PAGANESE - Como 1-3: CHE BEFFA!!!Squadra che vince non si cambia. Palumbo fa suo questo famoso proverbio e conferma in toto l’undici iniziale vittorioso a Monza. Esposito vince il ballottaggio con Castaldo, che va addirittura in tribuna, mentre parte dalla panchina l’attuale bomber azzurro Tortori. Il duo Strano – Brevi, invece, manda subito in campo i nuovi acquisti Gonnella e Fragiello, che va a comporre con Cozzolino il tandem d’attacco dei lariani.
Gara subito in discesa per la Paganese che, al primo affondo, passa. Corre il 10’ quando Cucciniello cambia gioco per Izzo, che dalla destra si accentra e lascia partire un rasoterra, che rimbalza davanti a Malatesta e finisce in rete. Il Como però non ci sta e risponde subito con Cozzolino, che dal limite impensierisce Melillo: palla di poco a lato. Al 27’ la formazione ospite perviene al pareggio, sfruttando un corner abbastanza dubbio battuto da Franco. La sfera viene raccolta dall’esordiente Gonnella, che in girata da terra trafigge Melillo. Il match è giocato a viso aperto da entrambe le formazioni, che rispondono colpo su colpo agli attacchi avversari. Ma la Paganese paga la poca lucidità negli ultimi 16 metri e viene beffata al 45’ esatto dalla caparbia azione offensiva del Como. Cross teso in area di Franco, testa di Fragiello che chiama la miracolo Melillo, la cui respinta termina sui piedi di Cozzolino che, tutto solo e a porta vuota, batte per la seconda volta il portiere beneventano.
Le squadre escono dagli spogliatoi con gli stessi schieramenti del primo tempo. La Paganese scende in campo battagliera e crea il primo pericolo della ripresa già al 9’ con Sciannamè che, servito al limite da Cucciniello, spreca una ghiotta occasione. Piove sul bagnato in casa Paganese, però, pochi minuti dopo: Esposito viene espulso in seguito ad un evitabilissimo fallo di reazione su Salvi. Palumbo corre ai ripari inserendo Grimaldi in luogo di Gambi, con la difesa che però resta a tre. La gara dovrebbe essere in pugno per il Como, ma è la Paganese a rendersi pericolosa al 14’ con Rana, staffilata indirizzata all’incrocio dei pali sulla cui traiettoria, però, si oppone magistralmente Malatesta. Nonostante in inferiorità numerica, il tecnico azzurrostellato cambia tutto il pacchetto avanzato, sostituendo Rana ed Ibekwe con i più freschi Zarineh e Tortori. Al 28’ si fa subito vedere quest’ultimo, che chiede il triangolo ad Izzo e in tuffo dà solo l’impressione del gol. Punizione di Memushaj al 35’ a cercare la testa di Zarineh, che anticipa Malatesta, ma la sfera s’impenna terminando alta. Al 38’ i padroni di casa reclamano un rigore per fallo di mano di Gonnella sulla girata di Tortori. Veementi proteste, ma è solo corner. Al terzo dei sette minuti di recupero la gara termina letteralmente con la concessione da parte del mediocre direttore di gara di un penalty al Como per un presunto fallo di mano di Bacis. Sul dischetto si presenta Guazzo che spiazza Melillo. Dopo 7’ di recupero, concessi per le continue perdite di tempo dei giocatori comaschi, termina con la beffa delle beffe il match odierno del “Torre”. Clima incandescente al triplice fischio, con tutta la formazione di casa, capeggiata addirittura dal presidente Trapani, a protestare con il signor Cervellera, autentico protagonista in negativo della gara, con decisioni discutibili da ambo le parti.
Resta l’amaro in bocca per la Paganese che ha giocato forse la partita più bella dall’inizio della stagione, ma che paradossalmente ha dovuto soccombere ad un avversario tutt’altro che irresistibile, che nonostante in superiorità numerica ha pensato a difendersi. Gli uomini di Palumbo pagano l’ingenuità ad inizio ripresa di Esposito e l’arbitraggio discutibile del signor Cervelliera e dei suoi collaboratori. Il cammino ora si fa duro, ma bisogna partire dalla buona prestazione di oggi per giocare tutte le prossime gare col dente avvelenato come fossero finali
Danilo Sorrentino -
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