L'AVVERSARIO: IL CROTONE
LA STORIA - La prima società calcistica crotonese nasce nel 1923, con il nome di Società Sportiva Crotone, il primo presidente è Adolfo Asturi. Partecipa ai tornei minori, con qualche apparizione in Prima Divisione (l'attuale Prima Divisione della Lega Pro).
Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, l'US Crotone subentra alla Milone Crotone e disputa sette campionati in Serie C.
Nella stagione 1947/48, il Crotone conclude al 3° posto con 35 punti.
Dal 1952/53 al 1958/59, milita nella IV Serie. Seguono poi quattro tornei in terza divisione.
Nel 1963 retrocessione in Serie D, con ritorno immediato l'anno successivo in Serie C, dove rimarrà per ben 14 campionati consecutivi.
Indimenticabile è invece il torneo 1976/77 per la squadra rossoblù: terzo posto, dopo Bari e Paganese.
Nel 1978, a seguito della modifica dei gironi di C, il Crotone retrocede in Serie C2. Iniziano i guai per la compagine pitagorica che al termine della stagione 1978/79, viene addirittura dichiarata fallita.
Si riparte dalla prima categoria e, dopo alcuni campionati in Interregionale, si ritorna in C2 nella stagione 1984/85. Soltanto un anno in C2, piuttosto travagliato e caratterizzato dal ritorno nei dilettanti.
Altri problemi societari, per fortuna risolti, e cambio di denominazione sociale da A.S. Crotone a Kroton Calcio. Al termine della stagione 1986/87 si ritorna in Serie C2.
Seguono quattro tornei in C2. Splendido è il torneo 1987/88, con i rossoblù quarti. Alla fine della stagione 1990/91, giunge un altro fallimento.
LA RINASCITA - Dopo l'ennesima delusione, e un nuovo fallimento, nel 1994 viene costituito il Football Club Crotone Calcio, alla cui guida va il giovane presidente Raffaele Vrenna. Sin dal primo campionato la società, forte delle ambizioni del suo presidente, inizia ad inanellare una serie di promozioni che nel giro di pochi anni lo portano alle soglie dell'Olimpo del calcio, riaccendendo nei tifosi locali quella voglia e quell'attaccamento alla squadra che si era perso dopo i due fallimenti. In due anni il Crotone passa dalla Promozione calabrese al Campionato Nazionale Dilettanti (CND). In serie D, alla prima stagione (1995-1996), il Crotone riesce a conquistare solo l'undicesimo posto in classifica. Nella stagione successiva (1996-1997) i rosso-blu, dopo un'epica partita giocata a Locri contro la squadra di casa, riescono a conquistare la promozione in serie C2. Nella stagione 1997-1998 il Crotone, dopo un grande campionato, disputa con il Benevento la finale dei play-off, sul campo di Lecce. Nonostante lo svantaggio a fine primo tempo, il Crotone nella ripresa riesce nell’impresa di capovolgere il risultato, conquistando così la promozione in C1.
La stagione 1998-1999, giocata in C1, si chiude con il Crotone salvo al 9° posto.
Nella stagione 1999-2000 la società crotonese parte con grandi ambizioni cercando di conquistare la storica promozione in Serie B, affidando la guida tecnica ad Antonello Cuccureddu. È un trionfo: il Crotone, dopo un grandissimo campionato, conquista la storica promozione con ben 4 giornate di anticipo, conquistando la promozione in serie B.
La stagione successiva, nonostante un inizio deludente della formazione calabrese ed un cambio di allenatore (Papadopulo al posto di Cuccureddu), i pitagorici riescono a risollevarsi conquistando, al termine di un campionato altalenante, così la prima salvezza tra i cadetti.
La campagna acquisti della stagione 2001/02 scatena l’entusiasmo nella piazza calabrese, anche in virtù dei tanti acquisti di categoria superiore e con l’obiettivo di conquistare la massima serie. Purtroppo, la stagione è alquanto deludente e nonostante alcuni cambi tecnici alla guida della panchina rossoblu e la rosa di spessore, la squadra retrocede in C1. Dopo una stagione di transizione (2002/03) in serie C, il Crotone riconquista nuovamente la cadetteria.
