NEWS E COMUNICATI " LE CURVE DI SERIE A", ARCHIVIO NEWS 09-2007 / 05-2009!

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GIOVE78
view post Posted on 10/10/2007, 14:24     +1   -1




Bombe carta in cambio di biglietti omaggio
10/10/2007 - Fonte:tuttonapoli.net

Il filo unificante di questa inchiesta, e unificante nei rapporti tra gli Ultras '72 e i Blue Tiger, sono la continua, vessante richiesta di biglietti omaggio alla società

Alla tifoseria più violenta d'Italia, quella del Napoli, sono stati arrestati cinque capi. Violenti ed estorsori. Questa mattina all'alba la Digos di Napoli, su mandato del sostituto procuratore Antonio Ardituro, è entrata nelle case del centro storico di tre caporioni degli Ultras '72, la tifoseria organizzata più vecchia del SanPaolo, quella che occupa la parte centrale della Curva B, e di due capi dei Blue Tiger, gruppo dei Distinti.

Le accuse - intrecciate - sono di estorsione ai danni della società e di associazione a delinquere per reati contro le persone: incendi, danneggiamenti, resistenza a pubblico ufficiale. Il filo unificante di questa inchiesta, e unificante nei rapporti tra gli Ultras '72 e i Blue Tiger, sono la continua, vessante richiesta di biglietti omaggio alla società. Cento biglietti per ogni gruppo (e i gruppi toccati dall'inchiesta, a prescindere dagli arresti, sono almeno cinque) più altri tagliandi da avviare nell'amplissimo mercato del bagarinaggio e la possibilità di gestire fette del merchandising, ufficiale e in nero, del Napoli calcio.


E' una lunga storia estorsiva quella di Francesco "Bon Bon" Ruggiero, capo quarantenne e decisamente robusto dei Blue Tiger, di Vincenzo Busiello, capo della curva B e dei loro soci d'affari. Una storia messa sotto controllo dalla Digos per tutta la scorsa stagione. Il primo atto pesante si consumò nel febbraio 2005, quando due persone incendiarono di notte la tribuna stampa dello stadio San Paolo per far sapere ai giornalisti sportivi locali che, in un periodo di grande tensione dovuto al fallimento e alla retrocessione coatta in C del Napoli, non avrebbero dovuto occuparsi di ultras e biglietti gratuiti.

Il passo successivo dell'associazione da stadio è stato il "sequestro" di alcune televisioni locali, dalle quali far partire avvertimenti alla società, società che sul fronte delle agevolazioni ai gruppi violenti a lungo ha mantenuto un atteggiamento ambiguo. Quindi, è iniziato uno stillicidio di minacce, telefonate pesanti, incontri-scontri durante le feste dei Napoli club. Fino ad arrivare alla pioggia di bombe carta - partita dai Distinti - organizzata nel corso di Napoli-Frosinone del dicembre 2006, atto che portò alle "porte chiuse" per le gare interne della squadra di Reja e fece riaprire i rubinetti degli omaggi.

La procura ha poi ricostruito che i faccendieri dei Blue Tiger per organizzare la "pioggia con il Frosinone" (così viene definita in alcune telefonate intercettate) si erano serviti degli scafati Ultras '72, che in quella pomeridiana di serie B avevano scavalcato le recinzioni di curva, raggiunto i colleghi nei Distinti e organizzato con precisione geometrica la santabarbara pirotecnica.

Dallo scorso febbraio, dopo i fatti luttuosi di Catania e dopo aver scoperto che uno degli estorsori era stato arrestato per traffico di stupefacenti, la società Napoli ha smesso di elargire biglietti: il decreto Amato, pena severe sanzioni, aveva introdotto il tagliando nominale, utilizzabile solo dall'acquirente. Questo nuovo scudo protettivo utilizzato dal club ha fatto sì che il livello delle minacce degli ultras si alzasse ulteriormente. I primi avvertimenti sono stati fatti recapitare anche al presidente De Laurentiis e lo scorso agosto al direttore generale Pierpaolo Marino arrivò questa telefonata: "Ridacci i biglietti o storpiamo te e i tuoi figli". Le motivazioni di tanto accanimento le si possono capire ascoltando le conversazioni intercettate: "A Bon Bon, noi viviamo sui biglietti, noi viviamo di Napoli calcio", ricorda un ultrà al suo capo.

