 | Dal 27 aprile al 12 ottobre 2008 |
| | PAGANESI-CAVESI: ... " i perchè e ...i per...come!"Tanto si è parlato, tanto si è detto, ma credo sia giusto fare un po’ di chiarezza!
Anni fa si recarono nella nostra sede alcuni esponenti della curva Metelliana, i quali c’informarono della loro intenzione di organizzare un raduno ultras, dove avrebbero presenziato la maggior parte dei ragazzi che compongono le curve del sud dell’Italia. Ci fu, dunque, anche per noi l’invito a partecipare a tale raduno, dove il punto principale della discussione sarebbero stati i problemi legati alla repressione nel mondo Ultras in modo da creare una “spalla” agli ultras del nord, a suo tempo, più avanti di noi in questo tipo di argomentazioni.
Accettammo di buon grado di presenziare a tale raduno, con la speranza non di poter risolvere nella loro totalità i problemi che attanagliano il nostro mondo, ma quanto meno di dare il nostro valido contributo e soprattutto esternare le nostre considerazioni su tali problematiche.
Ci recammo così, in una sorta di circolo di bocce a Cava De’ Tirreni, sede del raduno a cui eravamo stati invitati !
In quella occasione si parlò e sparlò per l’intera serata ma alla fine non si arrivò a nessuna conclusione di fatto.
Palese fu l’impressione che era stato fatto un raduno tanto per farlo!.
Subito, infatti, capimmo che in quel luogo e in quella occasione, non era importante per i promotori di tale evento (Cavesi e Avellinesi) tentare di risolvere i problemi e creare delle linee guida comuni per le numerose realtà Ultras presenti, ma, molto probabilmente, l’intento era ben altro:
- lanciare un preciso messaggio alle tifoserie del nord (Bresciani e Bergamaschi in testa)- ovvero che potevano contare tranquillamente su di loro che al sud gestivano e rappresentavano un punto fondamentale nel panorama ultras.
Tale e tanto fu lo stupore che non passò inosservato da parte nostra la finalità di quell’incontro che, ormai, era ben chiaro: APPARIRE!!!
Nulla poteva farci cambiare idea….nemmeno un buon piatto di “pasta e fagioli”che gentilmente ci venne offerto!
Bruttissimo, allora, fu l’ impatto con i raduni-ultras!
Continuammo a parteciparvi lo stesso …non volevamo fare le “pecore nere”, non volevamo che si dicesse: “Ancora una volta i Paganesi…!”.
Credo sia inutile dilungarmi troppo e stare a spiegare cosa accadde negli altri raduni a cui partecipammo un pò ovunque in Campania, preferisco arrivare al dunque…all’ultimo raduno che vide la nostra presenza…raduno in cui decidemmo e facemmo presente a tutti i partecipanti la conclusione alla quale eravamo arrivati: Tirarci indietro davanti a questo tipo di “scenario”!
A Scafati, in una specie di ristorante fu chiaro che i sig. Cavesi e Avellinesi in pratica pretendevano, CON MOLTA ARROGANZA E PRESUNZIONE, solo che si partecipasse ad raduno ed alla successiva manifestazione Ultras organizzata dai ragazzi del nord (mi sembra a Bologna) , quindi, in pratica, era chiaro: ci toccava fare la parte dei loro “ragazzini”!.
A questo punto, fu netta ed energica la nostra opposizione dove facemmo presente quello che era il nostro pensiero: Questa volta dovevano essere quelli del nord ad accodarsi alle iniziative prese da noi e non viceversa, eravamo stanchi di partecipare a raduni al nord, se un radono ed una grande manifestazione nazionale doveva esserci si doveva fare al sud terra di Ultras di antica tradizione… eravamo stancati di fare le “ruote di scorta”…volevamo essere noi questa volta parte integrante di un tale evento …toccava a noi decidere!
Queste erano le nostre, tra l’altro legittime, condizione. Ci fu risposto che non era possibile.
Allora avemmo nuovamente la conferma di ciò che in realtà già pensavamo: “Cavesi ed Avellinesi volevano farsi belli con quelli del nord, volevano solo caricarci sul loro pullman (già organizzato) e partire per Bologna!!!”.
Eravamo stanchi di tanta Apparenza, di frasi fatte e rifatte!
Avevamo quindi deciso:
STOP A QUESTI RADUNI DI SOLA FACCIATA! STOP AI RADUNI DI SOLA APPARENZA!
Volevamo dimenticare tutto di quei raduni a cui avevamo partecipato, ma in noi riecheggiava forte in mente alcune frasi molto fastidiose che ci furono rivolte in alcuni momenti in cui il dibattito si infervorò ,
una in particolare ci risultò piu’ indigesta del dovuto:
“A Cava nessuna tifoseria ospite viene a farsi le passeggiate!”.
Tale era la delusione di quegli incontri che in noi accresceva sempre più la rabbia per la tanta presunzione alla quale avevamo assistito che ci ripromettemmo tra noi -semmai un giorno avessimo giocato con la Cavese-,saremmo andati col treno e percorso a piedi le strade di Cava. Così fu!!!.
Il giorno 28 aprile del 2008 c’e’ la trasferta di noi Paganesi a Cava; la Gioventù Paganese percorre a piedi il tratto Pagani-Nocera. Arrivati alla stazione di Nocera Inferiore, si prende il treno che si dirige a Cava.
