NEWS E COMUNICATI " LE CURVE DI SERIE A", ARCHIVIO NEWS 09-2007 / 05-2009!

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DeepBlueDeath
view post Posted on 6/11/2007, 12:36     +1   -1




La vostra repressione
non fermerà mai la nostra passione!
 
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Espressione92
view post Posted on 6/11/2007, 13:35     +1   -1




Napoli: incidenti fuori dal San Paolo, feriti 2 agenti
Un arresto, una denuncia e due carabinieri feriti


Fonte: ansa.it

Un arresto, una denuncia e due carabinieri feriti: e' il bilancio dei disordini verificatisi all'esterno del San Paolo prima di Napoli-Reggina. I primi problemi si sono verificati nell'area di pre-filtraggio. In molti hanno cominciato a spingere e due carabinieri sono rimasti feriti, uno alla spalla e l'altro al viso. Nella zona dei tornelli, poi, un ventinovenne ha rotto il braccetto di un tornello ed e' stato arrestato. Una denuncia, infine, per possesso di biglietto contraffatto.
 
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Espressione92
view post Posted on 8/11/2007, 14:27     +1   -1




Risse e follie sul web, l´ennesima bravata degli ultras azzurri
TIFO VIOLENTO - Il film degli scontri cliccato da migliaia di utenti


Fonte: espresso.repubblica.it


I disordini di domenica scorsa davanti alla curva A del San Paolo sono ora al vaglio dell´Osservatorio del Viminale che si pronuncerà domani su eventuali provvedimenti a carico dei tifosi del Napoli. Già compromessa, comunque, la trasferta di sabato a Palermo: non ci sono traghetti di linea per riportare a casa i supporter azzurri dopo le 22.30 e la prudenza sconsiglia di lasciarli bivaccare una notte intera nel capoluogo siciliano. Intanto ieri la società è stata multata dal giudice sportivo per l´accensione sugli spalti di dieci bengala e due fumogemi nel corso della gara con la Reggina. Diecimila euro di ammenda, l´ennesimo esborso causato da una tifoseria turbolenta. Che, con frequenza crescente, celebra le sue gesta anche sul web.
Migliaia e migliaia di click e la violenza dei sedicenti tifosi entra nelle case di tutto il mondo. C´è una vetrina su internet che mostra il delirio di teppisti con sciarpe e bandiere azzurre. E ci sono centinaia di fanatici o di curiosi che frequentano questo girone del tifo degenerato. Basta andare su youtube e digitare nel motore di ricerca "scontri Napoli", "tifoseria Napoli" o "ultras Napoli" e scegliere un video. In numerosi casi si tratta di immagini poco chiare, girate con telefonini cellulari da postazioni di fortuna. Raramente l´autore del film si trova al centro dei disordini. Ma questa bacheca della violenza raccoglie materiale assai eterogeneo: spezzoni di antichi telegiornali, riprese che rivelano una regia esperta, montaggi di fotogrammi che celebrano la "mentalità" hooligan. Anche il sottofondo audio è quanto mai vario. Si va dal commento stupito, spaventato o rabbioso di chi assiste in diretta agli eventi, agli slogan dei supporter in corteo, fino ai Carmina Burana cui è affidato l´improbo compito di nobilitare immagini di pullman presi a sassate, pantere in fiamme e battaglie combattute a colpi di cinghiate.
Il gradimento riscosso da questi video è a dir poco sbalorditivo: "Ultras Napoli a Firenze" è stato visto in sette mesi quasi 148 mila volte. Roba da far impallidire molte pellicole del cinema nostrano. Il contenuto? Poco più di tre minuti di marcia di avvicinamento di qualche centinaio di tifosi all´Artemio Franchi di Firenze tra canti minacciosi e scritte in carattere gotico in sovrimpressione che ostentano spavalderia. Di diverso tenore i commenti lasciati dagli internauti al termine della visione. C´è chi si esalta, anche da nazioni lontane, e chi condanna gli atti vandalici.
Una galleria del teppismo, quella visitabile su Youtube, che prevede un identico copione con ambientazioni diverse: a Pescara un gruppetto di ultrà riesce a sfondare (era il 25 novembre 2006) un cancello presidiato da una ventina di poliziotti nonostante il continuo ricorso di questi ai lacrimogeni. Nel settore ospiti di Firenze va in scena un prolungato tafferuglio con le forze dell´ordine ("ammirato" oltre 40 mila volte), a Foggia le violenze sono precedute da una lunga dichiarazione di guerra che rimbalza da una curva all´altra, a Salerno l´aggressione si consuma ai danni di poliziotti che provano ad arginare i napoletani nel cortile dell´Arechi. Un campionario di scorribande che ben spiega la reiterata attribuzione del "rischio 4" alle gare del Napoli.


Il Viminale: niente Palermo per i tifosi del Napoli
Fonte: www.ilmessaggero.it

I tifosi del Napoli potranno agitare le loro bandiere soltanto davanti allo schermo di un televisore. L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale ha infatti stabilito che non potranno assistere all'incontro in programma sabato prossimo tra Palermo e Napoli. I

n una nota si legge: «L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive dopo aver attentamente valutato il comportamento tenuto dalla tifoseria partenopea in occasione delle gare con la Juventus e la Reggina al San Paolo e durante la trasferta a Firenze, ha ritenuto necessario intervenire nuovamente con misure interdittive per la partita di Palermo, a causa di una spiccata propensione alla illegalità che i supporter napoletani hanno puntualmente confermato in tutte le citate occasioni».
 