In questa stagione si è consumato l'ultimo atto: la bottiglietta lanciata durante Napoli-Livorno, sempre dal settore Distinti, che ha sfiorato un guardalinee. Squalifica del campo per un turno. La procura la scorsa settimana ha chiesto gli arresti, la Digos oggi all'alba è andata in centro storico a prelevare i cinque capi.







Napoli: 5 ultras arrestati per estorsione

10/10/2007 - fonte: it.eurosport.yahoo.com

Cinque ultras del Napoli sono stati arrestati dagli agenti della Digos con l’accusa di estorsione ai danni del Napoli. Sono tutti maggiorenni i tifosi fermati nelle scorse ore nel capoluogo campano. Le indagini sul caso erano scattate dopo l’esplosione sul campo di un petardo durante la gara Napoli-Frosinone del 2 dicembre 2006, campionato di serie B 2006/07. Lo scoppio provoco’ la squalifica del campo del San Paolo, e la squadra partenopea fu costretta a disputare la gara successiva a porte chiuse e in campo neutro a Perugia contro il Mantova. Tra gli arrestati c’e’ anche un capo ultra della curva B, accusato anche di associazione a delinquere.
 
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yram_1978
view post Posted on 11/10/2007, 18:29     +1   -1




...e chi più ne ha ...più ne metta!!!!
 
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Paganese100%
view post Posted on 11/10/2007, 18:44     +1   -1




Sono deluso, ma non meravigliato...il tifo di napoli è stupendo, ma pecca per i sui risvolti, che non fanno onore ne agli ultras ne alla gente di Napoli!!!
 
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GIOVE78
view post Posted on 11/10/2007, 19:18     +1   -1




CITAZIONE (Paganese100% @ 11/10/2007, 19:44)
Sono deluso, ma non meravigliato...il tifo di napoli è stupendo, ma pecca per i sui risvolti, che non fanno onore ne agli ultras ne alla gente di Napoli!!!

non credo di sapere benissimo i fatti...ma credo che queste cose hanno davvero poco a che fare con gli ultras!!!
ma purtroppo nelle grandi realtà...credo che ci siano tanti e tanti di quei risvolti...che nemmeno chi è del posto li conosce...
per questo amo ed apprezzo le realtà "piccole"!!!

...per restare in tema Napoli:

Roma-Napoli, rischio4. Vietata ai tifosi napoletani e anticipata al sabato
11/10/2007 Fonte: repubblica.it

Roma-Napoli è stata anticipata a sabato 20 ottobre alle ore 18 per motivi di ordine pubblico. La curva destinata ai tifosi del Napoli resterà chiusa. Lo ha deciso l'Osservatorio del Viminale. I biglietti nominativi saranno messi in vendita fino alle 19 del giorno precedente, e soltanto nella capitale. La Commissione si è divisa: alcuni membri sostengono che i napoletani potrebbero mischiarsi con i romanisti.

I tifosi del Napoli vengono così puniti ancora una volta: l'Osservatorio ha già vietato loro la trasferta di San Siro in casa dell'Inter. E proprio ieri, cinque ultrà della squadra azzurra sono stati arrestati a Napoli: sono accusati di estorsione.

La partita dell'Olimpico è stata considerata rischio 4.
 
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pinop
view post Posted on 11/10/2007, 22:55     +1   -1




Tutte ste regole e poi sempre casini...forse non hanno capito che con tornelli e porte chiuse non si risolve quasi niente.....
Ora si sono accaniti con i Napoletani.....bah vedremo!
 
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GIOVE78
view post Posted on 12/10/2007, 08:57     +1   -1




non entro nella questione, ma avolte credo basti trovare un "colpevole"...anche se le cose stanno cosi' ...credo siamo fuori a quella dovrebbe essere la logica comune!
 
