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| LANCIANO - Sul sito web del club frentano si legge che la partita tra Virtus Lanciano e Gallipoli, in programma domenica 10 Maggio alle ore 15, è al momento senza sede. La Virtus Lanciano 1924 si trova infatti nella paradossale condizione di non sapere in quale impianto potrà disputare la prossima partita con il Gallipoli. La situazione che si è venuta determinando, da lunedì mattina, assume dei caratteri davvero difficilmente comprensibili. Il club rossonero, per ragioni del tutto indipendenti dalla propria volontà e dalla propria responsabilità e per decisioni che esulano dai confini della propria autorità, non può utilizzare l’abituale impianto (lo stadio “G. Biondi”) di Lanciano. L’impianto, infatti, è inutilizzabile a causa degli interventi di adeguamento e ripristino richiesti dalla prossima, imminente, edizione dei “Giochi del Mediterraneo”.
La Virtus ha fatto richiesta di utilizzare l’impianto sportivo di “Monte Marcone” di Atessa che ospita abitualmente le gare interne della “Polisportiva Val di Sangro”, militante nel Girone C della Seconda Divisione, fissando a 500 tagliandi la quota riservata alla tifoseria ospite (solo a titolo paradigmatico si fa ravvisare che la US Foggia ha messo a disposizione 400 biglietti per la tifoseria lancianese in occasione dell’ultima gara di campionato, disputata a Foggia il 3 Maggio scorso). L’indicazione di questo impianto è stata dettata da un’attenta valutazione della disponibilità di impianti alternativi presenti sul territorio che, per varie ragioni, risultano non utilizzabili. La condizione che, secondo le Autorità competenti, impedirebbe il rilascio dell’autorizzazione è legata alla valutazione del numero dei tifosi pronti a partire da Gallipoli per seguire la compagine salentina in trasferta, stimato in circa 1.000. Le gare esterne del Gallipoli, nella stagione agonistica in corso, sono state seguite mediamente da 250/300 tifosi e che è prassi comune e legittima contingentare il numero di tagliandi da mettere a disposizione delle tifoserie ospiti. Si aggiunge che i rapporti tra le due Società sono assolutamente cordiali e che nessun precedente episodio conflittuale è stato mai registrato tra le due tifoserie, quindi non sussistono fattori di rischio legati alla sicurezza.
Dopo una lunga serie di comunicazioni intercorse tra la Virtus Lanciano e le varie Autorità competenti territoriali, la Prefettura di Chieti ha rimesso la decisone all’Osservatorio; quest’ultimo si è riunito nel pomeriggio di oggi e, valutata la situazione, ha deciso di rinviare la decisione alle Questure di Lecce e di Chieti che, acquisite tutte le informazioni del caso e analizzata nuovamente la situazione alla luce di tutto quanto sin qui esposto dovranno deliberare in merito. In definitiva, “la più classica delle tempeste in un bicchiere d’acqua” che, però, rischia di “affogare” i diritti di chi investe denaro, risorse umane ed entusiasmo in questo sport. La decisione in merito all’autorizzazione a utilizzare l’impianto di “Monte Marcone” di Atessa, rimessa ieri sera dall’Osservatorio nelle mani delle Questure di Chieti e di Gallipoli ha prodotto, fatalmente, un “nulla di fatto”.
In breve, alla fine di questa mattina la situazione è la seguente: la Prefettura di Chieti ha convocato una riunione con la Società, alle 18.30 di domani (Giovedì, 7 Maggio), per risolvere il problema. alla riunione parteciperà anche il Sindaco di Lanciano.
Ragionevolmente, la Virtus si aspetta che la riunione abbia il solo scopo di definire e concordare le modalità operative per la gestione dell’evento, nella sede già indicata; perché non sarebbe neanche ipotizzabile che domani sera, a riunione finita, praticamente all’antivigilia del giorno della gara, si metta la Società nella condizione di dover trovare una sede alternativa disponibile e adeguata alle ben note esigenze. Il Lanciano si trova dunque nella condizione di dover, ancora una volta, sottolineare che c’è il rischio enorme di mettere a repentaglio un’intera stagione già costata alcuni milioni di euro; investimento che comprende, in misura significativa, anche il ripristino del terreno di gioco dello stadio “Biondi” (oggi indisponibile) ricevuto in gestione dalla Società in condizioni di totale devastazione.Redazioneweb - www.calciopress.net
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