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Espressione92
view post Posted on 10/11/2007, 13:15     +1   -1




Il derby del regno delle due Sicilie
fonte: IL MATTINO

L´amicizia tra ultras napoletani e palermitani, dunque, non cambia di una virgola la determinazione dell´osservatorio: chiuso il settore ospite, vietata la vendita dei biglietti al di fuori della provincia di Palermo, annullamento dei tagliandi già venduti al di fuori di questa zona. A pesare sulla scelta, anche le difficoltà per il rientro a Napoli al termine della partita: non ci sono traghetti dopo le 22.30, troppo rischioso, a giudizio dell´osservatorio, lasciare centinaia di tifosi in giro per la città tutta la notte.

«È una decisione che ci amareggia, penalizza tanti tifosi per bene del Napoli e toglie la possibilità di una serata di festa tra due tifoserie legate da una simpatica amicizia», è il commento di Pierpaolo Marino, che fino all´ultimo aveva confidato in una soluzione diversa: «Peccato, sarebbe stata la festa delle Due Sicilie», osserva con rammarico il direttore generale azzurro, al quale fa eco il presidente del Palermo, Zamparini: «Una scelta inconcepibile, ma per me è proprio l´idea politica di un osservatorio a essere inconcepibile: quando i politici incompetenti mettono le mani, fanno solo danni», sottolinea il patron rosanero, che si dice «avvilito e preoccupato per questa situazione».
 
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Espressione92
view post Posted on 12/11/2007, 15:22     +1   -1




La guerriglia
«Non si gioca»: a Bergamo vincono gli ultrà
Sfondate le barriere di protezione, sospesa Atalanta-Milan. Minacce a Doni e Bellini


fomte: IL MATTINO

Il giudice sportivo deciderà sulle partite della giornata di ieri. In questa occasione dovrebbe sanzionare l’Atalanta con la sconfitta a tavolino (0-3) per gli atti di violenza commessi dai propri tifosi (tentata invasione, lancio di petardi e cori ingiuriosi) che hanno determinato la sospensione della partita con il Milan. Come pena aggiuntiva, per la responsabilità oggttiva del club, dovrebbe arrivare anche la squalifica del campo e una sanzione economica. Pertanto la partita con il Napoli, in programmail 2 dicembre, si giocherebbe in campo neutro e non a Bergamo. Stessa sorte per il Taranto (serie C1), i cui tifosi hanno fatto sospendetela gara con la Massese.

 
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Espressione92
view post Posted on 16/11/2007, 01:13     +1   -1




Comunicato Ufficiale Curva Fiesole
Fonte: in riferimento ad articoli....
in riferimento ad articoli comparsi oggi sulla stampa nazionele, che riportano affermazioni false, inerenti agli avvenimanti accaduti Domanica 11 Novembre, dopo la tragica morte di Gabriele Sandri, tifoso della LAzio, tutti i Clubs della curva fiesole comunicano quanto segue:

1. Non accettiamo assolutamente affermazioni false o tendeziose sul comportamento da noi tenuto domenica prima, duranre e dopo la partita Fiorentina - Udinese.
2. Nella forte tensione del momento, in emergenze in mezzo a mille notizie, molto diverse fra loro che arrivavano da altri campi , per i nostri responsabili è stato assolutamente impossibile far togliere immediatamente lo striscione grande che è al interno del campo, mentre sono stati immediatamente rimossi nell' arco di 10 minuti quelli sulle nostre balaustre. Tutti senza nessuna distinsione.! Poco dopo è stato rimosso anche quello grande!
3. Durante la partita non ci sono stati canti e cori, tanto meno contro gabriele che contro i laziali. Fatto che voremmo ribadire con estrema chiarezza.
4. Se qualcuno invece avesse come disegno di strumentalizzare questo doloroso evento per scopi a noi molto chiari, se lo levi dalla testa. Ricordiamo a questi infami alcuni valori fondamentali per un ultras: Lealtà e Rispetto.
5. Nonostante i tifosi della Lazio abbiano ricevuto informazioni assolutamente false sul nostro presunto comportamanto, abbiamo ritenuto di manifestare il nostro profondo rispetto per loro e il loro fratello Gabriele morto, accogliendo il loro invito a non partecipare ai funerali in forma ufficiale, pur non essendo responsabili di ciò che veniva scritto.
6. Concludiamo questo comunicato ufficiale ribadendo con forza, senza possibilita di fraintese, la nostra vicinanza ai famigliari di Gabriele Sandri, a tutta la tifoseria laziale, onorando pur nelle nostre differenze di fede calcistica, il loro onore e la loro moralità.
7. Diffidiamo chiunque a diffondere notizie false,tendenziose, da infami che hanno l'unico scopo di destabilizzare e creare inutili tensioni. Su questo saremo vigili e reagiremo uniti con tutti i mezzi necessari.

iI Clubs della Fiesole
 
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Espressione92
view post Posted on 17/11/2007, 13:25     +1   -1




Comunicato Ultras Tito Cucchiaroni: Venga fatta chiarezza

FONTE:UTC ;

Gli Ultras Tito Cucchiaroni intendono prendere posizione su cio' che e' stato detto e scritto in questi giorni, relativamente ad una ipotetica, quanto infondata unione violenta tra Ultras e No Global prevista per la manifestazione di sabato 17 Novembre.

Per cio' che e' successo a Gabriele, gli UTC NON intendono partecipare a quella che e' e sara' una manifestazione indetta per chiedere la verita' sui fatti del G8.
Pensiamo altresi' che accumunare queste due vicende cosi' tragiche e per certi versi simili, possa invece far comodo a qualcuno.

