LA TESSERA DEL TIFOSO :IL NO ED I SUOI PERCHE'!"

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-PPN-
view post Posted on 20/1/2009, 23:56     +1   -1




I divieti e le limitazioni di accesso agli stadi per le partite considerate a rischio non saranno piu' validi per i possessori della 'tessera del tifoso'. Lo si apprende da fonti del Viminale. La decisione e' del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive (Casms). La 'tessera del tifoso', con tanto di nome, cognome e foto, viene rilasciata in collaborazione con le societa' calcistiche. L'obiettivo e' quello di favorire la fidelizzazione del tifoso, al fine di promuovere un modello che prevede la formazione da parte delle societa' calcistiche di una tifoseria/clientela della quale potersi rendere garante. Il Comitato ha deciso limitazioni per le partite: Napoli-Roma del 25 gennaio; Milan-Genoa e Fiorentina-Napoli del 28 gennaio. Per Napoli-Roma e Fiorentina-Napoli e' stato anche disposto l'obbligo di acquisto di un singolo biglietto per spettatore e l'incedibilita' del tagliando. Per Juve-Fiorentina del 24 gennaio, infine, obbligo di acquisto di biglietto singolo per i tifosi viola.

Fonte:tifonet
 
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Espressione92
view post Posted on 11/3/2009, 23:57     +1   -1




Tessera del tifoso, che caos

Temono un'altra misura di polizia, di essere ancora più schedati dalle questure. E' così? Di sicuro ci sono grosse difficoltà nell'attuazione, e ancora carenze di legge. Norme che si prestano a troppe interpretrazioni, e dovrebbero essere chiarite. L'"avvocato degli ultrà", così è stato battezzato ormai da tempo, si chiama Lorenzo Contucci. Lavora a Roma e conosce bene, avendolo frequentato, il mondo delle curve: difende laziali, romanisti, napoletani, ha difeso anni fa anche i livornesi. Ecco il suo parere sulla tessera del tifoso: "I tifosi non la vogliono e in effetti la legge è troppo generica: non si consente a chi ha già pagato la propria colpa, a chi ha scontato la pena, di poter andare alla stadio. Perché?". Il Milan era stato il primo a fornire ai suoi tifosi (quasi 80.000) la tessera: frettolosamente in un primo tempo (tanto che erano state consegnate le tessere "cuore rossonero" ad una ventina di tifosi che il Daspo lo avevano addirittura in corso, e questo, sinceramente, ci sembra assurdo). Ma ora il Milan ha inviato una comunicazione, una "raccomandata a-r", ai suoi tifosi sostenendo che la tessera cuore rossonero non vale più per chi ha scontato una diffida in passato. E ora che deve fare? Restituire la tessera, rinunciare alle partite in casa come in trasferta. Chi ha avuto il Daspo non potrà quindi avere la tessera del tifoso, anche se ha scontato la diffida, e magari è stato successivamente assolto nel processo. Proprio così. L'articolo 9 delle legge Amato n. 41/2007 spiega infatti che non si possono vendere "titolo di accesso" (biglietti, abbonamenti, quindi) a soggetti "che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 delle legge dicembre 1989, n.401, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive".

In base a questa legge insomma, migliaia di tifosi rischiano dalla prossima stagione di non poter mai più mettere piede in uno stadio. In pratica, i tifosi sostengono che si tratta di una "diffida a vita". La materia è molto controversa: sul sito dell'Osservatorio si parla peraltro di "Daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi cinque anni". C'è grande sconcerto, insomma. Ma che fanno le società di calcio? Stanno zitte: se ne fregano dei loro tifosi-clienti. E la Figc e la Lega Calcio? Perché non chiedono un chiarimento, un incontro al ministro Roberto Maroni e al capo della polizia Antonio Manganelli? Che succederà la prossima stagione? Le cose negli stadi sono migliorate, è vero perché ora c'è meno violenza, meno razzismo: è finita (speriamo) l'emergenza ma non bisogna scoraggiare la gente per bene . Andare a vedere una partita rischia di diventare un calvario. In qualche caso già lo è diventato. I club dovrebbero stare dalla parte dei loro tifosi. Dovrebbero, appunto. E non pensare solo a spremerli come limoni.