Dopo un campionato combattuto fianco a fianco con un’altra formazione calabrese, il Catanzaro, i pitagorici si posizionano al secondo posto in classifica dovendo affrontare, come 6 anni prima, il Benevento negli spareggi play-off. La storia si ripete con il Crotone vittorioso (1-0 a Benevento, 3-1 allo “Scida”) che così accede alla finale da disputare contro la Viterbese. I calabresi all’andata conquistano un importante 0-0 in terra laziale, per poi con un netto 3-0 conquistare il ritorno in serie B tra le mura amiche.
La stagione 2004/05 per il Crotone, appena fresco di promozione, è un susseguirsi di sconfitte dolorose e vittorie entusiasmanti. Dopo un girone d’andata deludente, la squadra viene riaffidata a Gianpiero Gasperini, dopo l’inter-regno di Agostinelli, risvegliando le speranze salvezza nell’intera piazza. Con un girone di ritorno con media-promozione il Crotone conquista la salvezza nell’ultima giornata di campionato contro la Salernitana, già salva, posizionando ad appena un punto dalla soglia play-out.
La stagione successiva (2005/06) per i pitagorici è spettacolare e piena di emozioni. Grazie ad una sontuosa campagna acquisti il Crotone si posiziona all’ottavo posto, accarezzando però nel corso della stagione il sogno della serie A.
La stagione 2006/07, complici le cessioni illustre dei calciatori che avevano caratterizzato in positivo la stagione precedente, vede il Crotone retrocedere il 27 maggio al termine della sconfitta interna contro il Frosinone, promosso in B successivamente tramite i play-off.
Alla guida del Crotone c’è il tecnico toscano Paolo Indiani, che grazie ad un gruppo compatto ed all’esplosione del franco-algerino Ghezzal sfiora la promozione in serie B sfumata soltanto nella semifinale play-off, persa contro il Taranto.
LA STAGIONE IN CORSO - Dopo 15 anni di enormi soddisfazioni alla guida della squadra pitagorica, il presidente Raffaele Vrenna lascia il timone della società. Nuovo presidente della società viene nominato Salvatore Gualtieri. La stagione in corso vede il Crotone in lotta per il titolo della Lega Pro, Prima Divisione (ex serie C1), ma per la rosa e l'allenatore è una doppia sfida difficilissima sia in campo che fuori in quanto la società è in piena crisi economica. Diversi gli appelli alle istituzioni e agli imprenditori locali, che finora non hanno riscontrato nessun successo.
LA ROSAPORTIERI: Concetti, Farelli, Leuzzi, Senatore
DIFENSORI: Diniz, Caffero, Figliomeni, Galeoto, Morleo, Pedotti, Quondamatteo, Scognamiglio
CENTROCAMPISTI: Carcuro, Galardo, Pacciardi, Petrilli, Vallone
ATTACCANTI: Aurelio, Basso, Caetano Kalil, Paponetti, Russo, Triarico
LO STADIO "ENZO SCIDA"Lo stadio "Ezio Scida" sorge nel centro del capoluogo pitagorico. Lo stadio nel corso degli anni più volte ha cambiato il suo aspetto, infatti fino al 1999 la struttura non conteneva più di 5000 spettatori costituito da un settore laterale, una tribuna ed curva di piccole misure.
Proprio nel 1999, venne edificata la Curva Nord e il Settore Ospite, successivamente ingrandita anche la Tribuna sia scoperta che coperta. L’anno successivo, anche in virtù della promozione in serie B venne riedificata la Curva Sud, cuore del tifo organizzato rossoblu, intitolata all’ indimenticato Giorgio Manzulli.
La capienza totale dell’impianto calabrese è di 9631 posti suddivisi:
* Curva Nord, 980
* Settore Ospite, 834
* Curva Sud, 2940
* Tribuna centrale, 656
* Tribuna scoperta, 2500
* Tribuna laterale, 1673
* Posti Sala Stampa, 48
COME ARRIVARCI: IN AEREO: Con voli giornalieri delle compagnie Air One e Alitalia in partenza dai principali centri italiani e con destinazione Aeroporto S.Anna di Crotone o aeroporto di Lamezia Terme
IN TRENO: Intercity e Espressi in partenza dai principali capoluoghi italiani direzione Crotone
IN AUTO: A1, direzione Roma-Caserta, deviazione per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, uscita Sibari e direzione per Crotone (130 km dall'uscita di Sibari ca 90 min.)
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