| C1/A - Il Punto della 28a giornata
Rallenta la Cremonese che pareggia contro il Foggia con un pirotecnico 3-3. Non ne approfitta il Sassuolo che perde di misura a Padova. Si rilancia il Cittadella che vince soffrendo a Manfredonia. La pericolante Paganese affonda a Legnano.
Non ha deluso le attese il match-clou della 28a giornata allo Zini. In casa Cremonese (54) tutti si aspettavano le reti del bomber Temelin, invece l’eroe di giornata è stato Graziani. Autore di una incredibile tripletta che finalmente lo vede protagonista in questo campionato di C. I tre gol del figlio d’arte però non sono bastati contro un Foggia (44) tenace, capace di riacciuffare il pareggio per due volte. Le due squadre hanno offerto uno degli spettacoli migliori dell’anno, mostrando entrambe di avere le carte in regola per poter effettuare il salto di categoria. Preoccupano, per i pugliesi, i recenti cali di concentrazione in difesa che rischiano di farsi sentire in classifica.
Inizia nel migliore dei modi la gestione Sabatini a Padova (44). Con una vittoria sofferta, ma meritata contro il Sassuolo (53). Il gol partita è stato siglato a inizio secondo tempo da Rabito e poi difeso con i denti dall’assalto finale della squadra emiliana. Una bella soddisfazione per il pubblico patavino e per il presidente Cestaro, che possono ora guardare al futuro con maggiore ottimismo. A Sassuolo tira invece aria di crisi. La squadra nei due delicati scontri promozione non è riuscita a strappare neanche un punto. La classifica è sempre aperta, ma già domenica conto il Monza ci sarà la prova del nove. Un ulteriore passo falso e la promozione diretta potrebbe sfuggire dalle mani.
Vince il Cittadella (52) a Manfredonia (23), grazie ad un gol di Coralli gentilmente offerto dalla difesa pugliese. Il risultato comunque non rispecchia i veri valori in campo. Difatti il Manfredonia nella ripresa ha assediato la porta difesa da Pierobon, mancando il pareggio solo per l’imprecisone dei propri attaccanti. Per i veneti l’importante era vincere, ma il momento di difficoltà non sembra essere del tutto superato. L’attacco, e la difficoltà nell’andare in gol, sono il vero problema della squadra di Pensabene. Il Manfredonia, oltre ad avere il peggior attacco del girone A, ha una media realizzativa di un gol ogni due partite. Davvero troppo poco per una squadra che ambiva a una salvezza tranquilla.
Si risolleva il Foligno (47), nel delicato match contro l’Hellas Verona (21). Gli ospiti erano subito passati in vantaggio con il gol di Stamilla. Ma poi i falchetti nel giro di quindici minuti hanno ribaltato la situazione con le reti di Noviello e De Angelis. Sulla gara ha influito fortemente l’espulsione di Mancinelli a metà primo tempo, per un dubbio fallo su Noviello. Cartellino rosso che ha costretto gli scaligeri a giocare ben 70’ in inferiorità numerica. Nonostante ciò l’Hellas non ha demeritato, sfiorando il pareggio nel finale con Di Bari. La classifica nelle zona calda resta invariata, visto che le ultime tre hanno tutte quante perso. Ma la fiducia nelle possibilità di salvezza dei gialloblu è sempre molto alta nell’ambiente veronese.
Smarrisce nuovamente la retta via il Venezia (40) perdendo per 2-1 a Novara (39). Mostrando ancora una volta di non essere sufficientemente matura per poter ambire ai play-off. Dopo la bella prestazione contro il Padova, ci si sarebbe aspettati una conferma contro il Novara che ha ben poco da chiedere a questo finale di campionato. Invece è giunta una inaspettata contro-performance, che pone seri dubbi sulla reale forza di questa squadra. Il Novara continua nella sua corsa di metà classifica, con lo sguardo orientato alle zone che contano. Nel prossimo turno i ragazzi di mister Bellotto andranno al Lamberti di Cava De’ Tirreni e, uscendo con i tre punti, potrebbero pure cominciare a pensare in grande.
Perde il Monza (40), per la seconda volta in casa nel corso di questo campionato. Avviene per mano del bomber ex Crotone, Tarantino che ha portato i tre punti in casa Cavese (37). E permette così alla formazione di mister Papagni di considerarsi definitivamente salva. Il Monza invece continua a mostrare una forma altalenante. La vittoria contro il Manfredonia sembrava poter rappresentare la gara della svolta, ma non è stato così. Analizzando il recente cammino dei brianzoli, notiamo che la formazione allenata da Pagliari ha ottenuto solo sei punti nelle ultime sei uscite in campionato. Un ruolino di marcia non adeguato agli obbiettivi prefissati. La prossima gara vedrà il Monza di scena a Sassuolo e lì potremo definitivamente capire quali sono le reali possibilità di promozione della formazione lombarda.
Disfatta per la Paganese (21), che crolla pesantemente al cospetto di un Legnano (39) molto ben organizzato e con tanta voglia di rivalsa dopo le ultime due sconfitte consecutive. Se al momento la formazione di Notaristefano può addirittura dare uno sguardo alla quota play-off, la Paganese naviga in acque torbide. La situazione per i campani sembra essere davvero complicata. Se l’Hellas Verona può giustificare la sconfitta di Foligno con l’attenuante dell’inferiorità numerica, per la truppa di Miggiano non ci sono alibi. Alla vigilia si pensava che le motivazioni maggiori degli ospiti potessero essere determinanti per la conquista della posta in palio. Sul campo, viceversa, la squadra che si giocava una buona fetta della propria stagione pareva essere il Legnano e non la Paganese. Se si riproporranno prestazioni del genere, la retrocessione sarà una certezza. E il calendario certamente non dà una mano, proponendo alla formazione di Pagani un’altra trasferta. Questa volta a Terni, dove ci sarà un clima davvero infuocato.
La sfida fra “Pro” è terminata con un prevedibile pareggio, che permette ad entrambe di fare un piccolo passo in avanti in classifica. E di poter stare un po’ più tranquille in vista del finale di stagione. Le reti per l’1-1 finale sono state realizzate in rapida successione, prima da Maah per la Pro Sesto (35) e dopo due minuti da Negrini per la Pro Patria (34).
Il tutto, con il concomitante pareggio fra Ternana (29) e Lecco (27), lascia immutata la graduatoria, con una partita in meno da disputare. Le speranze di rimonta per la formazione umbra si riducono sempre più. Recuperare cinque punti in sei giornate non è impossibile, ma sprecare una così importante possibilità, come accaduto contro il Lecco, sembra davvero troppo. La gara si era messa subito bene per la Ternana con il gol di Scandurra ma, dopo il pareggio di Vieri, gli umbri non hanno avuto la forza di reagire e si sono accontentati di un inutile punto.
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