La nostra speranza e' che venga fatta chiarezza su queste due storie ancora troppo oscure.
Infatti il nostro timore e' che tutto si concluda con la solita "CACCIA ALLE STREGHE" all'italiana.

Vogliamo concludere ricordando (semmai ce ne fosse ancora bisogno) quello che per sempre sara' il nostro modo di essere ultras , lontano cioe' da qualsiasi ambiente politico.

ULTRAS TITO CUCCHIARONI PAOLO MANTOVANI 1969
 
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Espressione92
view post Posted on 17/11/2007, 13:28     +1   -1




Curva Fiesole: Le parole di "Passarella" e qualche riflssione

FONTE: fiorentina.it

Stefano Sartoni, detto Passarella, presidente del Cav, è stato ieri sera ospite della trasmissione sportiva di Rete 37 "La Sfida Viola", condotta da Mario Tenerani e Xavier Jacobelli. Il capotifoso responsabile della Curva Fiesole, uno dei referenti della questura fiorentina, dell'amministrazione comunale e della società AcfFiorentina, è entrato nel merito del racconto sulla convulsa giornata di domenica allo stadio Franchi. Dalla sua "convocazione" alle decisioni prese in curva, alle successive dimissioni. Passando per le definizioni della cosiddetta "mentalità ultras".

Una serie di dichiarazioni, quelle di Stefano Sartoni, che sono interessanti da leggere. Quindi Fiorentina.it le pubblica oggi, ma trasgredendo (per una volta che tale resterà e in questa forma molto particolare provvista di corposo cappello) una autoregolamentazione che abbiamo deciso di darci dopo la tragedia di Catania alcuni mesi fa.

Ovvero non riconoscere, dando spazio autonomo, il ruolo del capotifoso. Questo ferma restando la nostra convinzione sulla buona fede e l'onestà di chi oggi svolge quel ruolo a Firenze. La scelta fu fatta perchè ritenevamo la radio e il nostro sito mezzi inadatti per ospitare dichiarazioni dei cosiddetti capitifosi. Sui nostri canali di comunicazione, con tutto il rispetto, l'opinione di un cosiddetto capotifoso deve valere quella di un qualsiasi tifoso che dibatte attraverso i messaggi spediti a fiorentina.it o gli sms che arrivano in radio.

Ciò non significa che non si debba dar spazio all'indagine giornalistica o all'intervista che abbiano a soggetto questo o quel capotifoso, questo o quell'episodio legato alla tifoseria organizzata. Lo possiamo fare anche noi, e in questo caso lo facciamo. Ma a nostro avviso è, al limite, la carta stampata il mezzo più adatto a farlo, poichè la "voce" di queste figure del tifo arriva al lettore mediata dalla capacità di critica del giornalista. Attraverso un linguaggio letterario che faccia ben intendere la valenza di frasi come, ad esempio, una di quelle riportate nel virgolettato di Sartoni "la cultura ultras prevede giusto o non giusto scontrarsi con le tifoserie nemiche". Una frase che va contestualizzata, spiegata e doverosamente criticata. Difficile farlo correttamente nell'economia di spazi e ruoli connaturata ad una trasmissione radio o tv.

A nostro avviso non è quindi equilibrato uno spazio televisivo, radiofonico o, con dei distinguo, internet, che riconosca ai cosiddetti capitifosi, sempre con tutto il rispetto verso le persone, il ruolo di soggetti autorevoli nel contesto dell'opinione giornalistica sul mondo calcio.

Abbiamo parlato di nostra scelta, di nostra opinione, questo per rimarcare il rispetto verso quei colleghi e quelle testate che non la pensano come noi e che scelgono diversamente. Per essere corretti fino in fondo esercitiamo la memoria su noi stessi e ricordiamo a tutti che su questo tema abbiamo cambiato idea, progressivamente negli anni e definitivamente dopo l'omicidio di Filippo Raciti che ci ha scosso come giornalisti sportivi e come uomini.

Negli anni passati infatti, anche fiorentina.it usava il "vecchio metodo", quindi non vogliamo puntare l'indice su nessuno. Tant'è che sono in molti a pensarla diversamente, compresi i responsabili dell'ordine pubblico di questa città, gli amministratori comunali, i dirigenti della AcfFiorentina, che riconoscono un ruolo importante a molti capitifosi e che anzi li incoraggiano e li aiutano a rafforzare il loro ascendente sugli altri tifosi, probabilmente per comprensibili motivi pratici tesi ad impedire l'insorgere di ali più estreme e meno controllabili nel tifo.

A nostro avviso, e ribadiamo ancora che si tratta di opinioni, questo sistema di "governance" non è corretto. Sul piano teorico, per ovvi motivi etici. Sul piano pratico poichè riteniamo che in un tempo medio il riconscere ai capitifosi il ruolo di soggetti autorevoli, porti giocoforza alla nascita di altri capitifosi, non allineati e antagonisti ai primi, che prima o poi aumentano il loro potere su parti consistenti della tifoseria.

Ma non vi annoieremo ancora. Ecco quindi, vistosamente mediato dalle tante righe qui sopra, il virgolettato dell'intervento tv di Stefano Sartoni:



Stefano Sartoni:" Domenica verso le 13,15-13,30 ho ricevuto due telefonate una dalla Questura e una dalla società Viola, ci siamo ritrovati nella sede della Fiorentina...

Mencucci ci ha detto che forse fermavano il campionato e che per loro era tutto tranquillo... gli striscioni, come prescrive la legge, vengono motanti dalle 09.30 e possono essere tolti solo dopo la partita. Ho detto che avrei parlato con i responsabili della curva...