fonte:repubblica.it
tratto da tarantosupporter.com
 
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-PPN-
view post Posted on 16/3/2009, 23:50     +1   -1




Da Firenze lanciata l'idea per la prossima stagione di una ''tessera'' di riconoscimento

Giornate intense quelle degli ultimi giorni in Lega Pro. Giovedì prima il Consiglio Direttivo, nel pomeriggio assemblea alla quale hanno partecipato oltre cinquanta rappresentanti di società di prima e seconda divisione. Al fianco di Mario Macalli i vice-presidenti di Lega Pitrolo e Lombardo, il segretario Conigliaro, i consiglieri federali Gravina e Mormando.
Il programma illustrato da Macalli per il prossimo quadriennio ha due principali obiettivi: risanamento dei bilanci e contenimento dei costi. Il vicepresidente della Lega Lombardo ha poi illustrato le modalità per far diffondere nella prossima stagione, anche nelle città di Lega Pro, la “tessera del tifoso” che contribuirà a portare più spettatori eliminando le limitazioni ora imposte dal CASMS, l´organo ministeriale che coordina l´afflusso negli stadi. Più tessere del tifoso ci saranno e meno porte chiuse si vedranno.
Una sorta di “schedatura” del tifoso, idea che non ha mancato di far montare polemiche: è infatti “inquadrabile” in una scheda un tifoso? Ci sono dei parametri standard, delle scale di valori che possono definire se una persona rientra in tale “categoria”?
Il Presidente Macalli ha parlato dei recenti contatti avuti in Parlamento sugli ammortizzatori sociali dei quali dovrebbero usufruire anche le società di calcio di prima e di seconda divisione. Interessanti gli interventi di molti dirigenti, in particolare quello del presidente della Nuova Vibonese, avv. Gurzillo.
Punto centrale della discussione la necessità del contenimento dei costi delle società e l´aumento dei contributi per l´utilizzazione dei giovani che la Lega Pro considera la sua principale “mission”.

 
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Espressione92
view post Posted on 17/3/2009, 18:34     +1   -1




...FARANNO SUL SERIO?
mi sembra uno specie di ricatto morale!
ma ancora non ho capito poi quali sarebbero i termini per avere questa tessera e quindi per evitare i divieti?
mah... :rolleyes:
 
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-PPN-
view post Posted on 18/3/2009, 16:12     +1   -1




Calcio, tifosi senza tessere

Arriva la tessera del tifoso. Ma il tifoso non appartiene a una categoria certificabile con un documento. Cambiare il calcio senza capire lo spirito che anima chi riempie gli stadi appare impresa titanica. Chi occupa le stanze dei bottoni dovrebbe decidersi a chiarire, soprattutto a se stesso, questo concetto.

