LA TESSERA DEL TIFOSO :IL NO ED I SUOI PERCHE'!"

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CASUAL SUNDAY
view post Posted on 23/9/2010, 18:58     +1   -1




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Nella foto qui sotto uno striscione comparso lo scorso anno in occasione della gara casalinga contro il Parma.[lazio] L'articolo 9 della legge Amato (2007), diventato operativo con l'introduzione della Tessera del Tifoso. In alcuni casi però (Inter, Milan) non è contemplato. Ad esempio, agli abbonati rossoneri la tessera è stata mandata a casa senza nemmeno farne richiesta già due anni fa (non ha foto, né microchip). Tutte le prime 200.000 fatte fino a quest'anno sono tuttora valide e non sono state ritirate. A Milano la tessera viene data a tutti, compresi ex diffidati e a chi è stato condannato per stadio. Non viene rilasciata solo in caso di diffida in corso.


la lazio siamo noi
 
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-STAFF-
view post Posted on 26/10/2010, 10:31     +1   -1




SENATO: MERCOLEDì 27 RELAZIONE SUL DISEGNO DI LEGGE SULLA TESSERA DEL TIFOSO.

Ci sono voluti 2 anni e mezzo di incubazione per partorire l'intero progetto e ulteriori 2 mesi di necessarietà (spacciata per obbligo di legge!) per acquistare abbonamenti e biglietti da stadio. Ma ora sembra che qualcuno si sia finalmente ricordato che in Italia esiste pure il Parlamento. E che l'adozione di provvedimenti come la Tessera del Tifoso devono passare il vaglio delle camere prima di essere adottati. Prova del nove per i nostri politici!

MERCOLEDì 27 OTTOBRE 2010 in Senato la settima "Commissione permanente Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport" discuterà del disegno di legge sulla Tessera del Tifoso. Poi la palla passerà alla Camera dei Deputati.

Relatore in Commissione il Senatore Paolo Barelli (PDL).


Intanto il TAR del Lazio si pronuncerà a Dicembre sull'incostituzionalità dell'art. 9 della L. 41/07 (DASPO a vita) e il Garante della privacy sull'ipotesi di uso scorretto del trattamento dei dati personali da parte della società (di calcio) emittenti della nuova fidelity card.

Siamo alla finestra: vedremo cosa ne uscirà fuori...

Maurizio Martucci
SPORTPEOPLE

Edited by Espressione92 - 26/10/2010, 11:32
 
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-PPN-
view post Posted on 27/10/2010, 12:42     +1   -1




"Diminuita la violenza negli stadi..Merito della Tessera del tifoso"

Diminuisce la violenza negli stadi di calcio: questo l'effetto che secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha provocato la Tessera del tifoso. "E' stato un incontro molto interessante anche per me - ha spiegato Maroni lasciando la sede della Lega di serie A, a via Rosellini, dove ha partecipato all'assembla dei club -. In questo inizio di stagione sono diminuiti del 50% gli incontri con feriti, del 90% i feriti fra i civili, e sono diminuiti tutti gli episodi di violenza rispetto alla precedente stagione, mentre è aumentata la media degli spettatori in serie A, a dimostrazione che la Tessera del tifoso non ha prodotto quegli effetti negativi che qualcuno temeva e soprattutto sono state presentate 750mila domande per ottenere la Tessera del tifoso". E' durato poco più di un'ora e mezza il confronto tra il ministro i e i presidenti.
"La Tessera è un programma che funziona, che porta risultati e ci dà grande soddisfazione - ha concluso Maroni -, è un programma condiviso dalla Lega calcio e continuiamo in questa direzione".
Maroni ha poi genericamente accennato ad "altre questioni" affrontate durante la riunione come probabilmente quella relativa alla legge sugli stadi di proprietà. Prima di entrare in riunione, il presidente di Lega Maurizio Beretta aveva anticipato la centralità di "un confronto sul decreto legge sicurezza dentro gli stadi, per vedere come collegare le esigenze di sicurezza con la necessità di nuovi stadi moderni".
Successivamente sono stati affrontati anche i temi sul ventilato sciopero dei calciatori di serie A. "La Lega di serie A non cambia i suoi delegati a trattare con l'Assocalciatori per il rinnovo dell'accordo collettivo. Quella composta da Beretta, Lotito e Cellino è una formazione intoccabile", assicura Adriano Galliani al termine dell'assemblea che conferma la linea dura dei club. Il presidente Beretta chiama in causa il n.1 della Federcalcio Giancarlo Abete affinchè convochi "una trattativa no-stop per mettere fine a questo gioco dell'oca. Noi non abbiamo mai fatto mancare la nostra presenza, a differenza di altri che hanno presenze più sporadiche e poi prendono decisioni sorprendenti. Ieri - continua Beretta - i delegati dell'Aic hanno lasciato il tavolo della trattativa dicendo che avevano l'aereo, poi ai giornalisti hanno detto che la trattativa si era interrotta". "Tutto ci lascia pensare che le loro posizioni siano pretestuose: il negoziato - sottolinea Beretta - non è semplice ma, come risulta da ufficio legale della Federazione, su alcuni punti le posizioni sono molto meno distanti di quel che si dice". La Lega di serie A, ha ricordato il presidente, chiede che l'accordo preveda la "riduzione della retribuzione in caso di retrocessione in serie B, un evento che riduce drasticamente ricavi per le società, oltre alla possibilità di aver più premi per obiettivi".