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GIOVE78
view post Posted on 12/10/2007, 22:55     +1   -1




Roma-Napoli a porte semi-chiuse e caos biglietti
12/10/2007 - il tempo.it

Trasferta vietata ai tifosi partenopei per la gara del 20, ma potranno acquistare i tagliandi nella Capitale e in provincia. È stata una riunione fiume quella di ieri presso l'Osservatorio delle manifestazioni sportive del Viminale. Iniziata poco dopo le 16, si è protratta per l'intero pomeriggio e le linee all'interno erano divergenti, soprattutto per la gara Roma-Napoli (rischio 4).

Una parte soffiava forte verso l'apertura totale dello stadio, l'altra linea mostrava con dati oggettivi l'acerrima rivalità che ha contraddistinto le due tifoserie negli ultimi anni. Ha vinto (in parte) quest'ultima, anche perchè hanno pesato molto gli incidenti dell'8 dicembre 2005, Coppa Italia, quando il bilancio della guerriglia urbana a Napoli fu da bollettino di guerra. Quindici poliziotti feriti, ventisette ultrà napoletani fermati, nonchè l'assalto al Commissariato di Polizia di San Paolo dove erano in stato di fermo alcuni ultrà partenopei. Ma non solo. Le informative giunte dalla questura di Napoli sui «movimenti» della tifoseria azzurra non erano affatto positive per l'ordine pubblico.
Settore ospiti chiuso, quindi, sabato 20 (orario da stabilire, probabile le 18) per il ritorno del Napoli in serie A nella Capitale e obbligo da parte della società giallorossa di vendere biglietti solo nella zona di Roma e provincia. Le misure restrittive per i tifosi partenopei sono identiche a quelle «sopportate» domenica scorsa a Milano contro l'Inter. E così come abbiamo visto a San Siro, anche a Roma vedremo, probabilmente, i tifosi napoletani sparsi nei vari settori dello stadio (curva nord in particolare) agitare bandierine e sciarpe e improvvisare mini settori di tifo organizzato. Al di là degli innumerevoli residenti e tifosi del Napoli a Roma, infatti, non sarà difficile anche a tutti gli altri napoletani fare un blitz a Roma, acquistare biglietti, e poi tornare il giorno della partita. Saranno, forse, 8 mila i tifosi del Napoli all'Olimpico. Molta sorpresa anche negli ambienti della società giallorossa. Ci si aspettava misure che potessero contenere meglio i possibili disordini (accesso consentito ai soli abbonati). Per il pubblico giallorosso è a rischio il derby del 31 ottobre. Dopo gli accoltellati di Roma-Inter, infatti, al prossimo episodio di violenza le restrizioni per la società giallorossa saranno pesanti.
Ma attenzione anche ai laziali, in vista della trasferta di Livorno. Stesso indice di rischio (4), ma possiblità concessa ai biancocelesti di andare in trasferta con il solo divieto di acquisto cumulativo dei tagliandi. Stessa decisione per Juventus-Genoa. Nella riunione si è anche discusso degli striscioni contro i tifosi del Napoli apparsi sabato sera a San Siro in Inter Napoli. «L'Osservatorio- si legge nel comunicato- ha stigmatizzato il comportamento di una frangia di tifosi interisti, responsabili dell'esposizione di striscioni dai contenuti offensivi ed anti-sportivi, auspicando un positivo esito dell'attività investigativa in attesa delle decisioni della giustizia sportiva». In mattinata inoltre si è riunito l'apposito gruppo di lavoro istituito in seno all'Osservatorio che ha analizzato le domande di «qualificazione» di cinque società di formazione intenzionate a preparare gli steward
 
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GIOVE78
view post Posted on 15/10/2007, 16:25     +1   -1




Gli Ultras si difendono: “Mai contro il Napoli”.