Siamo entrati in curva e abbiamo parlato, mi assumo la responsabilità, era un momento delicato, continuava ad arrivare gente, in quel momento levare gli striscioni era possibile, ma non togliere quello dal campo. In quei momenti ognuno dice la sua e te sei lì che devi prendere la decisione. Io ho deciso per ora rimaniamo così, iniziamo la partita e poi vediamo...

A quel punto c'è stata qualche discussione, non tutti erano d'accordo, in quel momento ho mollato e ho detto fate quello che volete. Gli ho detto prendete voi una decisione. Loro hanno deciso di fare silenzio e non lanciare i cori per un quarto d'ora....

Quando è iniziata la partita c'è stata ancora tensione perchè c'era chi voleva levare gli striscioni...

Uno steward nostro amico si è preso la responsabilità di togliere lo striscione in campo e quindi abbiamo tolto gli altri dalla balaustra....

La mentalità ultras è nata come gruppi organizzati che seguono la squadra, fanno coreografie, portano i tamburi e, giusto o non giusto, vogliono scontrarsi con le tifoserie nemiche. Ora non mi sembra più che ci sia questa mentalità ultras. Oggi c'è invece la caccia al poliziotto, è così da qualche anno, questa non è più mentalità ultras ma è il movimento ACAB che viene dall'Inghilterra, è un movimento contro la Polizia...

A noi vecchi ultras ci porta allo stadio il voler tifare la squadra anche in trasferta. Noi quando c'è stata la tragedia dell'ispettore Raciti ci siamo riuniti e abbiamo detto che o si chiude o ci mettiamo a fare un dialogo per portare avanti il nostro dfiscorso ultras....

A Firenze non è che come uscito sul quotidiano Avvenire che i tifosi sono amici della Polizia. Io faccio presente che a me 15 giorni fa hanno notificato un rinvio a giudizio per il corteo della stazione Campo di Marte. Sicchè se fossi tanto amico della Polizia... quindi non parliamo di amicizia con la Polizia....


Martedì ci è giunta la notizia che non eravamo graditi al funerali di Sandri, sembra che la notizia sia giunta da Firenze. In Curva ci sono 12mila persone come testimoni e tutti possono dire che cori contro Sandri non ne sono stati certo fatti. Non accettiamo queste infamie, ma sembra che a riferirlo sia stata gente che frequenta la Curva Fiesole....

Siamo gemellati dal '73 col Verona, a noi è arrivata questa notizia proprio dai veronesi e abbiamo contattato loro per avere spiegazioni, poi qualcuno di noi è andato a Roma in forma anonima per avere spiegazioni.... I cori contro Sandri o contro i laziali non sono stati fatti. Sto aspettando da ieri la telefonata degli ultras della Lazio che mi è stata annunciata, ancora non l'ho ricevuta....

Dopo la morte di Spagnolo facemo una riunione e decidemmo di esporre in tutte le curve "basta lame basta infami" la Fiesole l' ha sempre rispettata..

Le mie dimissioni? Non credo sia importante parlarne, vedremo..."

Stefano Prizio
 
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Espressione92
view post Posted on 18/11/2007, 12:24     +1   -1




NESSUNA TIFOSERIA AL SAN PAOLO!


Un'altra restrizione. Dopo lo stop alle trasferte, che per i tifosi del Napoli durerà per tutto il campionato, l'Osservatorio del Viminale ha sbarrato i cancelli del San Paolo ai sostenitori ospiti. Il provvedimento è stato ufficializzato ieri, con specifico riferimento alla prossima sfida tra gli azzurri e il Catania, in programma a Fuorigrotta domenica 25. È già sicuro, però, che non si tratterà di un divieto soltanto occasionale. La chiusura totale del settore Ospiti, infatti, non è stata causata dalla pericolosità degli ultrà siciliani «che hanno avuto un comportamento molto positivo in questo scorcio della stagione», ma piuttosto, si legge nel dispositivo «dalla particolare connotazione di rischio della partita nel capoluogo campano». Una sede evidentemente considerata poco gestibile, a prescindere dal nome degli avversari della squadra di Reja. I tifosi del Napoli fanno paura, in casa e in trasferta. Si spiega così la contromossa del Viminale, che vuole evitare ogni contatto tra gli ultrà azzurri e i loro "colleghi" di tutt'Italia. Il San Paolo, d'ora in poi, verrà quasi sempre bandito ai sostenitori ospiti. Impensabile, dopo lo stop imposto ai fan del Catania, che l'Osservatorio possa dare il via libera a quelli di Roma, Lazio, Inter, Milan, Atalanta, Samp, Livorno, Empoli e Reggina, per far gli esempi più eclatanti di tifoserie ritenute nemiche. L'emergenza, salvo rare eccezioni, è dunque destinata a durare per tutto il campionato. Ne è consapevole Aurelio De Laurentiis, che ieri mattina ha partecipato a Roma al vertice tra tutte le società di serie A e B. «La violenza va condannata senza mezzi termini, dobbiamo fare tabula rasa e ricominciare tutti insieme da zero», ha preso posizione il presidente del Napoli, solidale con il collega dell'Atalanta Ruggeri. «È stato coraggioso a denunciare i violenti della curva e sarò sempre al suo fianco, ma è necessario salvaguardare anche quei milioni di veri tifosi che ci seguono ogni domenica», ha fatto un distinguo il numero uno azzurro, chiedendo soluzioni pratiche per contrastare i teppisti. «Noi presidenti - è uscito allo scoperto De Laurentiis - purtroppo siamo impotenti di fronte al malgoverno che ha gestito in questi anni il mondo del calcio. Il campionato non si deve fermare, ma servirebbe una commissione permanente per cambiare le regole in un'ottica più internazionale, perché in Italia siamo vecchi e provinciali». Niente da dire, invece, sul divieto delle trasferte. «I prefetti conoscono meglio di noi la situazione della sicurezza. Non me la sento d'entrare nel merito delle loro scelte», ha concluso il suo sfogo il numero uno azzurro, tra i più determinati nel corso della riunione romana. La battaglia contro i violenti è appena iniziata. Il Napoli la dovrà combattere in prima fila.