www. repubblica.it
 
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CASUAL SUNDAY
view post Posted on 27/10/2010, 14:33     +1   -1




merito della "TESSERA" ...SI' QUELLA SANITARIA PERO'!!!!

che ridere queste notizie!!!
 
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Espressione92
view post Posted on 27/10/2010, 15:13     +1   -1




Tessera del tifoso, era già tutto previsto...

Pinuccio Milli: avvocato penalista. Nel 1981 fondava con altri tre amici il gruppo CUCN (Commando Ultrà Curva Nord) dando il via al tifo organizzato a Lecce. Da sempre attento alle vicende giallorosse ed a tutto ciò che gli ruota intorno. Colgo l'occasione e trovo spunto da un articolo apparso su lecceprima.it, ripreso integralmente dal più noto sito ultras italiano (asromaultras.org dell'Avv. Lorenzo Contucci) per commentare e criticare lo stato delle cose a Lecce in ordine al tanto discusso problema della violenza e dei devastanti effetti provocati dall'introduzione della tessera del tifoso.

Tutti hanno visto allo stadio o letto sui sopra menzionati siti, ma anche sul nostro pianetalecce.it (ammirabile il pezzo di Diego Frigino), che domenica in Curva Sud si è sfiorato lo scontro tra opposte tifoserie del Lecce e del Brescia.

Premessa sia il fatto che i tifosi bresciani, notoriamente (soprattutto a chi ha il compito di organizzare il servizio pubblico di sicurezza) non stinchi di santo e "nemici acerrimi" della tifoseria del Lecce, sparsi ovunque nello stadio (in tribuna est, nel settore ospiti, nella sud inferiore e superiore e addirittura in centrale) e soprattutto senza controllo e sorveglianza adeguata, hanno cercato di vendicare un precedente storico di quasi vent'anni orsono che li vide protagonisti sempre in curva sud in cruenti scontri con i tifosi leccesi.

Questo a Lecce lo ricordano tutti e se si fosse chiesto, prima della gara, al primo tifoso della Sud a caso se avesse avuto piacere a stare al loro fianco la risposta sarebbe stata "perché non ci stai tu?". Li capisco, eccome. Stiamo parlando degli occupanti un settore tranquillissimo (la curva sud) dove vengono fatti confluire i bambini con genitori al seguito e le scolaresche indicate dal Provveditore degli Studi su convenzione con l'Us Lecce Spa e non quindi di tifosi belligeranti e pericolosi.

