| C1/A - Il Punto della 29a giornata
Nuovo capovolgimento in testa alla classifica, con il Sassuolo che si riprende la vetta superando per 2-1 il Monza. Continua la marcia del Foggia che vince anche contro il Foligno. Grande sprint finale della Ternana, che ora sogna la salvezza diretta.
Nel girone A, oramai non c’è più niente di certo. Quando una delle tre pretendenti alla promozione diretta sembra avere la possibilità di staccare definitivamente la compagnia, ecco che arriva puntualmente il passo falso.
Non fa eccezione neanche la 29a giornata, nella quale il calendario sembrava dare una mano a Cremonese e Cittadella ma che ha visto nel Sassuolo l’unica formazione dei piani alti capace di vincere. Con la vittoria per 2-1 ai danni del Monza, la formazione emiliana è di nuovo tornata in vetta alla classifica, riprendendosi la posizione persa due giornate fa a seguito della sconfitta casalinga contro la Cremonese. Quella del Ricci è stata una gara combattuta fino all’ultimo istante, che ha visto prevalere la compagine di casa grazie a un gol nei minuti di recupero dell’ex Pagani abile a trovare in mischia la stoccata vincente. Per i brianzoli una sconfitta veramente pesante, influenzata anche dall’inferiorità numerica legata all’espulsione per doppia ammonizione di Teani. E la beffa che arriva proprio in quella che negli ultimi tempi sembrava essere la zona Monza. Con cinque giornate ancora da disputare e ben sette punti di distacco dalla quinta, per la formazione del presidente Begnini, il sogno play-off sembra terminare qui.
Pareggia nell’anticipo la Cremonese di Mondonico, non andando al di là di uno scialbo 0-0 contro un’agguerrita Pro Sesto. L’attacco più prolifico in trasferta di tutto il girone, questa volta non ha fornito una prestazione all’altezza. Per di più Temelin, già diffidato, ha preso un cartellino giallo per simulazione che lo costringerà a saltare il prossimo delicato match a Novara. La gara è stata molto maschia, con l’arbitro Giancola che ha ammonito ben otto giocatori e nel finale ha espulso con rosso diretto Preite della Pro Sesto. A fine partita Mondonico si è dichiarato soddisfatto per il pareggio, vista la prestazione generale di squadra e il fatto che Sirigu è stato il migliore in campo dei suoi.
Non approfitta del turno casalingo il Cittadella, fermato sul pareggio da un Lecco sempre più invischiato nella lotta per non retrocedere. Nonostante la vittoria di Manfredonia, il sentore che la squadra non avesse ancora ritrovato del tutto la forma migliore era nell’aria. E la gara contro il Lecco ne è stata una riprova. Una formazione che ha velleità di promozione non può assolutamente permettersi di gettare al vento gare come questa, facendosi riprendere a tempo quasi scaduto. Certo la punizione di Campo era imprendibile, ma si sarebbe dovuto mettere al sicuro il risultato molto prima. Nulla ancora è perduto, visti anche i risultati altalenanti delle prime due in classifica, ma a Foligno nella prossima giornata servirà tutt’altra prestazione.
Sembra non conoscere ostacoli la corsa del Foggia che, con i tre punti ottenuti contro il Foligno, non solo ha raggiunto gli umbri in classifica ma ha anche conquistato la settima vittoria nelle ultime nove apparizioni. Una media davvero impensabile fino a qualche tempo fa. I rammarichi per un inizio stagione non troppo entusiasmante sono tanti dalle parti di Foggia. E chissà dove sarebbe potuta arrivare questa squadra se l’avvicendamento tecnico fosse avvenuto un po’ prima. Le speranze di promozione sono ora tutte riposte nei play-off, ma attualmente i satanelli sembrano essere la compagine più forte di tutto il girone. Tornando alla gara, la partita si è decisa a cavallo del 25’ del primo tempo quando Del Core, con una doppietta in rapida successione, ha tagliato le gambe ai falchetti di Bisoli. Per il Foligno i play-off non sembrano più così sicuri. Al contrario, visto lo stato di forma di Padova e Foggia, quasi un’impresa ardua da raggiungere.
