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| Il Punto dopo la 31° giornataA tre giornate dalla fine del campionato, il Gallipoli (60) pone una seria ipoteca al passaggio diretto in serie B. La vittoria ottenuta allo Scida con il battagliero Crotone (56) di Moriero, che scava un solco di quattro punti tra le due squadre, è una sorta di lasciapassare per la formazione salentina allenata dall’ex romanista Giannini. Domenica al Bianco arriva il Taranto. Un cliente per niente facile, visto che si trova ancora impelagato nella lotta per i playout. E però piuttosto debole finora in trasferta (11 sconfitte su 15 partite). Considerato anche il fatto che il club del presidente Barba ha costruito i suoi successi soprattutto tra le mura amiche. Il Crotone, a sua volta, si dovrà giocare le sue carte agli spareggi. Come già gli è toccato nella scorsa stagione.
Anche il Benevento (54) sembra saldamente dentro ai playoff, dopo la vittoria ottenuta al Santa Colomba ai danni di un Arezzo (51) che stenta a trovare continuità di gioco e di risultati. Per gli amaranto la parentesi dell’allontanamento di Cari dalla panchina, voluto dal vulcanico presidente Mancini, ha significato un momento di oggettiva discontinuità tecnica di cui si stanno pagando adesso le conseguenze. I toscani dovranno sudare, e non poco, per conquistarsi il posto nella griglia promozione.
La Cavese (52) ha sciupato le sue possibilità di entrare con leggerezza negli spareggi a seguito della sconfitta subita allo Iacovone per mano del Taranto (36). Ora i blufoncè si devono guardare le spalle da due formazioni arrembanti come Arezzo e Foggia. Domenica al Lamberti hanno la possibilità, con la Ternana, di dare una definitiva svolta al loro campionato.
Il Foggia (49) è il più attardato nel lotto delle contendenti alla cadetteria. Sarebbe stata necessaria una vittoria con la Paganese (38) di Capuano, che però non è arrivata e complica maledettamente le cose per i dauni. A questo punto i rossoneri di Novelli dovranno sudare fino all’ultimo per non dare un dispiacere ai loro impagabili tifosi. Fatto sta che le formazioni che sono davanti non sembrano affatto disposte a lasciare strada.
In chiave retrocessione, oltre a quella del Taranto, resta assai precaria la situazione del Perugia (37), battuto al Progreditur dal sorprendente Real Marcianise (42) pilotato in acque tranquille dall’ottimo Fusi. Per gli umbri una stagione da dimenticare. Se si pensa ai nomi della rosa messa insieme dal presidente Covarelli, la cui gestione è apparsa piuttosto ondivaga, non si capisce come i grifoni possano essere scivolati così in basso. E si deve concludere che la palla è davvero rotonda.
Prosegue in coda al gruppo il testa a testa tra la Pistoiese (27), che supera la Ternana (39) al Liberati al termine di una gara rocambolesca con tanto di veleno sulla coda (per il reclamo degli umbri poi respinto dal Giudice sportivo), e il Potenza (27) battuto a Foligno (35) da una squadra che vuole assolutamente uscire dalla lotteria degli spareggi e può contare su un bomber come De Paula (14 reti per lui). La Juve Stabia (28) perde a Lanciano (38) e continua a vedere le streghe. Lo spettro della Seconda Divisione incombe, anche perché il vantaggio sulla coppia di coda è davvero risicato.
Si sta facendo drammatica la situazione del Pescara (35), bloccato da un Sorrento (40) che sta giocando in grande scioltezza e ormai precipitato in piena zona calda. Nel prossimo turno gli abruzzesi incontrano al Viviani il Potenza, in una gara che ha il sapore amaro dello spareggio. Cuccureddu, un tecnico poco abituato a navigare nei bassifondi, sa bene i rischi che sta correndo Come si vede la situazione in area playout è davvero complessa. Le squadre che cercano di evitare la lotteria degli spareggi sono numerose e (alcune) blasonate. E’ probabile che i nodi si scioglieranno solo all’ultima giornata. E che si dovrà fare ricorso alla classifica avulsa. Sergio Mutolo - www.calciopress.net
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