fonte. calciocampania.com
 
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pinop
view post Posted on 19/11/2007, 15:21     +1   -1




La curva nord dello stadio di Bergamo restera' chiusa sino al 31 marzo 2008 e Atalanta-Milan verra' rigiocata a porte chiuse.

Sono le decisioni del giudice sportivo dopo la sospensione al 7' della partita, lo scorso 11 novembre, per le intemperanze di alcuni tifosi della curva nord.
La gara, preceduta da incidenti provocati dai tifosi di entrambe le squadre, ha avuto regolarmente inizio alle 15.10. Subito dopo, ''sostenitori locali, annidati nella 'curva nord', in rapida successione, lanciavano sul terreno di giuoco due fumogeni, facevano esplodere un potente petardo ed iniziavano lo sfondamento, con calci e mediante un pesante oggetto metallico, della recinzione in plexiglass che delimita il settore di pertinenza, ignorando gli appelli rivolti loro da numerosi calciatori atalantini''. Alle 15.17 il dirigente del servizio di ordine pubblico, ''a giuoco ormai fermo, comunicava all'arbitro ed ai rappresentanti della Procura federale, sul terreno di giuoco, che il Questore aveva disposto la sospensione 'temporanea' della gara, per cui le squadre facevano rientro negli spogliatoi, mentre buona parte degli spettatori manifestava sonoramente il proprio dissenso''. Alle 15.45 all'arbitro veniva comunicato il provvedimento del questore ''con cui veniva disposta la sospensione 'definitiva' della gara''. Il giudice sportivo evidenzia che la sospensione della partita e' legata ai provvedimenti delle autorita' di pubblica sicurezza ai quali ''l'arbitro si e', doverosamente e puntualmente, attenuto''. ''Esula (e' ovvio, ma giova sottolinearlo) dai limiti funzionali di questo Organo di Giustizia Sportiva ogni considerazione nel merito sui provvedimenti adottati dall'autorita' di P.S. ma, nel contempo, questo Giudice ritiene che tale intervento istituzionale, per le peculiari finalita' perseguite e per le modalita' di attuazione, costituisca una 'circostanza di carattere eccezionale'", prosegue il giudice.
''Conseguentemente, va disposta la ripetizione della gara che, sia detto incidenter tantum, e' stata formalmente 'interrotta' dopo sette minuti dall'inizio ma che, di fatto, e' stata 'non disputata', neppure in tale breve lasso di tempo, per il delinquenziale comportamento di un gruppo di spettatori della 'curva nord''', si legge ancora nel comunicato ufficiale. L'Atalanta deve rispondere del comportamento dei ''propri sedicenti sostenitori'' a titolo di responsabilita' oggettiva, ''con l'assoggettamento ad una sanzione che, per la sua funzione retributiva e per la sua finalita' di prevenzione, deve essere commisurata alla particolare gravita' dei fatti addebitati, ai negativi precedenti disciplinari ed al concreto pericolo di ulteriore recidivita', e che, per converso, deve riflettere l'attribuibilita' degli illeciti comportamenti in via esclusiva agli spettatori del settore denominato ''curva nord'', nonche' la concreta cooperazione offerta dalla Societa' alle Forze dell'ordine ed il lodevole atteggiamento assunto in campo dai suoi tesserati''.

Edited by Espressione92 - 19/11/2007, 15:33
 
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Espressione92
view post Posted on 20/11/2007, 15:41     +1   -1




Sabato e domenica sciopero del tifo in tutta la serie Italia

Fonte: www.curvanordmilano.net

Sabato e domenica stop al Tifo in tutta Italia

Dopo i due incontri Nazionali tra le rappresentative Ultras tenutisi nel corso di questa settimana, la Curva Nord ha deciso di accogliere l'iniziativa di sospendere il tifo nella prossima giornata di campionato.

Tra le diverse proposte presentate dalle Tifoserie presentatesi nei due incontri, quella della sospensione del tifo è risultata essere la più condivisa e la Nord auspica che anche le Tifoserie che non hanno potuto intervenire possano rispettarla.

L'astensione dal tifo a livello nazionale alla ripresa dei campionati professionistici vuole esser intesa come forma di dissenso verso la criminalizzazione degli Ultras, come richiamo dei mezzi d'informazione al loro dovere deontologico e del rispetto del diritto d'informazione dei Cittadini ma soprattutto per ribadire il desiderio di aver Giustizia per Gabriele Sandri.

Sabato e domenica facciamo sì che il Nostro silenzio valga più di mille parole ...

AVANTI CURVA NORD !!!
 
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Espressione92
view post Posted on 20/11/2007, 15:58     +1   -1




Atalanta, gli ultrà: "La città ci massacra per un vetro rotto"

Fonte: LA STAMPA

La città ci sta massacrando». Detta da un ultrà di lungo corso come il Baffo, uno che nella curva Nord dell’Atalanta ci milita da più di quarant’anni, la frase rende bene l’idea di quanto i fatti di una settimana fa abbiano deteriorato i rapporti fra la «Bergamo per bene», quella delle istituzioni, dei tifosi tranquilli e della società di calcio, e i suoi ultras.