fonte:tuttonapoli.net

“Ho sempre pagato biglietti ed abbonamenti, ho una mia attività con la quale vivo, nego di aver chiesto soldi ed ingressi alla società. E’ vero, sono considerato un capo ultras, ma non ho alcun interesse nel dare alle fiamme alla sala stampa del San Paolo”. Queste le dichiarazioni rilasciate al giudice Luigi Giordano da VB, storico capo degli Ultras72, in cella per l’incendio della tribuna stampa del San Paolo.
Nonostante i tabulati telefonici che confermerebbero l’imputazione, il leader della curva B contesta la sua partecipazione a quel raid: “Stavo nel mio circolo, in zona Gazebo, l’incendio non è opera mia”.
SP, accusato di estorsione insieme all’altro capo ultras AM, spiega: «Mio figlio gioca nella Primavera del Napoli, non avrei mai taglieggiato la società di mio figlio».




Il giudice: ultrà ancora pericolosi

Fonte: espresso.repubblica.it

L´inchiesta punta a esplorare anche eventuali pressioni per i settori del merchandising e del servizio di security

La magistratura teme altri raid al San Paolo e in trasferta
Due dei 5 fermati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere
In una missiva un indagato dice di "stare sempre addosso" al dg Marino per i biglietti

Il rischio che le «condotte violente» possano ripetersi appare «concreto ed attuale»: è l´allarme del giudice Luigi Giordano, il magistrato che ha firmato l´ordine di custodia emesso mercoledì mattina nei confronti di cinque sostenitori del Napoli. Si temono azioni teppistiche dirette «ad ottenere vantaggi e utilità dal Calcio Napoli per le partite in casa e in trasferta», soprattutto alla luce «dell´inizio del campionato di Serie A e dell´amplificazione degli interessi economici e di immagine derivanti dalla partecipazione al massimo campionato». Opportunità fornite, ad esempio, dagli introiti collegati «alle partite in casa e in trasferta, per mezzo dei biglietti omaggio, contribuzioni all´organizzazione dei gruppi di supporter, gestione del marketing e del bagarinaggio». La preoccupazione per le intemperanze di alcune frange estreme ha fatto scattare il divieto per i tifosi napoletani di seguire la trasferta di Milano e ora anche quella in programma all´Olimpico dopo la sosta. Tutto questo senza contare l´episodio, sul quale sono ancora in corso accertamenti, della bottiglietta lanciata durante Napoli-Livorno che ha costretto la società a disputare a porte chiuse la gara successiva contro il Genoa.
L´inchiesta condotta dalla Digos e coordinata dal pm Antonio Ardituro prova intanto ad approfondire i risvolti del giro d´affari collegato al mondo del pallone, partendo dall´episodio che configura il reato di estorsione ai danni della società per i fatti sfociati nel lancio di petardi durante Napoli-Frosinone dello scorso torneo di serie B. Dalle indagini è emerso che il club aveva smesso di elargire un pacchetto di 100 biglietti omaggio ai Blu Tiger, associazione di tifosi che occupa una parte del settore distinti. Questo avrebbe determinato la ritorsione studiata, è la tesi dell´accusa, da uno dei capi dei Blu Tiger, Salvatore Piccirillo, in accordo con Alberto Mattera, uno dei leader del gruppo "Ultras ‘72" della Curva B.
Ma i magistrati ritengono che gli interessi in gioco vadano ben oltre gli introiti legati al bagarinaggio. Il giudice cita come esempio infatti «la gestione del servizio di "security"», anche in considerazione delle nuove norme «che prevedono l´utilizzo degli steward; i servizi bouvet, l´amministrazione delle attività di merchandising». Per nessuno di questi settori sono contestate accuse agli indagati. Resta però uno scenario sul quale la Digos e il suo dirigente, il vicequestore Vittorio Sbordone, mantengono grande attenzione e così anche la Procura. Ieri intanto sono iniziati i primi interrogatori. Davanti al giudice è comparso Francesco Ruggiero, il capo dei Blu Tiger il cui arresto per droga spinse la società a non fornire più i tagliandi. Assistito dall´avvocato Lucio Caccavale, Ruggiero si è avvalso della facoltà di non rispondere. Agli atti sono allegate anche alcune lettere spedite dal carcere nelle quali l´indagato, parlando proprio della questione-biglietti, fra le altre cose scrive: «Martellate il direttore (Pierpaolo Marino n.d.r.) stategli sempre addosso». Si è avvalso della facoltà di non rispondere anche Vittorio Puglisi (difeso dall´avvocato Mario Bruno) l´ultrà considerato il materiale lanciatore dei petardi durante Napoli-Frosinone. Secondo l´accusa, avrebbe cucito uno stemma sul giubbino verde indossato al momento del fatto nel tentativo di «coprire eventuali tracce di bruciature causate dagli effetti degli scoppi dei petardi».
 
