| C1/A - Il Punto della 27a giornata
Dimostrazione di forza della Cremonese che vince in trasferta a Sassuolo e riapre i giochi per la promozione. Crolla in casa il Cittadella incredibilmente rimontato dalla Pro Sesto. Nelle retrovie vince e convince anche in trasferta l’Hellas Verona, che espugna in pieno recupero lo Speroni di Busto Arsizio.
Apertura doverosa per la Cremonese (53), che compie l’impresa della giornata. In molti vedevano il Sassuolo (53) già in fuga, quasi irraggiungibile per tutte le concorrenti. Ma a riportare sulla terra tutto l’ambiente, e non solo emiliano, ci ha pensato Vitofrancesco con un gol per tempo. Inutile nel finale la marcatura di Tiboni. Con questa vittoria la formazione di Mondonico si è riportata nuovamente in testa alla classifica in coabitazione con il Sassuolo. E per una volta è riuscita a cogliere i tre punti senza l’apporto realizzativo di Temelin. Rendendo sempre più esaltante questo finale di stagione.
Grande delusione per il Cittadella (49). Doveva essere la giornata adatta per riavvicinarsi alle prime e invece è arrivata una clamorosa sconfitta. Eppure le cose si erano messe subito bene. Infatti dopo i primi undici minuti caratterizzati dalla doppietta di Meggiorini, la gara sembrava oramai conclusa. Anzi c’era il rischio di una pesante goleada ai danni della Pro Sesto. Ma poi, nei dieci minuti finali, accade l’impensabile. La Pro Sesto (34), tra l’altro ridotta in dieci per l’espulsione di Fracassetti, trova prima il pareggio con un colpo di testa ravvicinato di Gregori. E poi, in pieno recupero, addirittura la rete vincente con il subentrato Maah che manda in delirio i propri tifosi.
Il sentito derby umbro finisce inaspettatamente con la vittoria della squadra sfavorita, la Ternana (28). Alla vigilia nell’ambiente di Foligno (44) c’era grande speranza sulle possibilità di vittoria dei falchetti. A dimostrazione di ciò c’era pure stato l’esodo di mille tifosi ospiti al Liberati. Ma poi sul campo è stata la squadra di Terni a mostrare maggiori motivazioni e grinta. Mettendo al sicuro il risultato con due gol nei primi venti minuti e poi gestendo il ritorno del Foligno nella ripresa. Agli ospiti ha concesso solo la rete del 2-1, segnata da Coresi su rigore. Nelle ultime tre giornate la squadra di Bisoli ha subito un forte appannamento, racimolando solo due punti. E rimettendo in discussione la posizione play-off. La Ternana invece continua nel sogno di poter riacciuffare il sestultimo posto. E visti i sette punti nelle ultime tre gare, la missione non pare impossibile.
Torna a volare il Foggia (43), dopo la parentesi negativa di Verona. Nel primo tempo fa tutto la Cavese (34). Prima va in vantaggio con Tarantino, con l’aiuto di una dormita generale della difesa foggiana. Poi resta in dieci per una clamorosa ingenuità di Riccio. Nella ripresa i satanelli si svegliano segnando ben quattro gol. A mettersi in mostra è soprattutto il neo entrato Biancone che realizza la doppietta decisiva. A nulla serve, se non ai fini delle statistiche, la rete finale di un positivo Tarantino, al secondo gol di giornata. Il Foggia, visti anche i risultati altalenanti delle avversarie, sembra avere il terreno spianato per aggiudicarsi un posto valido per i play-off. In più mister Galderisi ultimamente non sbaglia una mossa.
Ennesimo tonfo stagionale del Padova (41). Capace di perdere anche a Venezia (40), nonostante il gol in apertura di Varricchio. Per i lagunari la rimonta porta le firme di Veronese nel recupero del primo tempo e di Antenucci al 30’ della ripresa. Al momento, con il Foggia che scappa e le vittorie che scarseggiano, Rossi pare avere davvero le ore contate. L’ultima spiaggia se la potrà giocare in casa all’Euganeo, ma contro un Sassuolo sicuramente arrabbiato e voglioso di rivalsa per la sconfitta contro i grigiorossi della Cremonese. Il Venezia dopo tre sconfitte consecutive torna a vedere la luce, ma servirà continuità per mantenere il passo del Foggia.
Il Monza (40) concretizza al massimo il primo dei due turni casalinghi. Superando all’ultimo respiro, grazie al provvidenziale gol di Arcidiacono, un Manfredonia (23) che fino a quel momento non aveva demeritato. Con Brivio che si è prontamente riscattato dell’errore commesso in occasione della scorsa gara a Novara con una grande parata sulla conclusione a botta sicura di Scarpitta. I briantei sembrano ormai specialisti nel segnare sempre nel secondo tempo. Il che ha fatto parlare il presidente Benigni di grande cuore Monza. Per i pugliesi la situazione è ora davvero critica. E domenica al Miramare arriva pure un Cittadella ferito nell’orgoglio.
Si riprende subito pure il Lecco (26) che batte di misura in casa un Legnano (36) ormai a corto di fiato e motivazioni. La rete da tre punti viene siglata da La Cagnina e porta i lombardi più lontani dal pericolo ultimo posto. I lilla invece, dopo un grande mese di febbraio, sono in evidente calo di forma. Ma si dovrà comunque onorare fino al termine questa stagione.
La Paganese (21) le prova tutte per conquistare i tre punti. Ma mister Miggiano alla fine si deve accontentare solo di un pareggio. Per di più in rimonta. Il gol di Rubino per il Novara (36) al 1’ del secondo tempo è stata davvero una doccia gelata per i campani. Abili comunque a trovare alla mezz’ora il pari con Scarpa. Poi nel finale assalto all’arma bianca con Fanasca che avrebbe l’occasione giusta. Ma il tiro non trova lo specchio della porta. La classifica ora dice che la Paganese è ultima. E se ciò non bastasse, il calendario riserva alla compagine di Pagani due trasferte consecutive. Visto il cammino in trasferta della squadra, se questa non è una condanna poco ci manca.
Dulcis in fundo, la grande prestazione dell’Hellas Verona (21). Molti esperti sostengono che l’allenatore ha un ruolo marginale per l’economia di una squadra. L’esperienza di mister Pellegrini a Verona mostra l’esatto opposto. Il tecnico è stato l’unico capace quest’anno di dare gioco e punti pesanti ai veneti. Disastrose, viceversa, le gestioni di Sarri e Colomba. Se i gialloblu quest’anno si salveranno, a Verona dovranno fare un monumento a questo allenatore. Venendo alla cronaca, quella di Busto Arsizio è stata una vera impresa. Sotto di un gol al termine del primo tempo, con il gol della Pro Patria (33) siglato da Imburgia, l’Hellas Verona è riuscito nella ripresa prima a pareggiare con Orfei e al 46’ a vincere con il gol di Di Bari. Pazzi di gioia i 700 tifosi ospiti al seguito della squadra. Con una tifoseria così nessun ostacolo è insormontabile. La salvezza, a questo punto, non sembra più un miraggio.
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