È il giorno della maxisanzione che punisce i supporter della Nord con oltre quattro mesi di chiusura della loro curva, fino al 31 marzo, una mazzata pesantissima per chi vive di pane e Atalanta. Ma non è solo questo il punto: è come se la crepa, aperta a colpi di tombino nel plexiglas dagli ultras inferociti, si fosse allargata fino a formare un fossato di risentimento fra la città e lo zoccolo più duro del tifo. Una frattura insanabile, i cui segni si potevano vedere e sentire già la domenica della morte di Gabriele Sandri: «Quel giorno ci siamo sentiti dare dei figli di puttana da 25 mila persone, mi sono arrivati gli sputi della gente», racconta Francesco Palafreni detto Baffo, 53 anni, di professione artigiano, sposato con un figlio, che mentre la recinzione veniva giù parlava animatamente con i giocatori, chiedendo che tornassero negli spogliatoi.

Nella stessa curva non tutti hanno gradito, c’era molta confusione, ma loro, gli ultrà, dicono di non aver niente da rimproverarsi: «Anche se a Bergamo sono considerato peggio di quello che ha sparato, anche se oggi, dopo 40 anni di curva, mi verrebbe da mollare tutto, rifarei tutto quello che ho fatto. Qualcuno potrà avere esagerato, ci possono essere stati eccessi, ma di qui a criminalizzarci tutti ce ne corre. E ora siamo del tutto isolati dalla città».

La sindrome dell’accerchiamento corre ora attraverso un gruppo ultrà – la Curva Nord Atalanta 1907 che da tempo ha preso il posto delle vecchie Brigate neroazzurre – conosciuto per essere fra i più coriacei e temuti d’Italia anche se, secondo il codice ultras, gode fama di una certa correttezza, perché negli scontri non ricorre alle lame. A sentir loro, la settimana scorsa la Nord è stata attaccata con durezza inusitata soprattutto dai media locali, dalla società e, naturalmente, dall’autorità che ha disposto gli arresti per otto tifosi. L’ultima bastonata ieri, con la squalifica della curva: «No che non me l’aspettavo, pensavo che avrebbero sospeso per 3-4 giornate, invece hanno chiuso la curva per quattro mesi per un vetro rotto. A me sembrano più gravi i cori razzisti». Ma giornali e tv insistono, e danno sfogo alla rabbia degli altri tifosi atalantini, che non ci stanno a essere ostaggi degli ultras: «Anni addietro abbiamo passato momenti critici, ma mai come stavolta: sono stato insultato in televisione, sono arrivati cento messaggi in cui mi attaccano pesantemente, e adesso sto verificando se ci sono estremi per andare per vie legali».

Con la società i rapporti sono in frantumi: il comunicato di condanna della curva del presidente Ruggeri, firmato da tutti i giocatori, viene inteso come un gesto opportunistico, per limitare i danni. Con la squadra invece c’è «un ottimo rapporto: hanno subìto il comunicato, ma poi sono usciti con un secondo in cui, pur condannando la violenza, invitavano a non criminalizzare la curva». Da allora però con i giocatori nessun contatto, «Bergamo è piccola, non è mica come Roma dove le cose si possono fare senza che si sappia», mentre l’esclusione di Zampagna dalla rosa viene interpretata dagli ultras «forse come la risposta a un’eccessiva vicinanza del giocatore alla curva». E adesso cosa faranno gli ultrà? «È troppo presto per dare una risposta, ma dimostreremo con i fatti che si sbagliavano sul nostro conto. Ricevo messaggi di tanti ragazzi che non vogliono mollare», conclude Palafreni. E da un altro esponente di spicco della curva arriva la stessa reazione incredula: «Non ci aspettavamo niente del genere, non la Nord chiusa per quattro mesi. Se paghi così per un vetro rotto, a San Siro cosa dovevano fare col motorino buttato giù dalla curva, chiudere lo stadio per tre anni? Qui anche gli altri devono prendersi le loro responsabilità: si sono usati due pesi e due misure per Raciti e per il ragazzo della Lazio, se questa è giustizia... Ci assumiamo le nostre colpe per il plexiglas, ma quella partita non andava giocata».

Il capo ultrà della Nord aggiunge un dettaglio al capitolo della distanza fra curva e città: «A Bergamo hanno persino chiuso il nostro bar, perché dicevano che era frequentato da diffidati». Per le prossime partite in casa, ancora nessuna decisione, gli ultras atalantini aspettano di incontrarsi: «Dobbiamo prima parlare fra noi, dico solo che le nostre riunioni continuano, noi viviamo per l’Atalanta. Subiamo ma andiamo avanti, anche se questa è una bella mazzata».







Il capo ultrà: "Sentenza eccessiva"

Fonte: www.skylife.it

Parla il leader storico della curva nord bergamasca:"Non esiste lasciare la curva chiusa fino a marzo" -

Decisione esagerata - "E' una sentenza assurda, non esiste lasciare la curva chiusa fino a marzo". Claudio Galimberti, noto a tutti come 'Bo'cia', leader indiscusso degli ultras atalantini, reagisce alla squalifica della Nord. Napoli, Palermo, Roma, Reggina, Fiorentina, Siena, Sampdoria, Empoli e Catania: Sono le partite, oltre a quella di recupero contro il Milan - che si giochera' interamente a porte chiuse - che 6000 tifosi nerazzurri dell'Atalanta, il cuore del tifo, quelli che la partita la guardano dalla Curva Nord, non vedranno. Le gradinate alla sinistra della tribuna centrale resteranno chiuse per un intero girone di campionato. "Ci aspettavamo una punizione di tre o quattro giornate, ma questo provvedimento e' davvero esagerato - aggiunge Galimberti - Non era accaduto in passato nemmeno per scontri ben piu' gravi. Quattro mesi per un tombino, pazzesco. Ma allora mi chiedo: San Siro quanto sarebbe dovuto restare chiuso per il motorino lanciato dal secondo anello?".