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GIOVE78
view post Posted on 17/10/2007, 11:17     +1   -1




Stadio vietato, protestano i tifosi del Napoli

Fonte: ilmessaggero.it

Tutti fuori dal San Paolo per protestare contro il divieto di andare a vedere la squadra. I tifosi del Napoli contestano il divieto che impedisce di poter vedere i calciatori, questa settimana in trasferta a Roma all'Olimpico.

«Tifosi napoletani sveglia! Dopo l'ennesimo abuso alla nostra città vi invitiamo a seguire la partita tutti insieme fuori al San Paolo per esprimere il nostro dissenso». Inizia così il manifesto, a firma dei tifosi della curva A, affisso in diverse zone di Napoli, che invita i sostenitori azzurri, a cui è stata vietata la possibilità di assistere all'Olimpico a Roma-Napoli, a radunarsi all'esterno dell'impianto di Fuorigrotta. «Non smetteremo mai di vivere la nostra passione», dice ancora il manifesto firmato dai supporter della Curva A.

Già in occasione della gara contro l'Inter a Milano, anche in quel caso vietata ai sostenitori napoletani, i supporter della curva A si erano ritrovati a Fuorigrotta per fare il tifo per Iezzo, Lavezzi e compagni.





 
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GIOVE78
view post Posted on 17/10/2007, 11:26     +1   -1




Intervista al leader del gruppo ultras romanista PADRONI DI CASA...