Tutto questo avviene clandestinamente senza avvisare il resto della curva la quale giunge a Cava con auto proprie e SENZA UN SOLO TUTORE DELLE FORZE DELL’ORDINE.
Arrivati a Cava, i Paganesi escono dalla stazione e si avviano in corteo
verso lo stadio “S. Lamberti",
ma ad un certo punto, si avvicinano uno, due, dieci, quindici Cavesi che vogliono parlare, che pretendono rispetto, che pregano affinché il comportamento sia corretto.
Iniziamo ad innervosirci!.
I Cavesi parlano coi poliziotti e chiedono loro di fermare la nostra marcia!
Agiamo “di conseguenza”, per il nostro modo di vedere le cose, non ha alcun motivo interrompere un corteo per il solo gusto di parlare! Da quando si parla ad una tifoseria che sfila in corteo verso lo stadio che si accinge a raggiungere???.
Senza presunzione le avete prese!!!.
Invito qualche Cavese ad affermare di averci dato anche un solo schiaffo!.
Solo pietre da quei giardinetti che fiancheggiano il distributore di benzina dove sono accaduti i tafferugli!. Nessuno,da quei giardinetti ha avuto il coraggio di affrontarci!.
Intanto, è tratto in arresto uno di noi che perde una sciarpa mentre gli mettono le manette!
Un’altra sciarpa (perchè legata male alla vita di uno dei componenti del corteo) è persa, ma non sottratta durante gli scontri.!.
“Miracolosamente” veniamo poi a sapere che queste due sciarpe finiscono in mani cavese!.
Anche noi prendiamo qualche cosa di loro, vale a dire ben otto paia d’occhiali che i Cavesi perdono durante gli incidenti. Finiscono gli scontri perché i carabinieri chiudono i varchi. Nessun Cavese si vede!.
In circa 20 minuti di scontri ne avremmo visti sì e no una 15ina!.
Proseguiamo per altri 2 km indisturbati e raggiungiamo così quello che era il nostro obiettivo:
Siamo arrivati allo stadio!!!.
Abbiamo ora un altro scopo non meno importante: “liberare” il ragazzo arrestato!
Anche questo viene fatto!.
TUTTO IN ARCHIVIO!
Arriviamo ai giorni nostri. Alla gara di domenica.
In settimana veniamo a sapere da “fonti certe”, che è nelle intenzioni d’alcuni Cavesi quantomeno tentare di raggirare il divieto e presentarsi lo stesso a Pagani.
La prima cosa che pensiamo è : "Questi vorranno vendicare la nostra passeggiata"!
Attiviamo il nostro piano che è semplice e preciso:mandare delle “sentinelle” a Cava a presidiare la zona!.
E così già dalle 11.30 due di noi girano Cava in lungo e in largo cercando di capire cosa potesse accadere. Nell’intanto a Pagani, circa 80 ragazzi (in pratica le stesse facce del corteo) presidiano le “zone rosse” ovvero Santa Chiara,San Lorenzo, l’uscita autostradale A-30 Nocera-Pagani e soprattutto la stazione!
Già, la stazione!Perché siamo chiaramente portati a pensare che se “qualcuno” vorrebbe vendicare lo “sgarro”, vorrà sicuramente ripagarci con la stessa moneta!. A mezzogiorno a Cava sembra tutto tranquillo. Ci sono solo dei “blindati” dei carabinieri nei pressi dei giardinetti, ritrovo abituale dei Cavesi prima della gara, e delle volanti nei pressi della stazione. Noi intanto aspettiamo impazienti che si facciano le ore 14:52, orario in cui ferma l’ultimo treno disponibile per portare eventuali ultras biancoblù a Pagani. Passano i minuti, ma nessuno prende quel treno. Intanto, cominciano ad intravedersi i primi ragazzi per Cava. Sono quattro, poi 10, alla fine saranno una trentina che si ritrovano in villa comunale (alcuni di loro hanno le magliette ultras), vi restano sino alle 15:25 e a questo punto risulta chiaro (visto l’ora) che è il momento per noi di andare allo stadio!. Di abbandonare il presidio della nostra città. I Cavesi si sono fermati all’Apparenza ancora una volta.
Senza essere sbruffoni ma noi realmente possiamo dirlo:
A PAGANI NESSUNO VIENE A FARSI LA PASSEGGIATA…A MENO CHE NON SIAMO NOI A VOLERLO!
Ai cari cavesi: Avete il peggio e vi manca il meglio; siete solo molto teorici,non avete azione!
Studiate a tavolino ogni minima cosa, partite all’alba per evitare i Tarantini sull’autostrada, vi pettinate per andare in Vespa, fate gli striscione per i morti (onore a loro) per il solo gusto di quello che è il “ritorno-mediatico”. Siete voi i primi figli del calcio moderno. Siete filosofi…gente da eliminare!!!.
Spero di aver chiarito, definitivamente, chi sono i Cavesi, gente brava solo a parlare e ad apparire ma che in sostanza non è nulla!.
Concludo affermando:
“T’ASPETTAVO ALLA STAZIONE PER RIBADIRTI CHI ERA IL TUO PADRONE!”.
PER LE FOTO CLICCA QUI!!!Edited by Espressione92 - 14/10/2008, 20:58
| | | |
| |
|
!!!