La domenica bestiale - Galimberti spiega la 'domenica bestiale', come la definisce lui stesso: "In curva si creata una situazione di caos. Noi ultras ci assumiamo tutte le nostre responsabilita', adesso bisogna metterci una pietra sopra e ripartire con l'umilta' che serve. A livello mediatico ci hanno massacrato, ma di quel che e' accaduto e' colpevole anche chi ha deciso di far giocare ugualmente le partite".

Una curva positiva - "La curva ha fatto negli anni tante cose a favore per la squadra e non solo, adesso non e' giusto spararle addosso così" spiega Galimberti. Anche i giocatori atalantini, dopo una iniziale presa di distanza 'generalizzata', hanno corretto il tiro sottolineando di non aver accusato l'intero settore. "Mi aveva stupito il loro primo comunicato, ma poi sono tornati sui loro passi, dunque con loro non c'e' nessun problema - spiega il 'Bocia' - Qualcuno ha detto che avremmo fatto pressioni sulla squadra, ma non e' vero, non ci siamo nemmeno sentiti".

Domeniche senza tifo - "E' presto per dire cosa faremo - conclude Galimberti - "in curva non si puo' piu' andare, in trasferta nemmeno. Si restera' li' fuori, non so. Non e' questo il problema adesso ma l'assurdita' della punizione". L'ultima stoccata, manco a dirlo, e' per Ruggeri: "Questa squalifica e' anche il frutto del suo andare in giro a piangere di qua e di la'. E poi c'e' anche la storia di portare i bambini in curva: noi da 14 anni gli chiediamo di abbassare i prezzi per i ragazzini in quel settore, senza risultati".
 
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Espressione92
view post Posted on 21/11/2007, 13:10     +1   -1




Milano, ultrà condannato a otto mesi

Fonte:ilmessaggero.it

Otto mesi di reclusione, l'obbligo di firma una volta alla settimana e una nuova diffida a partecipare a manifestazioni sportive per due anni. A tanto è stato condannato RC, uno degli ultras fermati dalla Digos in seguito agli incidenti di domenica 11 novembre a Milano, in seguito alla notizia della morte di Gabriele Sandri. RC era stato fermato per violazione del Daspo (divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive). Mercoledì 14 novembre in convalida per direttissima, il giovane era stato scarcerato, ma con l'obbligo di firma trisettimanale.
 
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Espressione92
view post Posted on 21/11/2007, 13:14     +1   -1




Bari, hai i tifosi a rischio
Vincenzo Matarrese in Prefettura per discutere della possibilità di incentivare gli stewart


Fonte: barilive.it

L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive, diretta diramazione del Ministero dell'Interno ha stabilito nei giorni scorsi che anche i tifosi del Bari sono considerati a rischio e che le trasferte per i tifosi biancorossi devono restare un ricordo. Ieri sera però il Prefetto di Bari Carlo Schiraldi ha convocato presso la Prefettura di Bari le autorità baresi, i rappresentati delle forze dell’ordine e il presidente dell’A.S. Bari, Vincenzo Mattarrese.
Tra i vari punti all’ordine del giorno, il problema della tifoseria è sicuramente quello che ha destato maggior interesse e preoccupazione sia da un punto di vista logistico sia per quanto riguarda le fitta rete di problematiche, tra società e tifoseria, che questa apparizione nella “lista nera” non fa che arrovellare ulteriormente.
“Nuove disposizioni per la sicurezza” - ha anticipato Schiraldi, ulteriori, ci sentiamo di aggiungere – per rientrare negli standard decretati dalla Federazione e dalle forze dell’ordine”.
Per raggiungere questo obiettivo la proposta che più si fa strada, e pare mettere d’accordo un po’ tutte le parti chiamate in causa, è l’istituzione della figura dello stewart.
Gli stewarts dovrebbero avere il compito, coadiuvati dalle forze dell’ordine, di sorvegliare il corretto comportamento dei tifosi prima, durante e dopo l’incontro di calcio.
Il loro numero è previsto in base ad un rapporto di 1 per ogni 250 spettatori, e la loro presenza nello stadio varierebbe a seconda del numero dei biglietti venduti e della previsione di pubblico partecipante.
Per diventare stewart sarà necessario presentare domanda presso le sede della società calcistica barese entro il 30 di novembre.
Successivamente la società invierà in Prefettura le varie richieste che verranno vagliate per verificare se le caratteristiche del candidato rispondano alle esigenze richieste.
Si prevede che queste nuove figure prenderanno servizio entro il primo di marzo del 2008, a stagione iniziata dunque.