Fonte: Il Romanista

Giuliano Castellino, 31 anni, fondatore del gruppo ultras Padroni di Casa, ultimo nato tra quelli in Curva Sud (lo striscione è posizionato sulla parte bassa della vetrata), che opinione si è fatto di Roma-Napoli?
«Solito teatrino italiano. Tutti parlano tranne i diretti interessati, che forse, giustamente, sulla vicenda preferiscono calare un velo pietoso».
E i diretti interessati cosa dicono?
«Che è ridicolo che non si riesca più a vedere una giornata del Campionato libera da provvedimenti e restrizioni».
Il nostro quotidiano ha titolato: "Roma-Napoli a braccia aperte". Utopia?
«Sì».
Perché?
«Devo dirvelo? Basta con il buonismo e la demagogia.
Roma-Napoli non può essere una partita a braccia aperte».
A tuo avviso, quali misure di sicurezza dovrebbero essere adottate?
«Roma-Napoli dovrebbe essere vissuta come una partita. È possibile che una partita di calcio non sia più gestibile?».
Spalletti ha fatto un appello preciso: "Allo stadio non si va con i coltelli".
«Io credo che l’allenatore debba fare l’allenatore, il giocatore il giocatore e il tifoso il tifoso. Noi dei Padroni di casa andremo allo stadio a sostenere la Roma. E basta. Naturalmente, non tollereremo violenze in casa nostra».
Cosa successe a Napoli nel 2001?
«Sembrava di stare in Iraq. Ci aspettarono tutti, compreso le forze dell’ordine».
Parliamo di curva Sud. È unita?
«La curva Sud è una curva libera, forte e romana e come tale ha i suoi "quartieri" ed ognuno pensa al suo. Io non posso e non voglio parlare
a nome della Sud. Io posso e voglio solo parlare a nome del mio gruppo».
In curva c’è anche politica?
«Nel calcio c’è la politica. I Padroni di casa, oltre ad amare la Roma, occupano palazzi abbandonati, danno casa agli italiani e propongono
il Mutuo sociale. Ma se lo facciamo noi tutti si scandalizzano».
Totti, però, vi appoggiò quando andaste a Trigoria a manifestare.
«Totti è il più grande calciatore che la Roma abbia mai avuto e per questo lo amiamo. Ma diciamo che Totti, quando andammo a Trigoria,
fece delle dichiarazioni di circostanza. Appoggiare una battaglia come il diritto alla proprietà della casa è altra cosa...».
È vero che la curva si riconosce più in De Rossi che in Totti?
«Diciamo che la vena esplosiva di Daniele dopo i gol della Roma ci piace davvero tanto. E poi Daniele è ancora libero dalle "amicizie importanti"
di Totti...».
Padroni di casa fa riferimento a un partito politico?
«Padroni di Casa è un gruppo della Roma e quindi allo stadio porta solo i colori e l’amore per la nostra squadra. Poi è chiaro che la vita non finisce in curva e durante la settimana quasi tutti siamo impegnati in attività politiche della Fiamma, delle OSA (Occupazioni a Scopo Abitativo) e delle ONC (Occupazioni Non Conformi). Comunque abbiamo talmente
tanto rispetto per entrambi le cose, che il tutto rimane rigosamente separato. Noi questo buonsenso ce l’abbiamo».
E chi non ce l’ha?
I livornesi, la Lega Calcio, i "palazzinari", quelli che hanno affisso i manifesti in giro per Roma con Totti con il pugno che recitava "Roma
non vuole i Padroni". E tutti quei giornalisti che hanno millantato dopo i fatti di Casalbertone, che ha visto coinvolta anche la nostra sede...».
Allora parliamone...
«Come tutti sanno a Casalbertone i ragazzi del Circolo futurista hanno occupato uno spazio abbandonato da anni. Dopo averlo riqualificato,
hanno dato ospitalità a tante associazioni del quartiere ed anche al nostro gruppo. Ma tutto questo era intollerabile per chi fa dell’odio e dell’ignoranza una bandiera. Ed ecco che lo scorso luglio 150 militanti dei centri sociali hanno tentato di aggredire 15 nostri ragazzi. E poi hanno devastato la nostra sede. Il giorno dopo i giornali hanno raccontato tutta un’altra storia...».
Quale?
«Che erano stati i 15 ragazzi "armati" di scope e secchi ad aggredire 150 militanti dei centri sociali armati di bastoni, pale, caschi e sassi...».
Torniamo al calcio e alla curva. Prima parlavi dei livornesi. Roma-Livorno è una partita di calcio o una manifestazione tra fazioni
politiche opposte?
«È una partita di calcio. Almeno per noi. Certo, quando guardo la curva livornese sembra davvero altro... Ma nessuno si scandalizza».
Si può pensare solo a bandiere di una squadra di calcio in uno stadio?
«Sì, si deve. Padroni di casa allo stadio ha portato, porta e porterà sempre e solo bandiere della As Roma, farà sempre e slogan per la
squadra della capitale».
Il vostro gruppo è nato lo scorso anno. Prima facevate parte di altri gruppi?
«Alcuni sì, altri no. Comunque tutti veniamo da una lunga vita di curva... D’altronde chi ama Roma, ama la Roma. questi colori, quel simbolo e quel nome s’incarnano al momento della nascita...».
Cosa significa per voi essere ultras?
«Amare la maglia più del giocatore, essere nostalgici di un calcio che sta sparendo, amare i numeri dall’1 all’11. Seguire la squadra ovunque,
portare lo striscione in ogni stadio. Essere ultras è essere oltre, oltre i decreti, oltre i seggiolini, oltre i tornelli».
Gli ultras sono contro le forze dell’ordine?
«Gli ultras sono contro ogni prepotenza ed ogni arroganza. Sia se viene fatta da un poliziotto, sia da uno pseudo tifoso che insulta un padre di famiglia che va allo stadio con il figlio per mano».
Cosa si può dire dopo i fischi di una parte della curva al minuto del silenzio per la morte dell’ispettore Raciti?
«Che i morti, tutti, vanno rispettati, ma che come al solito si è voluto esagerare. Esasperare...
Ogni domenica vengono insultati tifosi morti, eppure nessuno si scandalizza».
Oltre calcio e politica, fai parte di un gruppo musicale, La Peggio gioventù. Che obiettivi vi ponete attraverso la musica?
«Attraverso la musica vogliamo raccontare la nostra vita, le nostre conquiste, i nostri sogni, la nostra romanità... Ed anche il nostro amore
per Roma e la Roma».
Ultima: che opinione hai del "Il Romanista"?
«Il Romanista è il giornale del tifoso romanista quindi è il nostro giornale, anche se, a volte, tende troppo a sinistra. Comunque è un giornale libero ed averci dato spazio ne è l’ennesima riprova.
 
