se questo l'ho letto, però non è che mi posso ricordare i giorni!".

La proposta del presidente dell'Alessandria
Il gip vuole andare a fondo: "E la riflessione che termini, che esiti ha avuto?". Questi, secondo il ds del Ravenna: "Ci siamo incontrati, lui mi ha chiesto, io pensavo anche che mi incontrasse, anche per il fatto, siccome l'Alessandria era ai vertici, noi comunque venivamo anche se avevamo perso, credo, a Verona, era nella partita dopo che ... a Verona poi avevamo fatto una buona gara, può darsi che magari si poteva, poteva anche chiedermi magari che un pareggio poteva anche andare bene, insomma, ecco. Invece, mi aveva chiesto che voleva...". "Vincere?", chiede il gip. "... ed allora - continua Buffone - gli ho detto: 'Se vuoi vincere, fammi capire come vuoi vincere', lui mi aveva offerto 50mila euro, allora io ho risposto: '50mila euro, te ne offro io 100 ma era un modo di dire, dove vai uno perde una partita per 50mila euro?". "Troppo poco", conviene Salvini. Esatto. "Cioè, voglio dire - riprende Buffone - non ha senso, anche perché noi vincendo quella partita ci saremmo messi poi nel discorso dei prof... insomma, voglio dire!".
 
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-PPN-
view post Posted on 11/7/2011, 11:29     +1   -1




Calcioscommesse, Paoloni: "Sono pulito"

"Non ho ucciso nessuno e non ho fatto le cose di cui mi accusano". Marco Paoloni, uno dei protagonisti dell'inchiesta sulle scommesse, racconta la sua verità ripercorrendo i brutti momenti vissuti nelle ultime settimane. "Ho iniziato con il poker online e poi sono passato alle scommesse aumentando sempre le puntate - rivela -. E' diventata una malattia e non me ne sono accorto in tempo".
"Puntavo su basket, tennis e Hockey. La prima volta - racconta al Corriere dello Sport - ho incontrato Pirani nel 2008 a una cena con 4-5 compagni dell'Ascoli, era amico di Sommese. Mi mancavano i liquidi per scommettere, mia moglie era arrabbiata perché si era accorta che nel conto corrente c'era qualcosa che non andava. Mi ricordai che Pirani mi aveva prospettato la possibilità di scommettere a credito tramite un suo amico.
Pirani mi presentò Erodiani. Con Bellavista ho parlato solo una volta a fine marzo, quando mi ha minacciato al telefono. Gli altri personaggi di questa vicenda non li ho mai sentiti.
Il Minias? Gioco in porta, avrei dovuto drogare i miei compagni quando mi bastavano due miei errori per far vincere la Paganese?", si chiede l'ex portiere.
"E' vero conosco Erodiani, ma se lui contattava altre persone e faceva altro, io non lo sapevo. Sono stato una pedina nelle sue mani. Ora ho la coscienza pulita perché ho ammesso le mie debolezze. Io però voglio tornare a giocare e mi sento ancora un calciatore. Il calcio è la mia vita, lo sport che amo da 20 anni".


tuttolegapro
 
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BronzoMedio
view post Posted on 14/7/2011, 17:45     +1   -1




nonostante cio' nemmeno vincemmo :lol: :lol: :D
 
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19 replies since 1/6/2011, 08:39   320 views
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