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| COMUNALE DI AREZZO: TORNA LA PAGANESE, 26 ANNI DOPO.Dopo ventisei anni e mezzo, la Paganese torna al Comunale. L'ultima volta degli azzurrostellati ad Arezzo risale al 30 maggio 1982, una data che ai più giovani forse dice poco, ma che invece è segnata col circoletto rosso nel grande libro della storia amaranto. Quella domenica la squadra allenata da Antonio Valentin Angelillo festeggiò davanti al suo pubblico la promozione in serie B, conquistata matematicamente sette giorni prima in quel di Latina (2-0 con gol di Mangoni e Guido Carboni). La curva sud ancora non c'era e il popolo dei tifosi stava assiepato in maratona, oltre che in tribuna inferiore e superiore. Contro i campani non ci fu praticamente storia: 4-1 il risultato finale con due rigori messi dentro da Botteghi, ai quali si aggiunsero i sigilli di Vittiglio e dell'amatissimo Gritti. Tullio gol, bomber che aveva nel colpo di testa la sua arma migliore, chiuse la stagione con 16 centri. In piena sbornia per la promozione, il centravanti venne ceduto dall'allora presidente Terziani al Brescia. A sostituirlo arrivò Pasquale Traini, per un'operazione di mercato che fece un certo scalpore. L'Arezzo vinse il girone meridionale della C1 con appena tre sconfitte al passivo, subite per mano di Reggina, Salernitana e Benevento. Angelillo aveva costruito un complesso solidissimo, testimoniato dai numeri: miglior attacco del torneo con 37 gol segnati, miglior difesa con 15 reti incassate. Quel 30 maggio segnò il mio esordio da spettatore allo stadio, a 9 anni e mezzo, e ricordo benissimo le bandiere, i tamburi e l'invasione finale di campo. Per Arezzo fu una festa molto bella e molto sentita. Luca Stanganini, nel suo libro Noi abbiamo le gambe alate, scrive: "Per la prima volta si consumò il rito dei bagni nella fontana della Chimera, in piazza della stazione. Decine di tifosi in preda alla gioia di un risultato che si tuffavano vestiti. E la scena si ebbe a ripetere dopo sole poche settimane: infatti, nello stesso periodo, l'Italia di Bearzot si laureò campione del mondo". Sono bei ricordi che era giusto sottolineare. Domenica la Paganese di Capuano non baderà certo ai corsi e ricorsi storici, e un'eventuale vittoria amaranto non verrà celebrata con i bagni nelle fontane, ma non importa. Il 30 maggio 1982 è sempre lì.Fonte: Blog Forzapaganese
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