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yram_1978
view post Posted on 17/10/2007, 14:33     +1   -1




Roma capitale ;) !!!
 
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alfo1
view post Posted on 17/10/2007, 20:24     +1   -1




rispetto la tifoseria della roma e ho già detto che assieme a quella del napoli la ritengo la migliore d'italia e non solo, ma quest' intervista mi ha fatto vomitare: forse sto tipo ignora che uno dei più bei gemellaggi che la storia del calcio ricordi è stato proprio napoli-roma (negli anni 80) poi è successo quel che è successo e si sa i peggiori nemici (nel calcio come nella vita) sono quelli che un tempo erano amici...comunque io questo gruppo non l'ho mai sentito e non me ne frega più di tanto ma perchè non si fanno chiamare "pagatori di affitto"? dai è più simpatico...
 
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Realeidealeultras
view post Posted on 17/10/2007, 21:03     +1   -1




CITAZIONE (alfo1 @ 17/10/2007, 21:24)
rispetto la tifoseria della roma e ho già detto che assieme a quella del napoli la ritengo la migliore d'italia e non solo, ma quest' intervista mi ha fatto vomitare: forse sto tipo ignora che uno dei più bei gemellaggi che la storia del calcio ricordi è stato proprio napoli-roma (negli anni 80) poi è successo quel che è successo e si sa i peggiori nemici (nel calcio come nella vita) sono quelli che un tempo erano amici...comunque io questo gruppo non l'ho mai sentito e non me ne frega più di tanto ma perchè non si fanno chiamare "pagatori di affitto"? dai è più simpatico...

concordo con tutto cio' che l'amico alfo1 ha scritto (e' normale che uno scriva e dica cose piu' o meno vere) ma sottolineo l'importanza che,nel 2007,dopo tutti sti casini,nascano ancora dei Gruppi Ultras. Lo so che e' la classica goccia nell'oceano ma tutto questo in cuor mio mi rende felice. AVANTI ULTRAS!!!
 
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GIOVE78
view post Posted on 18/10/2007, 12:18     +1   -1




biogna tener presente che Roma, come tante altre realtà metropolitane, vede molte influenze in ottica ULTRAS! tanto è vero che se si vuol essere obbiettivi e giusti, determinate realtà vedono l'influenza di stuazione che ben poco hanno a che fare con il calcio e con l'essere ultras in generale!!!
l'esempio della politica non è un caso, ma dall'intervista si evince come, se pur a Roma credono di lasciare la politica a casa, poi un Roma-LIVORNO diventi un "derby" politico...
allora ti sorge il dubbio???
..gli ultras che fino hanno fatto...fanno politica, perchè se loro volessero determinate cose cercherebero di non farle accadere!!!
allora per un attimo pensi che la curva sia divenuto la "piazza" degli anni del 68...forse il nuovo luogo dove poter far politica, deviando per un attimo il motivo per cui nasce e per cui dovrebbe continuare a vivere!!!
logicamente, il discorso non vale , per fortuna per l'italia intera!!!
ma di uno cosa sono sicuro se veramente la realtà del tifo sta scomparendo...molti "pseudo-ultras" hanno le loro e non poche colpe!!!
 