Come si apprende dal sito ufficiale il vicepresidente Lombardo - nel corso di una riunione tenutasi a Firenze - ha illustrato le modalità per far diffondere nella prossima stagione, anche nelle città di Lega Pro iscritte alla Prima e alla Seconda Divisione, la “tessera del tifoso”. Essa contribuirà, secondo i dirigenti della Lega di Firenze, a portare più spettatori eliminando le limitazioni ora imposte dal Casms, l’organo ministeriale che coordina l’afflusso negli stadi. Più tessere del tifoso ci saranno e meno porte chiuse si vedranno. Calciopress dissente da questa impostazione e si dichiara da tempo contrario alla diffusione della “tessera” in generale e nella Lega Pro in particolare. A tale proposito riproponiamo un articolo pubblicato il 01/11/2008, in occasione della presentazione della tessera Cuore Rossonero da parte di Adriano Galliani. Le argomentazioni di allora ci sembrano ancora del tutto valide e, in questa prospettiva, Calciopress intende ribadirle oggi. Affinchè il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, non si allinei ad una iniziativa che ha oggettivi limiti di carattere sportivo e forse anche giurisprudenziale (una schedatura neanche troppo mascherata?).
* * * * * * * * * *
Arriva al nastro di partenza la “tessera del tifoso”. E’ stata infatti ufficialmente presentata “Cuore Rossonero”, ovvero quella lanciata dal Milan di Galliani. Paradigma metropolitano della tipologia di un documento che dovrebbe, secondo la fervida immaginazione dell’Osservatorio, diventare forse obbligatorio per quanti hanno ancora voglia di andarsi a vedere il calcio dal vivo. Si tratta di un documento magnetico che consente, tramite un chip, l’identificazione del possessore. Un aggeggio che potrebbe diventare indispensabile per entrare in quelle inutili cattedrali del deserto nelle quali sono state trasformate gli stadi italiani.
Viene da chiedersi se certe persone sappiano davvero cosa significhi essere tifosi. Tanto più quelle che avrebbero l’onere (l’onore) di stabilire le linee guida del “nuovo calcio” che si vuole imporre dalle loro algide stanze dei bottoni scollegate dalla realtà quotidiana. E che dovrebbero, in primo luogo, avere contezza della tipologia di utilizzatori del prodotto che intendono così pervicacemente trasformare in qualcosa di amorfo che ne snatura i connotati.
"Si è tifosi della propria squadra perché si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme con la tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco", ha osservato con grande acume il poeta Giovanni Raboni.
”Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente. Senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sè" dichiara senza mezzi termini Nick Hornby, scrittore inglese autore del libro cult Febbre a 90.
Un aforisma di Blaise Pascal, “il cuore ha le sue ragioni, ma la ragione non riesce a capirle”, riassume con efficace sintesi gli imperscrutabili motivi che spingono il tifoso ad amare ciò che ad altri non parrebbe meritevole di esserlo. A legare il proprio destino, indissolubilmente, con quello della propria squadra del cuore.
“Nessuna industria della televisione sembra che gli interessi dei tifosi, ma senza l'urlo ed il movimento del pubblico il calcio sarebbe uno zero. E' una storia di passione. Sarà sempre così. Senza la passione il football è morto. Solo ventidue uomini grandi e grossi che corrono su un prato e danno calci a una palla. Proprio una gran cagata. E' la tifoseria che lo fa diventare una cosa importante”, sostiene John King, icona del mondo ultras, nel suo Fedeli alla tribù.
Per queste e per molte altre ragioni non può (non potrà) mai essere la banale tessera che Galliani, con la sua faccia rassicurante, cerca di promuovere a definire se un sostenitore milanista può essere definito “Cuore Rossonero”. Una vera mistificazione, a dirla tutta.
Perché essere tifoso vuol dire appartenere a una categoria dell’anima, difficile da incasellare. E, dunque, dirigere una squadra di calcio significa avere la consapevolezza di mettersi a capo di un’azienda speciale che nulla ha da spartire con altre attività imprenditoriali.
Finchè tutto ciò non sarà chiaro nella testa di chi occupa le stanze dei bottoni, e solo un soprassalto etico potrà renderlo possibile, in Italia la deriva del calcio e il vuoto degli stadi saranno inarrestabili.


Sergio Mutolo - www.calciopress.net
 
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REALE-IDEALE-ULTRAS
view post Posted on 18/3/2009, 17:27     +1   -1




CITAZIONE (-PPN- @ 18/3/2009, 16:12)
Calcio, tifosi senza tessere

Arriva la tessera del tifoso. Ma il tifoso non appartiene a una categoria certificabile con un documento. Cambiare il calcio senza capire lo spirito che anima chi riempie gli stadi appare impresa titanica. Chi occupa le stanze dei bottoni dovrebbe decidersi a chiarire, soprattutto a se stesso, questo concetto.

