| Osservatorio: cartellino rosso ai tifosi granata
fonte: IL MATTINO
Cartellino rosso dell’Osservatorio del Viminale alla tifoseria granata. Vietata ai tifosi della Salernitana la trasferta di Pescara in programma domenica 2 dicembre. La decisione presa durante l’incontro di ieri pomeriggio scaturisce, si legge nel dispositivo, «dalle ripetute criticità che hanno dato luogo quest’anno determinate tifoserie». «È un’autentica ingiustizia- sottolinea il presidente dei club granata, Maurizio Tagliaferri- ma a quale criticità si riferisce l’Osservatorio? Hanno commesso un errore grossolano, mai come quest’anno la tifoseria della Salernitana si è comportata benissimo ovunque sia andata. Basti pensare a Lucca e Perugia, per non parlare poi del comportamento impeccabile avuto nel match in posticipo contro l’Ancona». Tagliaferri passeggia sul corso, con un rappresentante dei gruppi ultrà e con uno dei due poliziotti che accompagnano la tifoseria granata in trasferta: sono tutti sorpresi. Al gruppo si uniscono Di Napoli e Milanese, che sono insieme a fare shopping e poco dopo Ferraro con la fidanzata salernitana Veronica Mondany. Sono tutti sorpresi e dispiaciuti. «Evidentemente qualcuno nell’Osservatorio non ci vede di buon occhio- aggiunge Tagliaferri- non si può penalizzare una tifoseria per qualche episodio avvenuto in un motel oppure in un ristorante, episodi tra l’altro già chiariti e ai quali lo stesso centro ha posto rimedio. Da questi provvedimenti purtroppo si evince che non si tiene presente del comportamento effettivo avuto in questa stagione e che invece dovrebbe essere l’elemento più importante». Il presidente della Salernitana, Antonio Lombardi, preferisce esprimersi attraverso poche parole, ma chiare. «Una decisione che mi sorprende perchè in questo campionato la tifoseria della Salernitana si è comportata in maniera esemplare e non può esserle mossa nessuna accusa. Auspico che la decisione possa essere rivista perchè magari è stata presa in maniera troppo veloce». Saranno 12 le tifoserie che avranno limitazioni per le trasferte organizzate. Lo ha deciso ieri l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. L’organismo collegiale, sulla base dei nuovi criteri adottati per la valutazione delle trasferte di massa con la presenza di gruppi violenti, ha ritenuto di «suggerire alle competenti Autorità Provinciali di pubblica sicurezza. La limitazione per le trasferte di tifosi organizzati delle seguenti 12 tifoserie. Serie A: Genoa, Inter, Napoli, Lazio, Juventus; Serie C: Perugia, Salernitana, Taranto, Venezia, Verona Hellas, Viareggio; Serie D: Brindisi. Con particolare attenzione sarà monitorato il comportamento della tifoseria della Spal che ha creato reiterate turbative in ambito ferroviario. In caso di recidiva saranno adottati più incisivi provvedimenti». L’Osservatorio aveva all'ordine del giorno l’analisi delle gare in programma dal 28 novembre al 3 dicembre. Nell’occasione, sono state prese in esame 20 gare di serie A, 13 di B e 90 di C, oltre a quelle della Coppa Italia di C e dei campionati dilettantistici. L’Osservatorio, «alla luce dei positivi comportamenti tenuti dalle tifoserie dell’Ascoli e del Livorno, che in passato avevano dato luogo ad intemperanze, ha deciso di non adottare restrizioni alla loro movimentazione. Per l’incontro Catania-Palermo, infine, l’Osservatorio si è riservato di analizzare i profili di rischio della gara alla luce di più aggiornate informazioni».
Quella domenica tragica con la morte di Plaitano
fonte: IL MATTINO
Quindici giorni fa l'omicidio del tifoso laziale nell'autogrill vicino Arezzo, Gabriele Sandri, neanche un anno dopo la tragedia di Catania dello scorso con la morte del commissario Filippo Raciti, e domenica scorsa lo stop dei campionati. La violenza nel calcio non si ferma. La Salernitana ospita il Potenza e proprio durante un confronto tra le due squadre si registrò la prima vittima durantre una partita di calcio. Il 28 aprile del 1963, infatti, giorno di consultazione popolare per le elezioni politiche, Giuseppe Plaitano, 48 anni, ex maresciallo di marina, padre di quattro figli, era sugli spalti del Vestuti per assistere al confronto. Entrambe le squadre erano in lotta per la promozione in serie B. Il giovedì precedente i granata di Ulisse Giunchi avevano pareggiato a Chieti. Una vittoria sul Potenza avrebbe avvicinato la squadra alla vetta della classifica. Una mancata decisione dell'arbitro Gandiolo di Alessandria provocò disordini e l'invasione di campo. Nel primo tempo il Potenza era andato in vantaggio per una papera del portiere granata Pezzullo. Il gol degli ospiti, in sospetto fuorigioco, aveva infuocato ancor più il vecchio Vestuti. A metà ripresa Gigante fu atterrato in area di rigore. Tutta la squadra invocò il calcio di rigore che l'arbitro non concesse. Un tifoso scavalcò la rete di protezione dei distinti. Gli agenti di polizia lo bloccarono ferendolo, però, al volto. Alla vista del sangue, in pochi attimi, una ventina di tifosi invasero il campo. L'arbitro fu colpito da un pugno, i segnalinee e la squadra ospite riuscirono a rifugiarsi negli spogliatoi. Intervennero anche alcune jeep della polizia sul terreno di gioco con lancio di lacrimogeni per fermare i disordini e disperdere i tifosi. Giuseppe Plaitano era sugli spalti, nei pressi della tribuna stampa. Il maresciallo fu colpito da una pallottola vagante che gli perforò la tempia destra. Risultarono inutili tutti i tentativi di soccorso. Il tifoso granata morì senza riprendere conoscenza. Il bilancio di quella nefasta domenica fu pesantissimo: un morto, ventuno feriti, trentasei contusi e danni allo stadio per più di venti milioni. Il Potenza ottenne dal giudice sportivo la vittoria a tavolino, il Vestuti venne squalificato per quattro giornate, poi ridotte a tre, e la Salernitana terminò il campionato mestamente al quarto posto alle spalle di Akragas, Trapani e Potenza che, primo, conquistò la promozione in serie B. Una domenica davvero da dimenticare visto che contemporaneamente anche il San Paolo fu teatro di incidenti durante Napoli-Modena.
Col Potenza sciopero degli ultrà Si va verso lo sciopero del tifo. I gruppi ultrà si incontreranno stasera e si va verso una decisione del genere per la partita contro il Pescara. I gruppi ultrà della Salernitana, i più numerosi fanno riferimento alla Nuiova Guardia e alla Gsf, in questo modo si uniformerebbero a quella che è in questo momento la posizione dei gruppi ultrà a livello nazionale.
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