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| Ultras in Stazione: «Giustizia per Paolo»
Fonte: giornaledibrescia.it
Un numero di matricola ben visibile applicato sul petto. Si sono presentati così gli ultras bresciani, riuniti in manifestiazione per chiedere ancora una volta «giustizia per Paolo».
Un atto simbolico ed efficace, il cui significato è stato chiarito dal capo del Brescia 1911. «È una provocazione per affermare che i poliziotti, i responsabili dell'ordine pubblico, dovrebbero avere un numero ben visibile sulla divisa che li identifichi. Se fosse così forse episodi come quello capitato a Paolo non accadrebbero».
Gli ultras si sono ritrovati martedì pomeriggio alla Stazione di Brescia. Una soluzione alternativa, dopo il divieto imposto dal questore di Verona alla manifestazione nella stazione ferroviaria scaligera. E così, invece di andare a Verona, nel piazzale di Porta Nuova dove sei anni Paolo Scaroni venne massacrato di botte dalla polizia, si sono ritrovati a Brescia per chiedere «giustizia per Paolo».
«È stato proprio Paolo a convincerci a non andare a Verona - ha spiegato il capo del Brescia 1911 - perchè temeva per la nostra incolumità. Noi avevamo organizzato una manifestazione solidale, civile e responsabile. Ma evidentemente non siamo in una democrazia e il nostro diritto di manifestare, di chiedere giustizia, è stato sospeso con motivazioni risibili».
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