Dall'altro lato invece bastava vedere il video su lecceprima.it per capire chi fossero coloro che erano venuti da Brescia. Gente devota allo scontro fisico e pronta a creare, come in effetti poi è accaduto, panico e ansia tra gli sprovveduti tifosi leccesi che non credevano ai loro occhi quando vedevano il tifoso bresciano insultare, provocare, tentare di rompere il cordone di 6 stewards, subito corroborato dall'arrivo di forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa. Insomma creare i presupposti per una giornata di violenza.

Ringraziamo le Forze dell'Ordine, per il loro efficace e tempestivo intervento, se questo non è accaduto. Ma una domanda nasce spontanea. Ci voleva tanto FARE PREVENZIONE MONITORANDO L'ARRIVO DEI TIFOSI BRESCIANI PER POI CONVOGLIARLI COATTIVAMENTE NEL SICURO SETTORE OSPITI?

Mi si obietterà ma il Ministro Maroni ha "previsto senza imporre in forza di norma di legge" (perché di questo si tratta in quanto il provvedimento dell'agosto 2009 indirizzato a Prefetti e Questori era un mero provvedimento amministrativo quale una circolare interna e per questo inottemperabile senza essere passibile di omissioni di atti di ufficio o reati similari) che ai tifosi senza tessera deve essere impedito l'accesso al settore ospiti.

Perché allora il Questore di Milano (e non di Canicattì) vedendo orde di tifosi iuventini sparsi a San Siro ha ordinato per ordine pubblico di fargli dirottare tutti nel settore ospiti benché privi di tessera del Tifoso? E come mai tale esempio è stato seguito da altri questori per casi omologhi (i torinisti a Pescara, i varesini a Torino, gli stessi Bresciani a Bari) ???

La verità è sempre una sola. A Lecce si imita il modello Tagliente, quello che prevede inflessibilmente il rispetto meticoloso (e per questo oramai asfissiante ed insopportabile) di ogni cavillo giuridico-legislativo (basterebbe rammentare le multe di 300 euro comminate ai soliti mirati noti personaggi della Curva Nord "per essersi appoggiati alla balaustra detto volgarmente cornicione nel solo intento di fare tifo (cit.)".

Ulteriore riflessione. E ai bresciani che nel video erano tutt'altro che impegnati, come i colleghi opposti, che sedere civilmente al posto assegnato saranno comminate le multe?

Attendiamo tutti impazienti sperando di non ritrovare il nulla così come accadde al famigerato Lecce-Bari di tre anni fa allorchè i tifosi baresi armati di bombe carta entrarono indisturbati in curva sud, appesero striscioni offensivi e gettarono le bombe sui disabili senza che loro venisse torto un capello benché a distanza di un anno, in conferenza stampa, gli organi inquirenti replicarono a domanda di un giornalista "stiamo indagando" (vedi video su salentowebtv.it)

Restiamo speranzosi in attesa che venga normata tale materia (è in Commissione nel Senato un progetto di legge ad hoc) e che si pronunci il Tar Lazio su ricorso di oltre 500 tifosi in relazione all'illegittimità del famigerato art. 9 nonché, giacchè ci siamo, che il Garante della Privacy emetta un chiaro e giusto provvedimento in materia di tutela della riservatezza personale e altro.

Una cosa è certa. Dopo solo poche giornate è stato acclarato il fallimento del metodo repressione e tolleranza zero voluto dal duo Manganelli-Maroni.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti, nonostante ridicoli spot televisivi andati in onda che hanno visto protagonisti ignari bambini e scomodando persino Hulk: i settori ospiti sono vuoti, il rischio di pericolosi contatti aumenta sempre di più, la gente scappa via dallo stadio schifata di dover subire pressioni e repressioni, chi decide di fare casino lo fa più di prima ma si è spostata nel tempo e nello spazio (vedi Napoli-Liverpool) .

Insomma un disastro ed un fallimento facilmente annunciato. Come cantava Cocciante "era già tutto previsto…" … e noi tifosi (mi ci metto in testa io) lo avevamo capito da tempo, malgrado i maldestri tentativi di ingannare le coscienze della gente …

La Gente ha capito quali e quanti errori si sono commessi e si continuano a commettere tanto da sospettarci sopra. Personalmente non posso credere che qualificate ed intelligenti persone non capiscano che tutto sia loro crollato addosso. Capisco il tenere duro per giochi politici ma qui è in ballo la sicurezza pubblica e, se vogliamo, anche il destino del calcio italiano, ricordando che è pur sempre un'industria nel panorama economico di questo Paese.