Come si apprende dal sito ufficiale il vicepresidente Lombardo - nel corso di una riunione tenutasi a Firenze - ha illustrato le modalità per far diffondere nella prossima stagione, anche nelle città di Lega Pro iscritte alla Prima e alla Seconda Divisione, la “tessera del tifoso”. Essa contribuirà, secondo i dirigenti della Lega di Firenze, a portare più spettatori eliminando le limitazioni ora imposte dal Casms, l’organo ministeriale che coordina l’afflusso negli stadi. Più tessere del tifoso ci saranno e meno porte chiuse si vedranno. Calciopress dissente da questa impostazione e si dichiara da tempo contrario alla diffusione della “tessera” in generale e nella Lega Pro in particolare. A tale proposito riproponiamo un articolo pubblicato il 01/11/2008, in occasione della presentazione della tessera Cuore Rossonero da parte di Adriano Galliani. Le argomentazioni di allora ci sembrano ancora del tutto valide e, in questa prospettiva, Calciopress intende ribadirle oggi. Affinchè il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, non si allinei ad una iniziativa che ha oggettivi limiti di carattere sportivo e forse anche giurisprudenziale (una schedatura neanche troppo mascherata?).
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Arriva al nastro di partenza la “tessera del tifoso”. E’ stata infatti ufficialmente presentata “Cuore Rossonero”, ovvero quella lanciata dal Milan di Galliani. Paradigma metropolitano della tipologia di un documento che dovrebbe, secondo la fervida immaginazione dell’Osservatorio, diventare forse obbligatorio per quanti hanno ancora voglia di andarsi a vedere il calcio dal vivo. Si tratta di un documento magnetico che consente, tramite un chip, l’identificazione del possessore. Un aggeggio che potrebbe diventare indispensabile per entrare in quelle inutili cattedrali del deserto nelle quali sono state trasformate gli stadi italiani.
Viene da chiedersi se certe persone sappiano davvero cosa significhi essere tifosi. Tanto più quelle che avrebbero l’onere (l’onore) di stabilire le linee guida del “nuovo calcio” che si vuole imporre dalle loro algide stanze dei bottoni scollegate dalla realtà quotidiana. E che dovrebbero, in primo luogo, avere contezza della tipologia di utilizzatori del prodotto che intendono così pervicacemente trasformare in qualcosa di amorfo che ne snatura i connotati.
"Si è tifosi della propria squadra perché si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme con la tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco", ha osservato con grande acume il poeta Giovanni Raboni.
”Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente. Senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sè" dichiara senza mezzi termini Nick Hornby, scrittore inglese autore del libro cult Febbre a 90.
Un aforisma di Blaise Pascal, “il cuore ha le sue ragioni, ma la ragione non riesce a capirle”, riassume con efficace sintesi gli imperscrutabili motivi che spingono il tifoso ad amare ciò che ad altri non parrebbe meritevole di esserlo. A legare il proprio destino, indissolubilmente, con quello della propria squadra del cuore.
“Nessuna industria della televisione sembra che gli interessi dei tifosi, ma senza l'urlo ed il movimento del pubblico il calcio sarebbe uno zero. E' una storia di passione. Sarà sempre così. Senza la passione il football è morto. Solo ventidue uomini grandi e grossi che corrono su un prato e danno calci a una palla. Proprio una gran cagata. E' la tifoseria che lo fa diventare una cosa importante”, sostiene John King, icona del mondo ultras, nel suo Fedeli alla tribù.
Per queste e per molte altre ragioni non può (non potrà) mai essere la banale tessera che Galliani, con la sua faccia rassicurante, cerca di promuovere a definire se un sostenitore milanista può essere definito “Cuore Rossonero”. Una vera mistificazione, a dirla tutta.
Perché essere tifoso vuol dire appartenere a una categoria dell’anima, difficile da incasellare. E, dunque, dirigere una squadra di calcio significa avere la consapevolezza di mettersi a capo di un’azienda speciale che nulla ha da spartire con altre attività imprenditoriali.
Finchè tutto ciò non sarà chiaro nella testa di chi occupa le stanze dei bottoni, e solo un soprassalto etico potrà renderlo possibile, in Italia la deriva del calcio e il vuoto degli stadi saranno inarrestabili.


Sergio Mutolo - www.calciopress.net

Quoto al 100% e invito tutti gli utenti a fare una bella lettura di questo post!!!
 