Continua alla grande la gestione tecnica di Sabatini a Padova. La scossa che si voleva dare alla squadra con l’esonero di Rossi sembra aver avuto l’effetto desiderato. E la vittoria di Verona con un rotondo 0-3 ne è stata la conferma. Due gare vinte consecutivamente a Padova non si vedevano dal mese di dicembre dello scorso anno. Un colpo da tre punti in trasferta mancava dalla 18a giornata, quando i patavini vinsero per 1-2 contro il Monza. Il vero mattatore di giornata è stato il bomber Varricchio, autore di una doppietta che ha letteralmente trascinato la propria squadra. Le noti dolenti arrivano nel commentare la prestazione dell’Hellas Verona. La squadra sembra già avere dimenticato come fare a vincere e la fiducia nata a seguito delle due vittorie consecutive ottenute dopo il ritorno in panchina di Pellegrini, è già ampiamente svanita dopo le ultime due controperformance.
Stupisce ancora una volta il Legnano, che non vuole smettere di pensare in grande. Alla vigilia si diceva che, in caso di vittoria della squadra del presidente Simone, si sarebbero potuti aprire scenari molto importanti. Ma nonostante i lilla abbia svolto al meglio il loro compito, i risultati non sono stati favorevoli e sono sempre cinque i punti di distacco dalla quinta. Comunque vada, resta sempre il grande campionato disputato dalla squadra di mister Notaristefano. Con questa sconfitta la Pro Patria vede peggiorare di molto la propria classifica. La salvezza che fino a poche giornate fa sembrava essere una certezza, ora è messa a serio rischio dal recente cammino della Ternana. I punti di vantaggio sugli umbri sono solo due e il calendario, la prossima giornata, propone il proibitivo match di Padova. Per la squadra di Busto Arsizio si prospetta un finale di campionato di passione.
Risorge a Venezia il Manfredonia, grazie ad un gol nel secondo tempo di Arigò che regala i tre punti ai pugliesi e li toglie definitivamente dalla lotta per evitare l’ultimo posto in graduatoria. Questo colpo esterno è solamente il secondo in tutta la stagione ma, come si suol dire. meglio tardi che mai. I play-out ora sono acquisiti, non resta altro che cercare di recuperare un’altra posizione ai danni del Lecco che dista solo due punti. Il Venezia, dal canto suo, ha definitivamente gettato la spugna accontentandosi di un finale di stagione di mezza classifica. Toccherà ora a Serena cercare di dare ai propri ragazzi le giuste motivazioni, per evitare di fare figuracce nelle rimanenti partite da disputare.
Non si fanno male Cavese e Novara, che si accontentano di dividere la posta in palio. La gara si decide in due minuti con il botta e risposta immediato, che ha visto i blufoncè andare in vantaggio con Nocerino e il Novara pareggiare dopo un solo minuto con Amore. Per ambo le compagini si prospetta un finale di stagione tranquillo.
infine, l’importantissima vittoria della Ternana per 2-1 ai danni della Paganese. Gli umbri hanno comandato il gioco per tutta la partita realizzando due reti, salvo poi rischiare qualcosa negli ultimi cinque minuti di gara a seguito della rete di D’Andria. C'è stato anche un rigore non concesso, apparso limpido ai più, che avrebbe potuto regalare il pareggio ai campani tornati a casa imbufaliti. La formazione di Terni, ora crede più che mai nelle chanches di salvezza diretta e potrà sfruttare un altro incontro casalingo contro la Cavese già nella prossima giornata. Per la Paganese la situazione è sempre più critica. Certo l’Hellas Verona è sempre lì a pari punti, ma ci si chiede quando questa squadra riuscirà a dare una piccola soddisfazione ai propri calorosi tifosi
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