Nonostante le manfrine contrabbandate per Verità dai giornali di regime, la Gente ha riflettuto, capito e deciso (25% di calo abbonamenti e 30% di biglietti!) perché siamo in piena era internet e tutti sanno tutto in un decimo di secondo. Questo viene troppo spesso dimenticato. Che dire? Odio la violenza e per questo ringrazio Dio di avermi illuminato e convinto di non mettere più piede in uno stadio da oltre due anni.

Amara ma reale riflessione.

[Fonte: Tuttomercatoweb via Pianetalecce]
tratto da sportpeople.net
 
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Espressione92
view post Posted on 28/10/2010, 08:31     +1   -1




Il disastro della Tessera Botte nella curva «aperta a tutti»



Tifosi rossoblù aggrediti da ultras juventini (senza tessera) in curva San Luca: «Ci hanno picchiato mentre gli steward scappavano». Nel settore sorvegliato solo tifosi «normali». Il Bologna si fa sentire.

Il Bologna è uscito indenne dalla sfida contro la Juve, ma non alcuni suoi tifosi. Diversi supporter rossoblù — non ultras ma semplici appassionati — sono stati malmenati in curva San Luca dai tifosi bianconeri poco prima dell’inizio della gara, mentre le squadre entravano in campo.

GLI SCONTRI - Scontri non violentissimi, anche se qualcuno è dovuto ricorrere alle cure dei medici, ma che hanno coinvolto una trentina di persone. Tafferugli figli della tessera del tifoso. Sì, perchè mentre gli juventini possessori della fatidica tessera erano entrati nel settore blindato riservato agli ospiti, quelli senza tessera e appartenenti alle frange più violente della tifoseria bianconera (Drughi, Viking, eccetera) si sono posizionati nello spicchio di San Luca dove solitamente vanno, indisturbati, i bolognesi. Domenica invece, con la solita e preannunciata «invasione» di bianconeri romagnoli, la San Luca era tutta juventina. Tranne quei trenta bolognesi che sono stati incautamente fatti entrare lì dagli steward.

I RACCONTI - Diversi i racconti raccolti in queste ore dalle radio e dalle tv locali (Punto Radio, Casa Cotti) e giunti anche a club rossoblù. «Ci siamo presentati regolarmente all’ingresso della curva San Luca, con il biglietto nominale in quel settore. Eravamo in tutto una decina di persone — racconta un tifoso — ma non un gruppo che si recava assieme allo stadio. Ci hanno perquisito, e ci hanno fatto entrare. Una volta dentro, abbiamo subito capito che la parte di curva a noi riservata era occupata da moltissimi tifosi della Juve. Solo quando oramai eravamo sui gradoni ci siamo resi conto che non si trattava dei tifosi "normali". (...) In poco tempo ci siamo trovati addosso queste persone e sono volati calci e schiaffi, con noi c’era se non sbaglio anche un papà con suo figlio. Qualcuno è rimasto contuso. Chiaramente non siamo rimasti sorpresi da questo, nella legge ultrà non si entra in una curva rivale con le sciarpe della propria squadra, il problema è che non sapevamo che lì c’erano gli ultras juventini. (...) Perché allora gli steward ci hanno fatti entrare?». Fra l’altro poco prima il gruppo Contro Tendenza, solitamente in San Luca, era stato invitato dagli steward ad andare (cosa avvenuta) nella curva Bulgarelli. «Noi eravamo una decina e già al primo controllo ci sono i primi problemi — racconta un altro tifoso — Ci sequestrano delle ridicole bandierine per via dei colori, rosso e blu, ma non le sciarpe. Poi, vedendo la presenza di ultras bianconeri, a disagio ci spostiamo vicino ai distinti dove siamo stati "rincorsi" dagli juventini che ci volevano menare. Scappavano anche gli steward (infatti è entrata in azione la polizia, ndr). Un tizio a volto coperto mi si è attaccato al collo con altri due che gli davano una mano: mi hanno rotto cellulare, occhiali, strappato il cappuccio della giacca e ho preso un pugno di striscio. Intanto c’erano altri accerchiamenti... Perché non è stata garantita la nostra sicurezza?». «Queste purtroppo sono le conseguenze negative della Tessera del tifoso. Dispiace — dice Pier Giovanni Ricci, direttore gestionale del Bologna — per quanto successo, ma non incolperei più di tanto gli steward che fanno davvero quello che possono. Stiamo sperimentando la Tessera del tifoso e per ora ci sono solo dei "contro" e non dei "pro". Anche stamani abbiamo fatto una riunione in Questura per capire come e dove migliorare, anche per evitare situazione imbarazzanti come quella di domenica. Noi facciamo di tutto per garantire la sicurezza. Gestire situazioni così, che potrebbero verificarsi di nuovo quando arrivano squadre con molti tifosi, è difficile. Per questo insieme ad altre società, che lamentano gli stessi problemi, auspichiamo quanto prima un incontro con tutti». Per mettere a posto le cose, certo. Eppure proprio ieri Maroni ha detto che la Tessera del tifoso è un successo: ci sono meno incidenti e più spettatori. «Non so. Io dico: meno politica, più operatività».