Per quanto riguarda i provvedimenti relativi alle trasferte, si sta pensando di redigere una lista con i nomi dei tifosi che intendono recarsi in trasferta e inviarla presso la società padrona di casa.
Questo escamotage permetterebbe di interdire la vendita dei biglietti per la squadra ospite, che dunque sarebbe circoscritta ai soli richiedenti, in numero alquanto ridotto.
Nessun riferimento invece ai provvedimenti da prendere contro la condotta di eventuali agenti delle forze dell’ordine che, talvolta, si lasciano trasportare forse un po’ troppo dal clima teso che si respira negli stadi, esagerando sia da un punto di vista verbale sia, soprattutto, per quel che riguarda gli interventi fisici.
Vincenzo Mattarrese, dal canto suo, tende a sminuire l’accaduto, dichiarandosi decisamente sorpreso dalla presenza delle tifoseria barese nella succitata lista.
“Si, i tifosi baresi sono abbastanza sanguigni, ma le loro proteste sono sempre state rivolte alla propria società e alla propria squadra in virtù dei risultati non favorevoli. Tra l’altro, in passato abbiamo anche avuto il premio come migliore tifoseria”. Ha così commentato il presidente del Bari Calcio , definendo “esagerata” la decisione della Federazione.
La società è tuttavia disponibile a collaborare per la realizzazione di queste ulteriori misure di sicurezza. Non fortuito appare in questo caso il riferimento ai tornelli elettronici che in meno di un anno sono già stati manomessi da qualche “scaltro” tifoso. L’invito di Matarrese è intensificare i controlli affinché questo non accada.
“Sono convinto che i tifosi saranno accanto alla squadra in questo brutto periodo – l’ennesimo – del calcio italiano, e che torneranno ad essere premiati come migliore tifoseria”.
È alquanto ottimista il presidente barese, probabilmente perché abituato, ormai da anni, a vedere il San Nicola assolutamente vuoto; fatto sta che queste decisioni non fanno che rendere sempre più aspro il rapporto tra tifosi e società e, il grido unanime di 58.000 persone accorse a vedere la propria squadra, diventa sempre più mera utopia.
 
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Espressione92
view post Posted on 21/11/2007, 13:20     +1   -1




Guerriglia a Roma: identificati altri ultrà.

Fonte: gazzetta.it

Ieri mattina le Procure di Roma e Milano sono state protagoniste. A Roma la polizia ha consegnato ai magistrati che seguono l'inchiesta sugli incidenti di domenica 11 alcune ricostruzioni e i nomi di sei persone identificate e che potrebbero essere iscritte nel registro degli indagati con l'accusa di «eversione». A Milano c'è stata la prima condanna per gli scontri sempre dell' 11 dopo che era stato deciso di non disputare Inter-Lazio: otto mesi di obbligo di firma a un 18enne arrestato dai carabinieri.
INDAGINI ROMANE La Digos non ha gradito che dalla Procura fosse stato comunicato il ricevimento della relazione con i nomi dei primi sei identificati degli assalitori della caserma delle volanti in via Guido Reni. In realtà si tratta di un momento molto delicato delle indagini. L'assalto alle caserme era preordinato, questo spiegano nella loro ricostruzione ai magistrati gli uomini della Digos, per questo i facinorosi avevano messo a punto sistemi per non essere identificati, ma non è bastato. «Certo ci vorrà ancora un po' di tempo, ma stiamo procedendo», dicono in questura. In realtà il lavoro è svolto con l'ausilio di un sofisticato programma di computer che sta esaminando le foto di domenica 11 con quelle migliaia di scatti che la Scientifica in questi anni ha archiviato. Un lavoro enorme, ma che comincia a dare i suoi frutti.
TECNICHE D'INDAGINE Lavoro certosino più che altro, visto che domenica 11 a Roma pioveva e i bengala accesi dagli ultrà avevano creato anche un sottile strato di fumo che rendeva difficile anche le riprese delle telecamere. Tutto questo non sta facendo demordere gli investigatori. La polizia sta andando avanti con la Scientifica, ma anche i carabinieri che hanno subito l'assalto alla caserma di via Flaminia, hanno inviato le immagini al Ris che sta effettuando i riscontri. In seguito ci sarà l'accorpamento del lavoro dei due nuclei per consegnare l'informativa finale alla magistratura con tutte le persone alle quali sarà dato «nome e cognome ».
EVERSIONE L'identificazione non può essere approssimativa. Il capo del pool antiterrorismo di Roma, Franco Ionta, che coordina i pm Pietro Saviotti e Caterina Caputo, vuole contestare anche agli altri che hanno partecipato all'assalto della Caserma Giglio di via Reni, il reato di eversione (terrorismo) in base all'articolo 270 sexies del codice penale. Questo impone agli investigatori la massima cautela e anche riservatezza. I due pm che stanno conducendo le indagini, una volta esaminata la posizione dei sei potrebbero chiedere l'emissione di misure cautelari in carcere oltre quelle già emesse nei confronti di Claudio Gugliotti — attualmente ricoverato in ospedale —, Saverio Candamano (i due ai quali è contestato il terrorismo), nonchè Valerio Minotti e Lorenzo Sturiale.
INCHIESTA MILANESE È stato condannato a 8 mesi di obbligo di firma settimanale e a due anni di diffida — in rito abbreviato davanti al giudice delle direttissime — Riccardo Colato, uno dei tifosi dell'Inter arrestati lunedì della scorsa settimana in seguito alle manifestazioni di Milano. Colato è stato condannato per violazione del Daspo perché la domenica degli scontri era in corteo con altri tifosi nel percorso tra lo stadio di San Siro e il centro di Milano. È stato riconosciuto in alcune immagini durante un presidio davanti alla Rai in corso Sempione. All'obbligo di firma e alla diffida si aggiunge la condanna a 8 mila euro di multa. Colato era stato uno dei fermati per il quale il pm aveva ammesso di «aver sbagliato la norma da applicare» e per questo non aveva ottenuto la convalida dal Gip.

 
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