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-PPN-
view post Posted on 25/3/2009, 11:01     +1   -1




La tessera non serve a nulla.....ci sono i soliti interessi economici sotto. Non risolverà nulla!!!
 
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-STAFF-
view post Posted on 8/4/2009, 10:52     +1   -1




Lega Pro, si alla tessera del tifoso

Il vicepresidente della Lega Pro, Salvatore Lombardo, ha comunicato la decisione della terza e della quarta serie di aderire alla tessera del tifoso. Si tratta di una iniziativa fortemente voluta dal presidente Mario Macalli. Deliberato un adeguamento degli stadi di Prima e Seconda Divisione per la lettura in tutti gli impianti della tessera e dei biglietti elettronici.

Nel corso della riunione settimanale che si è tenuta presso l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive presieduta da Pietro Ieva (che dal 1 aprile scorso si trova alla guida dell’organismo collegiale) il vicepresidente della Lega Pro, Salvatore Lombardo, ha comunicato il lancio della tessera del tifoso anche in questa categoria.

Il dirigente ha infatti reso noto che, a partire dalla prossima campagna abbonamenti, tutte le 90 società di Prima e Seconda Divisione affiliate potranno contare su questo strumento adottato a livello nazionale. La Lega Pro, dopo aver creato il supporto tecnico in conformità con il programma varato dall’Osservatorio, lo porrà a disposizione di tutti i club.

L’iniziativa, voluta fortemente dal presidente della Lega Pro Mario Macalli nell’ambito di più generali obiettivi di gestione che mettono in primo piano le tematiche della sicurezza, è stata salutata con grande favore dall’Osservatorio.

L’Osservatorio, a sua volta, ha varato una determinazione recante linee generali per la messa a norma di tutti gli impianti di Prima e Seconda Divisione della Lega Pro. Ciò che consentirà di realizzare, dall’inizio della prossima stagione, strutture tecnologiche minime per la lettura in tutti gli stadi della tessera del tifoso e dei biglietti elettronici.

calciopress.net
 
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Espressione92
view post Posted on 9/4/2009, 10:52     +1   -1




che caos questa tessera del tifoso! :B):
 
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-STAFF-
view post Posted on 22/4/2009, 08:10     +1   -1




La tessera del tifoso, novità dell'anno in Lega Pro

Come evitare la chiusura totale o parziale degli stadi nella prossima stagione? Quali benefici possono derivare dall’emissione della novità dell’anno, la “tessera del tifoso”? Questi i temi principali di un convegno organizzato dalla Lega Pro a Milano riservato ai dirigenti delle società del centro-nord. Analoga riunione si svolgerà il 20 a Roma, nella sede della “Calcio Servizi Spa” in via Gregorio VII, in due tappe, una al mattino e una al pomeriggio, per i dirigenti del Centro e del Sud.

Illuminato ospite d’onore il Dr. Domenico Mazzilli che è stato sino a qualche mese fa, prima di andare in pensione, capo dell’Osservatorio Manifestazioni Sportive. Accanto a lui il presidente della Lega Pro Mario Macalli, promotore dell’iniziativa, con i vice-presidenti Pitrolo e Lombardo, il secondo dei quali, rappresentante della Lega stessa all’Osservatorio, si è avvalso dell’esperienza che si è costruito in proposito nelle ultime stagioni. Presenti anche il segretario Conigliaro, l’Avv. Bonanni e altri rappresentanti della Lega Pro.

“La situazione non è semplice ma bisogna lavorare con fiducia – ha detto Mazzilli – perché un primo traguardo in Italia è stato raggiunto: in serie A e B la stagione si chiuderà con il minimo storico di incidenti accaduti all’interno degli stadi. Ora l’obiettivo deve essere quello dei biglietti nominativi e della video-sorveglianza”.