[Fonte: Corriere di Bologna]

 
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-PPN-
view post Posted on 28/10/2010, 08:51     +1   -1




Invece per maroni sta tessera è un successo!!??
:wacko: :wacko: :wacko:
 
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-STAFF-
view post Posted on 29/10/2010, 16:59     +1   -1




CALCIO: ALEMANNO, SONO SCETTICO SU TESSERA DEL TIFOSO

''Confesso che sono scettico sul funzionamento della tessera del tifoso''. Cosi' il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, durante la trasmissione ''Te la do io Tokio'' in onda su radio Centro Suono Sport. Alemanno ha spiegato che spesso accade che regole di questo genere vadano a pesare sulle persone oneste mentre chi vuole evitarle trova il sistema per farlo. Per il sindaco ''se c'e' una proposta alternativa che proviene dal tifo, quello sano, con modifiche propositive, non solo per dire 'no', sono disponibile a farmene carico e portarla a Maroni''.

[Fonte: ASCA]
 
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-STAFF-
view post Posted on 31/10/2010, 18:40     +1   -1






grande striscia!

NO ALLA TESSERA!!!
 
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CASUAL SUNDAY
view post Posted on 1/11/2010, 09:33     +1   -1




STRISCIA LA NOTIZIA... UNO DI NOI!
 
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-PPN-
view post Posted on 1/11/2010, 10:13     +1   -1




Ottimo..deve venire fuori la verità!!!!
Così tutti devo capire che sta tessera è solo dannosa.

NO alla Tessera!
 
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CASUAL SUNDAY
view post Posted on 1/11/2010, 10:48     +1   -1




Onore a chi il 13 settembre era in quel "DISTINTI" ...PAGANI NON SI TESSERA!
 
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Espressione92
view post Posted on 1/11/2010, 15:44     +1   -1




PICCOLA SODDISFAZIONE QUESTO SERVIZIO!
ANCHE SE NON SAREBBE DOVUTA FINIRE COSI...ALMENO "PAGHIAMO", SI FA PER DIRE, PER LA NOSTRA COERENZA!!!

NO ALLA TESSERA!
 
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Espressione92
view post Posted on 2/11/2010, 18:21     +1   -1




Maroni, a cosa serve la tessera del tifoso?