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GIOVE78
view post Posted on 19/10/2007, 10:22     +1   -1




Scontri all’Olimpico, sventato piano ultrà
Minacce tra napoletani e romanisti scoperte dalla Digos: mille volevano raggiungere la Capitale




Scambio di minacce, «appuntamenti» sull’autostrada e nei pressi dello stadio Olimpico. È stato sventato il blitz di quasi mille ultrà del Napoli: erano pronti a recarsi sabato a Roma, nonostante la chiusura del settore riservato agli ospiti, per scontrarsi con i romanisti. Evitata la guerriglia grazie alle informative trasmesse al Viminale dalla Digos di Roma e di Napoli, quest’ultima diretta dal vice questore Antonio Sbordone. «C’erano manifestate intenzioni da parte di alcune frange di tifoserie di provocare scontri e incidenti dentro e fuori lo stadio Olimpico e per questo motivo è stato deciso di limitare l’accesso alla partita ai soli abbonati della Roma», ha spiegato il prefetto di Roma, Carlo Mosca. Ha inasprito l’indicazione dell’Osservatorio (chiusura del settore ospiti e vendita dei biglietti solo a Roma): avranno accesso all’Olimpico i 27.313 abbonati della Roma, anche per i tifosi giallorossi niente tagliandi. L’ad del club, Rosella Sensi, non è amareggiata per il mancato incasso (almeno 700mila euro): la Roma temeva che potessero scoppiare scontri tra le tifoserie e l’Olimpico, diffidato, è a rischio squalifica. La Digos ha scoperto il piano di una «partenza di massa» di ultrà azzurri e nell’informativa trasmessa al Viminale ha anche ricordato gravissimi precedenti, come gli incidenti scoppiati al San Paolo nel 2001 e nel 2005. Sabato ci saranno controlli presso le stazioni ferroviarie e i caselli autostradali per verificare eventuali passaggi di ultrà diretti a Roma. L’arresto di cinque tifosi dei gruppi Ultras 72 e Blue Tiger, avvenuto otto giorni fa su ordine della Procura di Napoli, non ha eliminato il problema della violenza: massima è la vigilanza, anche durante la settimana, sui gruppi organizzati. Lunedì il questore Oscar Fioriolli e il capo della Digos invieranno all’Osservatorio la relazione su Napoli-Juve, anticipo serale di sabato 27 ottobre. La partita è attesissima, a Napoli sono stati venduti 15mila biglietti in tre giorni. Se emergessero preoccupazioni per l’ordine pubblico, potrebbero essere adottati nuovi drastici provvedimenti, come la chiusura del settore per i tifosi della Juve. Ieri sono apparsi a Napoli nuovi manifesti firmati da gruppi della curva A: «C’è un tentativo di distruggere il Napoli, vietandoci con inutili e stupide leggi di seguire le partite. L’odio campanilistico esiste da secoli ma come al solito paghiamo solo noi». Sollecitato l’intervento di De Laurentiis da parte di questi gruppi, che hanno convocato altri tifosi sabato all’esterno dello stadio per seguire Roma-Napoli via radio: niente tv, in segno di protesta. Sulla totale o parziale chiusura degli stadi è imminente un incontro chiarificatore tra il capo dell’Osservatorio, Felice Ferlizzi, e il presidente della Lega, Antonio Matarrese, che ha chiesto l’intervento dei prefetti perché «ci sono troppe partite a rischio 4», quello che indica il maggiore pericolo. Il divieto d’accesso per i tifosi dell’Inter per una partita nell’anello superiore della curva Nord di San Siro, dopo le offese ai napoletani, è una novità che fa discutere. «Decisione forte», il commento di Moratti, il presidente che conferma il ricorso dell’Inter. «Siamo perplessi», la valutazione di Galliani, ad del Milan. «Siamo stati noi a volere la chiusura di un settore isolato negli stadi», il rilievo di Lotito, presidente della Lazio. Calcio diviso anche su questo.

 
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372 replies since 10/10/2007, 14:24   1068 views
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