Il problema principale rimane quello che accade fuori degli stadi prima delle partite. Ed il presidente di Lega Macalli ha espresso la sua preoccupazione: “Alla luce delle più recenti determinazioni dell’Osservatorio del Viminale, attualmente noi della Lega Pro possiamo contare in prima divisione solo su 15 o 16 stadi completamente a norma, mentre in seconda divisione ne contiamo 10 o 12, forse meno. A Taranto quest’anno si è giocato sempre a porte chiuse, in tante altre città è rimasto chiuso il settore ospiti con grave nocumento economico di chi ospitava. Non possiamo rimanere inerti di fronte a questo stato di cose e per questo abbiamo cominciato a lavorare in tutte le direzioni. La “tessera del tifoso”, a questo proposito, sarà la nostra battaglia del prossimo anno. Una volta che essa sia stata ottenuta da un appassionato di calcio, gli permetterà di acquistare un biglietto per qualsiasi stadio, anche laddove fosse chiuso il settore riservato agli ospiti”.

Il vice-presidente di Lega Salvatore Lombardo è entrato nei dettagli del problema: “Nei campi di prima divisione ed in quelli di seconda con capienza superiore ai 4000 posti dobbiamo arrivare alla tessera nominativa con la quale gli altri obblighi imposti dall’Osservatorio verrebbero a cadere. Ogni società poi dovrà formare un gruppo di steward istruiti da un coordinatore. Il numero sarà fissato prima di ogni partita, in quelle a rischio il contingente dovrà essere adeguato”.

La tessera del tifoso, secondo Salvatore Lombardo, eliminerà il provvedimento del porte chiuse ai tifosi ospiti che quest’anno si è registrato in ben 84 partite. In serie A solo Milan e Inter hanno già varato questa tessera. “Noi – ha detto Macalli – vogliamo anticipare gli eventi, la tessera del tifoso, una volta ricevuta, permetterà di acquistare biglietti anche nelle partite in cui un settore venga chiuso dal Ministero ai tifosi ospiti. Il nostro progetto per arrivare a questa tessera in Lega Pro è ritenuto ottimo anche dai vertici della Polizia. In ogni società creeremo un responsabile della sicurezza e ci metteremo a disposizione, laddove ce lo chiedano, anche per l’organizzazione della biglietteria. In proposito ci siamo formati una concreta esperienza nei play-off e play-out degli ultimi anni. E per chi è interessato a migliorare il proprio stadio siamo pronti a fornire il nostro aiuto presso il Credito Sportivo”.

LegaPro
 
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-PPN-
view post Posted on 12/6/2009, 14:39     +1   -1




Tessera del tifoso, le ragioni del no

La Tessera del tifoso, contestata dal movimento ultrà, dovrebbe essere obbligatoriamente introdotta a partire dalla prossima stagione. Il contesto non è affatto pronto. Troppe le norme da rispettare per introdurlo. Troppo poco il tempo per approntarle tutte, specie in una fase di drammatica crisi economica che potrebbe mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa di molti club. Saggio sarebbe rinviare tutto a tempi migliori.