Il ministro Roberto Maroni dovrebbe spiegare a cosa serve la tessera del tifoso. Ad andare in trasferta? Falso: ci vanno anche quelli che "tesserati" non sono, costringendo così le questure ad un lavoro supplementare e delicato. Sì, perché i "tesserati" vanno nel settore ospiti: e sono, quasi sempre, quattro gatti. Molti di più quelli che la tessera non ce l'hanno e quindi finiscono sparsi in mezzo ai tifosi avversari. Sinora è andata quasi sempre bene: ma il rischio c'è. La tessera fa comodo soprattutto alle banche chbe la emettono, e a qualche club che però se ne in fischia altamente di concedere "vie privilegiate, sconti, facilitazioni, eccetera" a chi l'ha fatta. Insomma, è la dimostrazione chiara che era, ed è, inutile: bastavano gli abbonamenti e una maggiore attenzione da parte di qualche questura nei confronti delle tifoserie più violente e pericolose. Poi, l'ideale sarebbe, in una Nazione seria e moderna, la certezza della pena: ma qui non è certo colpa di Maroni. Il ministro, dopo aver incontrato i club di serie A, ha spiegato che "in questo inizio di stagione sono diminuiti del 50% gli incontri con feriti, del 90% i feriti fra i civili, e sono diminuiti tutti gli episodi di violenza rispetto alla precedente stagione, mentre è aumentata la media degli spettatori in serie A, a dimostrazione che la tessera del tifoso non ha prodotto quegli effetti negativi che qualcuno temeva e soprattutto sono state presentate 750mila domande per ottenere la tessera.

Quindi è un programma che funziona, che porta risultati e ci dà grande soddisfazione". Non credo che se gli incidenti sono diminuiti, il merito sia da ascrivere alla tessera del tifoso. Forse solo in minima parte. Il merito è soprattutto della maggiore attenzione e organizzazione di certe questure, fra cui quella di Roma, nella gestione della sicurezza. Dei 100 leccesi fermati domenica a Roma quanti avevano la tessera del tifoso? Non si sa di preciso, ma pare molto pochi. Con la tessera è stato studiato un meccanismo faragginoso che ha creato disagi soprattutto ai tifosi per bene e ha scoraggiato, almeno per ora, chi vuole andare in trasferta. E se 750.000 (di cui 200.000 milanisti) hanno aderito al progetto Maroni, è dovuto solo al fatto che la tessera è obbligatoria per chi vuole abbonarsi, e non ci sono alternative. Ma si poteva tranquillamente trovare un'altra soluzione per emarginare quelle frange pericolose, di cui tutto si sa ma niente (o ben poco) è stato fatto in questi anni. Il ministro Maroni comunque ha anche promesso di mettere mano al problema dergli steward: con un decreto legge potranno avere più poteri, anche quello di perquisire. Verrà ribadito anche l'arresto in flagranza differita (il decreto è scaduto il 30 giugno scorso per una disattenzione del Viminale): si aspettano i provvedimenti in uno dei prossimi consigli dei ministri. Inoltre, e di questo va dato atto a Maroni, forse stavolta passerà davvero la legge sugli stadi privatizzati. Decisione alla Camera il 9 novembre. O stavolta, o mai più.

Controlli allo stadio, Tapiro a Moratti e Agnelli
Questa sera, a Striscia al Notizia, doppia consegna del Tapiro d'oro. Il n.1 dell'Inter, Massimo Moratti, e quello della Juventus Andrea Agnelli, vengono "premiati" con il trofeo del tg satirico in seguito ai servizi di "Striscia" che documentano la totale assenza di misure di sicurezza a Milano e Torino. Ai microfoni di Valerio Staffelli, Moratti afferma: "E' nostro dovere stare attentissimi". Il presidente nerazzurro inoltre promette: "Cercheremo di evitare che questo diventi un'abitudine. Solitamente ci accusano di essere troppo pignoli nei controlli". Andrea Agnelli commenta: "I controlli vengono fatti, ma forse non alla totalità della gente che entra. Intensificheremo, ma sappiamo che è difficile controllare 45 mila biglietti nominativi". In un precedente servizio, "Striscia" aveva fatto notare carenze nei controlli, soprattutto, da parte degli steward, a Roma, Torino e Palermo (vedi Spy Calcio del 19 ottobre).

[Fonte: Spy Calcio di Repubblica]
 
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174 replies since 20/1/2009, 23:56   1527 views
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