| Benevento super, Paganese al tappeto. I sanniti a segno con Evacuo, Cattaneo e Clemente: è sesto posto. Azzurrostellati sul fondo.
GIANNI DE BLASIO-IL MATTINO
Il derby delle conferme. Per il Benevento che, fatto del tutto inedito, infila la seconda vittoria consecutiva dopo l’incursione di sette giorni fa a Crema; per la Paganese, che non ha mai vinto ed è sempre più fanalino di coda. Non è bastato a Pensabene erigere una barricata di cinque difensori. La maginot azzurro stellata aveva retto pure bene l’urto, poi, quando ha dovuto capitolare nell’istante meno propizio, quando pregustava già di potersi sorbire indenne il riposo, un calcio di rigore ha incanalato la gara su binari in discesa per i giallorossi. Non ha mostrato un gioco esaltante, la truppa di Acori, ma quando si deve risalire la graduatoria, il bel gioco diventa un orpello, conta solo il risultato. Vedasi, ad esempio, il match di Cremona: il Benevento impartì una severa lezione alla capolista in fatto di trame, ma se ne tornò mestamente nel Sannio con le classiche pive in saccoccia. Acori, avendo recuperato l’acciaccato Cattaneo, ha riproposto la medesima intelaiatura del turno precedente, schierandola con l’antico 4-4-2. Al contrario, Pensabene accantona il 3-4-3, optando per una formazione più abbottonata, ben 5 uomini in retroguardia per tentare di frenare la prevedibile, massiccia offensiva giallorossa. Nonostante la classifica deficitaria, a supportare l’auspicata impresa paganese giungono circa 200 supporters. Tra i duelli, desta curiosità quello ingaggiato dai Castaldo, con l’ex Nando a francobollare il sannita Gigi. Rimedia subito un cartellino giallo Ibekwe che, dopo aver battibeccato con Palermo, gli rifila un colpetto che non sfugge al direttore di gara. Ovviamente, il boccino è tra i piedi dei giallorossi, che rivendicano la massima punizione al 9’ a seguito di un contatto fra Nando Castaldo ed Evacuo. Il Benevento, non disponendo di un fantasista in grado di innescare le sue punte per vie centrali, deve necessariamente incanalare il gioco sulle fasce. Che la Paganese, però, presidia con efficacia. Al 13’ D’Anna serve Gigi Castaldo, che smista su Evacuo, tuffo e palla bloccata dal portiere salernitano, peraltro beneventano purosangue e figlio d’arte. L’allenatore della Paganese apporta qualche variante, dirotta Ibekwe a sinistra, scambiandolo con Tortori, che svaria da centro a destra. La mossa sortisce benefici poiché quest’ultimo è protagonista di qualche giocata interessante. Come quella registrata al 25’: stop di petto e conclusione di esterno destro prima che la sfera tocchi terra, con mira alta di un amen. È una piccola dose di fiducia per gli azzurro stellati, che escono dal guscio. Respinge di pugno Gori al 37’, Ibekwe alza la palla oltre la trasversale. Al 43’ la svolta. Angolo corto da Ciarcià per D’Anna, dribbling in area su Memushai, che tocca l’ex clivense con il piede sinistro all’indietro, un movimento innaturale. Fischiato il penalty, Evacuo trasforma spiazzando Melillo. Al rientro, la Paganese deve concedere qualche spazio in più, poi dovrà fare le spese della rabbia di Clemente, subentrato ad Evacuo al 23’: il capitano, confinato per la seconda domenica in panchina, buggera con un dribbling secco l’ex compagno Nando Castaldo per poi pietrificare Melillo con una sassata che spedisce la palla ad insaccarsi sotto la sbarra. In precede4nza, Evacuo si era visto annullare un gol per off side, Gigi Castaldo aveva reclamato un rigore per un’infrazione di Esposito e Pacciardi aveva incocciato di testa il palo. Dopo la sciccheria di Clemente al 29’, ecco Cattaneo fare tris su inzuccata vincente due minuti dopo.
|