Il movimento ultrà si oppone all’introduzione della Tessera del tifoso. Uno strano marchingegno burocratico che si inserisce nel peggior solco della tradizione italica, peraltro ancora in via di elaborazione e rodaggio. Nonostante ciò, dalla prossima stagione si vorrebbe imporlo a tutti i club professionistici. Dovrebbe infatti essere esteso agli eventi di serie A, di serie B e di Lega Pro (Prima e Seconda Divisione).
Anche Mario Macalli, presidente della Lega Pro, ha aderito a questa iniziativa voluta dal Ministero dell’Interno, dall’Osservatorio e dal Casms. Onestamente, e al di là di ogni altra ragionevole obiezione, non si riesce davvero a capire come la rigorosa normativa che sottende alla tessera potrà essere applicata ai fatiscenti impianti su cui giocano le novanta (90!) squadre di terza e quarta serie.
Le ragioni del no urlate dal movimento ultrà sono molteplici e, a nostro parere, tutte ampiamente condivisibili. I tifosi hanno la certezza di essere schedati. Ma, soprattutto, non accettano la regola che quanti siano incappati in precedenti da stadio (ovvero condannati al Daspo negli ultimi cinque anni) rimangano esclusi dalla possibilità di accedere al do*****ento.
In effetti appare chiaro come un provvedimento di tipo temporaneo assumerebbe, in questa prospettiva, il carattere di una “bollatura” a vita. Senza contare che nulla di simile si ritrova in nessuna altra forma di spettacolo in Italia. E il calcio, fino a prova contraria, è uno degli eventi più seguiti nell’ex Bel Paese. Se non, in assoluto, il più seguito.
Le obiezioni non si fermano qui. Va detto che, allo stato, la realtà è drammaticamente in ritardo rispetto alla rapidità con cui la tessera del tifoso si vorrebbe introdurre. Infatti sono solo due i club che hanno già istituito il do*****ento, ovvero l'Inter e il Milan. Con risultati non certo eclatanti, a dirla tutta.
Tutte le altre società sono ancora (mostruosamente) indietro. Anzi. Sono in preda a una crisi di nervi rispetto alle tante incombenze che il provvedimento comporta, soprattutto a livello di modifiche logistiche degli impianti. Il che rappresenta un grosso (impossibile) ostacolo da superare, come abbiamo accennato, soprattutto per i club di terza e quarta divisione. Che sono addirittura novanta (90!) e non si vede come potranno arrivare, in contemporanea, a tagliare questo (improbabile) traguardo.
La maggior parte delle società di serie A e serie B se ne sta dunque alla finestra. Per non parlare di quelle di Prima e Seconda Divisione. Proprio nessuno pensa a mettersi in movimento in questa direzione. Anche perché, al momento, incombe una crisi finanziaria dai contorni drammatici. Che potrebbe dar vita a uno tsunami devastante per il già debole sistema calcio italiano. Le esigenze attuali sono quelle di far quadrare i bilanci e di riuscire a iscriversi. Impresa già di per sé titanica se si scorre, nella cronaca sportiva più attenta e meno legata alle squallide vicende “gossippare”, il numero di club a rischio di estinzione. Con piazze ansiogene che fanno pressione e sindaci impegnati a fare qualcosa (qualsiasi cosa) pur di salvare le maglie. I tempi in vista del prossimo campionato - la serie A parte il 23 agosto, la serie B il giorno prima e la Lega Pro deve ancora decidere - sono talmente ristretti che non lasciano spazio ad alcuna speranza in questa prospettiva. Davvero la realtà supera ogni fantasia. Non c’è il tempo per avventurarsi in arzigogoli burocratici troppo complessi e che allontanerebbero altro pubblico da stadi già desertificati. Altro che tessera del tifoso. L’invito pressante a chi ha (liberamente) deciso di occupare le stanze dei bottoni, e continua a premere per adottare un provvedimento alieno rispetto alle concrete possibilità di realizzarlo da parte di un contesto allo sbando, è di fermarsi. Presto, che è tardi. Ben altre sono allo stato le emergenze del calcio italiano.


sportpeople.net
 
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MORIRO' PRIMA DI MOLLARE 81
view post Posted on 12/6/2009, 16:18     +1   -1




ke skifo....sto sistema mi fa veramente skifo!!!!
 
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tonys2lavendetta
view post Posted on 26/6/2009, 08:52     +1   -1




se posso chiedere '' voi ultras della GA la farete la tessera se le condizioni saranno queste?
 
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Espressione92
view post Posted on 26/6/2009, 09:41     +1   -1




CITAZIONE (tonys2lavendetta @ 26/6/2009, 09:52)
se posso chiedere '' voi ultras della GA la farete la tessera se le condizioni saranno queste?

tony deve chiederlo a loro direttamente allora :D
...non credo che te ne parleranno cosi' pubblicamente :D
...cmq a prescindere dai gruppi non penso proprio che la faranno ;)
...poi sapranno loro cosa dirti :D :D :D

Edited by Espressione92 - 26/6/2009, 12:52
 
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MORIRO' PRIMA DI MOLLARE 81
view post Posted on 26/6/2009, 12:39     +1   -1




ribadisco....il calcio e' morto!!!
 
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174 replies since 20/1/2009, 23:56   1527 views
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